Sabato, 25/04/2015 - Può un giornale nato settant'anni fa dai gruppi di liberazione della donna, ideato - ancor prima - da donne esuli in Francia per sfuggire al fascismo, omettere nella sua versione cartacea mensile qualunque riferimento alla ricorrenza? Può non sottoporre alla riflessione delle sue lettrici e dei suoi lettori uno sguardo su ciò che oggi, in un momento politico decisamente complesso, sono i valori ai quali è bene guardare, se è vero che la storia insegna e che se ne può evitare il ripetersi?
Forse che la libertà, la cui conquista è costata milioni di vite, quella libertà non è argomento per donne? Mi è parso che la riproposizione on line delle foto di archivio, seppure accompagnate da un bell'articolo a firma di Rosetta Longo, non sia sufficiente.
Forse che l'evento Expo, cui oggi manca meno di una settimana, ha il potere di cancellare e assorbire qualunque altro interesse.
Forse che il parlare di cibo suggerisce che l'affrancamento dalla fame è una, seppur diversa, libertà verso la quale il genere umano deve avviarsi, se vuole continuare a distinguersi dalle bestie?
Avrei comunque voluto una bandiera, anche piccola, anche in un angolo, che ricordasse che giorno è oggi e non lo omettesse, come una ormai inutile e superata ricorrenza, come un compleanno che si preferisce dimenticare perché, quando si è vecchi, di solito così si fa.
E' dunque tanto tanto logora l'idea dell'antifascismo? A me sembra di no. E a voi?
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