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Non lasciamole sole

Non lasciamole sole

NOTE ai Margini - Della rovente campagna elettorale in corso vorrei mettere in luce alcune questioni di genere.

Castelli Alida Domenica, 10/02/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2013

Della rovente campagna elettorale in corso vorrei mettere in luce alcune questioni di genere.

Parto dai nomi, dalle candidature. Per quello che è dato sapere mentre scrivo e con le liste in fase di chiusura mi sembra che un buon risultato - almeno nei propositi - sia che il problema di una presenza femminile se lo siano posti più o meno tutti.

Dalle parlamentarie del PD e di SEL, anzi, sono uscite non poche sorprese: molte più donne del previsto si sono affermate grazie alla doppia preferenza di un uomo e una donna. Da notare che il risultato non era affatto scontato. Non hanno ottenuto preferenze sufficienti non poche donne valide, ma questo può valere anche per gli uomini.

Quindi una presenza non è ancora sufficiente per chi crede nel 50 e 50, ma sicuramente è un passo in avanti ed una buona prova di democrazia e di partecipazione. E, per chi voglia vedere, è una secca smentita del fatto che le donne non ci sono, che non sono competenti, che non si vogliono mettere in gioco.

Nel Movimento 5 Stelle si sono affermate molte candidature femminili. Nell’area Monti c’è sulle candidature femminili un’attenzione non ancora del tutto verificabile. Per quanto riguarda PDL e Lega, mi auguro candidino donne che rappresentano almeno loro stesse, e non l’oggetto del “desiderio” dei decisori, come abbiamo visto purtroppo già molte volte.

Quindi siamo pronti alla partenza, ma ora cosa succederà? La mancata riforma elettorale a questo punto lascia poco spazio alle scelte, mentre un discorso diverso vale per quelle regioni dove si vota anche per i Consigli regionali ed i comuni, e interessa non poche elettrici ed elettori. Infatti si vota in Lombardia, Lazio, Molise, e si vota anche per rinnovare un grande consiglio comunale come quello di Roma.

Quale ruolo quindi per le elettrici? Penso che ci dobbiamo impegnare affinché le donne in lista non siano sole, sostenendo le donne candidate e recuperando al voto tante donne sfiduciate, chiedendo ai partiti di applicare l’appello al voto che un numero ampio di associazioni ha firmato, compreso il nostro giornale (vedi http://www.noidonne.org/blog.php?ID=03869).

Ma in ultimo vorrei suggerire di esercitare il nostro legittimo diritto di critica in maniera non discriminante per uomini e donne. Sono colpita infatti, già da questi primi momenti di campagna elettorale, dal fatto che ancora una volta non riusciamo a fare squadra: siamo quasi sempre più critiche con le candidate che non con i candidati. Forse perché le conosciamo meglio, forse perché il nostro senso di responsabilità vorrebbe vedere donne al di sopra di ogni sospetto, perfette e impeccabili. Giustissimo, ma deve valere per tutti. E se proprio devo perdonare qualche cosa, voglio farlo nei confronti di una donna pensando alla doppia fatica che deve fare per affermarsi in un mondo ancora così maschile. È responsabilità anche di tutte noi se verranno elette, non lasciamole sole, dopo a loro dovremo chiedere conto. A loro, come agli uomini però!



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