Emilia Romagna - Proposta alle Camere per giovani cittadini
Moriconi Rita Mercoledi, 26/02/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2014
“Con la firma di diverse colleghe e colleghi del Gruppo PD, ho presentato in Regione un progetto di proposta di legge alle Camere che attribuisce il “diritto di elettorato attivo nelle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali ai cittadini che hanno compiuto il sedicesimo anno di età”. In Italia il suffragio universale è stato introdotto il 2 giugno 1946 in occasione del Referendum per la scelta fra Monarchia e Repubblica quando, per la prima volta, anche le donne maggiorenni poterono partecipare al voto.
Successivamente la neonata Costituzione fissò nella maggiore età (18 anni a partire dal 1975) il limite minimo per svolgere l’elettorato attivo alla Camera e nei 25 anni quello per il Senato. Lo stesso limite venne adottato anche per le elezioni amministrative e regionali, oltre che per i referendum.
A distanza di quasi 70 anni da quella scelta si è aperto un dibattito che non riguarda solo l’Italia ma tutta l’Europa, sull’opportunità di abbassare la soglia per la partecipazione alle sole elezioni amministrative da 18 a 16 anni. Ci si chiede da tempo se questa può essere una riforma utile a cogliere i grandi cambiamenti che hanno riguardato la nostra società negli ultimi decenni. Una società dove informarsi e partecipare è più facile, dove la scolarizzazione di massa ha portato ad un innalzamento del livello culturale generale e dove i ragazzi, almeno per certi aspetti, maturano più in fretta. Una società che, soprattutto in un momento così incerto, ha bisogno di dare fiducia ai propri giovani, di affidare la propria ripresa anche al loro dinamismo, all’entusiasmo, alla capacità che hanno di apprezzare le opportunità che stanno nel cambiamento senza timori o preclusioni mentali.
Si tratta, insomma, di valorizzare una risorsa non meno importante dell’esperienza e della ponderatezza di chi i 16 anni li ha passati da tempo. Nel contempo abbiamo l’obiettivo di responsabilizzare i ragazzi nei confronti della loro comunità attraverso la possibilità di scegliere gli amministratori a cui affidare la gestione della propria quotidianità. Coinvolgere i più giovani nella cosa pubblica, spingerli ad informarsi e a partecipare, significa da una parte arginarne il distacco dalla politica, dall’altra offrire strumenti per rafforzare i loro diritti ed opportunità.
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