La violenza di genere è sottovalutata: lo dimostrano le attenuanti di alcune sentenze. Il problema comincia nella famiglia, prosegue nella scuola e coinvolge tutti gli enti predisposti a prevenire, proteggere e punire i colpevoli
Lunedi, 17/06/2019 - Già nella scorsa legislatura al Senato ha lavorato una Commissione di Inchiesta monocamerale sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. La Commissione non ha terminato i suoi lavori per la fine anticipata della legislatura ma si è orientata su una conclusione: le norme per contrastare la violenza di genere esistono anche se perfettibili e il problema è che non vengono adeguatamente applicate. Su questa conclusione sono ripartiti i lavori di una nuova analoga Commissione di inchiesta che si è insediata l'8 Febbraio scorso e che è presieduta dalla Senatrice Valeria Valente, del PD. La Commissione, composta da uomini e donne di tutti i gruppi parlamentari ha una peculiarità che la senatrice Valente sottolinea: finora si è trovata d'accordo su tutto: elezione del presidente, approvazione di documenti, piano di lavoro. A dimostrazione di come, su un tema così delicato e difficile da estirpare il Parlamento sa lavorare senza pregiudiziali politiche di schieramento. Cosa si propone in pratica questa Commissione? La senatrice Valente mostra un piano di lavoro (approvato all'unanimità) e che dimostra come l'impegno sia arduo, a 360 gradi perchè, dice la Senatrice, per contrastare il problema occorre un cambio di passo culturale e operativo nel rispetto dei diritti e contro la violenza di genere. Il piano di lavoro inizia infatti con la constatazione che la violenza basata sul genere ha radici culturali profonde che ancora oggi permeano le relazioni tra uomini e donne. Occorre quindi una conoscenza capillare del problema , rendere sinergiche le strutture coinvolte nel contrasto e fornirsi di operatori adeguatamente formati a riconoscere e contrastare il fenomeno. La Commissione lavora divisa in gruppi, corrispondenti agli obbiettivi già individuati dal Consiglio di Europa nella Convenzione firmata ad Istanbul nel 2011: prevenire, proteggere, punire.
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