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Non è vero che a Trastevere non si riesce pià a mangiare bene

Non è vero che a Trastevere non si riesce pià a mangiare bene

Arrivata a Trastevere con il taxi a ora di pranzo chiedo al conducente se mi sa consigliare un locale tipico con autentica cucina romana frequentato dai locali . La sua risposta lapidaria : ormai qui ci sono solo posti per turisti , tutti commerciali , qu

Venerdi, 08/11/2013 - Questa volta il titolo è una mia risposta alla frase del tassista che ci ha accompagnate a piazza Trilussa . Alla mia domanda "dove ci consiglia di mangiare qui a Trastevere" mi risponde che ormai i ristoranti sono tutti turistici e commerciali e quindi ci ha fatto capire di non aspettarci chissà che .

Mah ! Dopo una mattinata di lavoro intensa la mia amica ed io abbiamo una gran fame , avendo lasciato la macchina parcheggiata nei pressi di Piazza Trilussa , ci siamo fatte accompagnare fin li da un taxi e abbiamo deciso di girare per i vicoli in cerca di un posticino che ci ispirasse. Tra un giro e l'altro siamo arrivate a piazza San Giovanni della Malva , il sole riscaldava le nostre nuche e i sanpietrini sconnessi , noi con i tacchi e in tenuta da ufficio ci siamo guardate e siamo scoppiate a ridere , senza per questo sentirci fuori luogo . Il ristorantino ci ha subito incuriosite , l'insegna declamava quasi sfrontata , a grandi lettere bianche su fondo ocra Zi'Umberto. Una tenda sovrastava i pochi tavoli all'aperto e l'insieme aveva un che di intimo e rustico allo stesso tempo. Decidiamo di fermarci , il posto ci aveva conquistate. Bisogna dire che quando mi trovo con Grazia , il piacere di mangiare bene ci accomuna al punto tale che difficilmente sbagliamo posto . Il menù stampato su carta gialla è in perfetta sintonia con la location, tipica cucina romana , quello che cercavamo e chissà perchè abbiamo la convinzione che sarà tutto buono e risponderà alle nostre aspettative . Scegliamo fiori di zucca e baccalà in frittella , un assaggio come antipasto, poi via con fettuccine al sugo di spuntature di maiale e mezze maniche alla gricia. Vino rosso della casa , un decoroso chianti sfuso, e acqua . Al momento di ordinare arriva il piatto forte della casa , Mariano , simpaticissimo, sfrontato quel tanto che basta , ci rallegra con poche battute e ci predispone ancor meglio al pasto .

Arrivano le pietanze , mentre ci godiamo il chiacchiericcio plurilingue degli avventori arrivati un po alla volta .

Francesi , inglesi , italiani e tedeschi c'è n'è per tutti i gusti .

Cominciamo con il fritto , e già dall'aspetto capisco che abbiamo scelto bene , il fiore di zucca è gonfio di ripieno di mozzarella e alice e il baccalà dorato , morbido e profumato . Si nota subito che l'olio è pulito e di buona qualità , il fritto soffice e asciutto senza retrogusto untuoso , una goduria .



Ma quando arrivano i primi non crediamo ai nostri occhi , intanto delle belle porzioni e il primo assaggio conferma l'impressione visiva . Mmmmmmmmm buonissimi . Condimento equilibrato e la cucina ricorda quella buona , di casa , con una attenzione alla qualità degli ingredienti . Pasta al dente , i sapori puliti , semplici , tutto buonissimo .Mentre mangio con gusto mi pento di non aver preso il nome del tassista , che qualunquismo certa gente .



Ma per fortuna io e la mia amica abbiamo un sesto senso che ci permette sempre di trovare il posto giusto .

Ci offrono un ottimo limoncello , dopo aver scoperto che sono campana , e concludiamo con un ottimo caffè , che non è mica così facile sia buono in un ristorante , anche in quelli eccellenti

Un posto dove ritornare , cucina all'altezza delle aspettative , personale simpatico e clientela abituale che denota una consuetudine e familiarità a frequentare il posto .

Ah e anche il conto , vi posso assicurare è più che decente , altro che posto per turisti !

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