Mercoledi, 06/12/2023 - In dirittura d’arrivo, ormai – iniziata l’1 di dicembre, finirà ufficialmente domani - la 33ma edizione del Noir in Festival, dislocato in diversi luoghi della città di Milano, tra cui la Cineteca Arlecchino, l’Università Iulm, l’Institut Français e la libreria Rizzoli Galleria. Un cocktail davvero notevole, imperdibile: presentazioni di libri, incontri, ‘masterclasses’, oltre ad anteprime di film. Tutto filtrato dal linguaggio del genere per eccellenza: il NOIR.
Il cine-festival diretto da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova ha trovato casa a Milano dal 2016, dopo aver avuto una sede a Viareggio e poi a Courmayeur, ma la sua origine è da ricercarsi, almeno in parte, nel mitico MYSTFEST di Cattolica, il Festival del Giallo e del Mistero, nato ad inizio anni Ottanta e proseguito fino ad inizi 2000, fondato da Felice Laudadio, Irene Bignardi e Giorgio Gosetti.
A tutt’oggi, si mantiene in equilibrio tra l’omaggio rigoroso alle regole, ai ‘classici’ ma anche alla ricerca, alla sperimentazione. Lo scrittore francese Daniel Pennac, il padre del ‘capro espiatorio’ Benjamin Malaussène, è stato il protagonista principale di questa edizione 2023, essendo il vincitore del Raymond Chandler Award.
Il prestigioso riconoscimento era nato da un’idea della giornalista e storica del cinema già nominata più sopra, Irene Bignardi nel 1988, a 100 anni dalla nascita dello scrittore americano Raymond Chandler. Tra l’altro, il premio è il maggior riconoscimento italiano alla carriera che un maestro del genere ‘thriller’ e ‘noir’ possa ottenere.
Sul fronte cinematografico, sono stati otto i film del concorso internazionale, sette gli eventi speciali e i fuori concorso, sei i film finalisti per il Premio Claudio Caligari per la migliore opera italiana di genere dell’anno.
In particolare, tra gli eventi cinematografici più attesi: il nuovo film di Neil LaBute "Out of the Blue" con Ray Nicholson (figlio d’arte) e Diane Kruger; "The Goldman Case" di Cédric Kahn, una delle più migliori sorprese dell’ultimo Festival di Cannes; il vincitore del Pardo d’oro del Festival di Locarno "Critical Zone" di Ali Ahmadzadeh, thriller-verità sulla vita sotterranea nella Teheran degli Ayatollah; gli italiani "Runner" di Nicola Barnaba con Matilde Gioli e Francesco Montanari e "The Garbage Man" di Alfonso Bergamo con Paolo Briguglia e Tony Sperandeo; il ‘noir’ israeliano a tempo di rap "The City" di Amit Ulman; il provocatorio ‘queer-thriller’ "Femme" di Sam H. Freeman e Ping Ng Chong; il candidato all’Oscar "The Ashes of Time" di Loïc Tanson.
Variegato e ricco pure il programma internazionale ‘a latere’: eventi speciali; conversazioni letterarie svoltesi in Rizzoli Galleria, a Casa del Manzoni e in IULM; ventuno incontri in diretta ‘streaming’ e disponibili ‘online’, per un totale di oltre trentacinque ore di contenuti; sessanta ospiti italiani e internazionali; una copertura di pubblico, tra pubblico e spettatori ‘online’ di 300mila persone, con oltre 15mila interazioni sul ‘web’; otto premi assegnati, tra cui il già citato Raymond Chandler Award a Daniel Pennac, il Premio Giorgio Scerbanenco 2023 a “La fine è ignota” di Bruno Morchio, il Black Panther Award a “Femme” di Sam H. Freeman e Ng Choon Ping, il Premio Caligari 2023 a “L’ultima notte di Amore” di Andrea Di Stefano ed infine il Premio Luca Svizzeretto a Tony Sperandeo.
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