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Noi Rete Donne: solo uomini a UniStemDay2021

Noi Rete Donne: solo uomini a UniStemDay2021

All'incontro del 5 marzo dal titolo Dobbiamo credere alla scienza? solo relatori e nessuna donna

Sabato, 06/03/2021 - Spett. li organizzatori
UniStemDay2021
Università di Firenze


Roma, 6 marzo 2021

Egregi Signori,

Noi Rete Donne da oltre un decennio pone al centro della propria azione il perseguimento della democrazia paritaria. Riteniamo però che l'obiettivo della partecipazione femminile agli organi decisionali, di natura pubblica e privata, sia strettamente collegato ad una serie di altri fattori che ostacolano la visibilità delle donne che operano nella cultura, nella scienza, nel diritto, nella politica. Le donne sono presenti in grande misura in tutti i più diversi campi ma in alcuni di questi in particolare la loro presenza è offuscata, la loro autorevolezza è negata, la loro competenza non è riconosciuta e ciò impedisce loro di raggiungere i vertici.
Tra i fattori che ostacolano la crescita professionale delle donne esercita un ruolo fondamentale la loro esclusione da molti eventi di rilevo, in particolare convegni come quello da voi organizzato e svoltosi ieri, 5 marzo, poiché la loro assenza delegittima il loro ruolo. Infatti abbiamo recentemente preso visione della locandina dell'incontro Dobbiamo credere alla scienza? Organizzato nell'ambito della giornata UniStemDay202 e abbiamo constatato che, purtroppo, tutti i relatori appartengono al genere maschile.
Siamo certe che l’assenza di relatrici non sia stata una scelta dovuta all’errato presupposto che non vi sia nel panorama scientifico italiano neppure una donna competente a trattare gli argomenti del convegno così come siamo certe che la presenza di relatrici avrebbe potuto offrire nuovi sguardi sul tema. La declinazione esclusivamente al maschile dei relatori implica una pericolosa rimozione di genere e offre una visione distorta e incompleta dell’impostazione culturale del nostro Paese e del mondo accademico e scientifico.
Ma l'assenza di relatrici in questo caso è stata ancora più grave, perché si parla di Stem. Sappiamo bene quanto si stia investendo e lavorando su tanti progetti, anche ministeriali, per avvicinare bambine e ragazze alle materie Stem e siamo consapevoli di quanto sia di primaria importanza, per raggiungere quest'obiettivo, mostrare dei modelli. Se non si dà visibilità concreta e reale alle donne quando si parla di scienza e le si relega negli spazi destinati al “Women Stem Day” sarà veramente difficile operare un cambiamento che contrasti gli stereotipi dai quali già le giovani sono condizionate.
Noi Rete Donne invita pertanto gli organizzatori e gli enti che hanno sponsorizzato il convegno ad operare diversamente in futuro, invitandoo anche relatrici a parlarne. Siamo certe che vi sia più di una donna competente sul tema della credibilità della scienza.
Noi Rete Donne auspica che in futuro non si organizzino mai più convegni così disequilibrati e, nel caso accadesse, sarebbe opportuno che i relatori prendano in considerazione la possibilità di declinare l’invito o di ritirare la propria partecipazione, nel caso ciò accadesse.
Cordiali saluti.
Noi Rete Donne
Daniela Carlà, Donatella Caione, Gianna Martinengo

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