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Noi Rete Donne scrive alle Università di Napoli e Salerno

Noi Rete Donne scrive alle Università di Napoli e Salerno

Al Convegno “Diritto senza tempo" di Ravello solo 2 relatrici su 14 interventi

Sabato, 02/10/2021 -

Al Magnifico Rettore dell'Università “Federico II” di Napoli Prof. Matto Lorito

Al Magnifico Rettore dell'Università di Salerno Prof. Vincenzo Loia

Alla Segreteria organizzativa: 

Prof.FrancescoFasolino

Prof.FaustoGiumetti

Prof.Giovanbattista Greco

Prof.ssa Carmela Pennacchiot

 

Magnifici Rettori,  Chiarissimi Professori, Gentilissima Professoressa

Noi Rete Donne da oltre un decennio pone al centro della propria azione il perseguimento della democrazia paritaria. Riteniamo però che l'obiettivo della partecipazione femminile agli organi decisionali, di natura pubblica e privata, sia strettamente collegato ad una serie di altri fattori che ostacolano la visibilità delle donne che operano nella cultura, nella scienza, nel diritto, nella politica, nell’economia. Le donne sono presenti in grande misura in tutti i più diversi campi, ma in alcuni di questi, in particolare, la loro presenza è offuscata, la loro autorevolezza è negata, la loro competenza non è riconosciuta e ciò impedisce loro di raggiungere i vertici.

Tra i fattori che ostacolano la crescita professionale delle donne, esercita un ruolo fondamentale l’esclusione da molti eventi di rilevo poiché la loro assenza ne delegittima il ruolo.  Né, purtroppo, risolve adeguatamente il problema, l’inserimento di un numero di donne proporzionalmente ridicolo rispetto al “palco relatori/trici”,che anzi evidenzia ancor di più l’effetto discriminatorio, quasi che un genere possa ridursi a una rappresentante simbolica.

Abbiamo recentemente preso visione della locandina relativa al Convegno “Diritto senza tempo. La terra e i diritti. Dialogo tra giuristi” organizzato dalle vostre Università e che si terrà nei giorni 29 e 30 novembre 2021 a Ravello e abbiamo constatato che, purtroppo, per parlare di diritti e dialogare tra giuristi sono state coinvolte solo due professoresse, una per sessione, a fronte di 14 relatori, a tacer dei saluti istituzionali anch’essi completamente al maschile. 

Non si mette certo in dubbio la valenza e competenza dei  partecipanti che rappresentano una parte importante degli studi giuridici di molte Università italiane, oltre le vostre, ma riteniamo,altresì, che non si possa mettere in discussione la presenza nel mondo accademico italiano, ed anche nei vostri Atenei, di docenti ed esperte,  con altrettante competenze, adeguate non solo per  affrontare le riflessioni sugli argomenti trattati ma anche per offrire sguardi  e approcci differenti arricchendo così il dibattito. 

La declinazione quasi esclusivamente al maschile degli oratori implica una sostanziale e pericolosa rimozione di genere e offre una visione distorta e incompleta dell’impostazione culturale del nostro Paese e della ricerca. 

Pensiamo fortemente che dall’ambiente universitario, fucina di giovani talenti del futuro, congiunzione tra attività di studio e mondo produttivo, debba promanare una bilanciata, adeguata rappresentanza di genere in ogni occasione, affinché innovazione e inclusività siano il fattore determinante del cambiamento.  Le Università italiane sono composte da un numero significativo di studentesse e di docenti  donne che è giusto e rispettoso coinvolgere e rappresentare, nei momenti di riflessione, di studio e dibattito interno. Ancor più se a partecipazione e visibilità esterna. 

Noi Rete Donne vuole pertanto sollecitare la vostra sensibilità su un tema che è affrontato anche nella Strategia Nazionale per la Parità di Genere del nostro Governo e auspica, pertanto, un adeguato riequilibrio di genere delle presenze nell’evento.  

Distinti saluti
Noi Rete Donne
Daniela Carlà, Susanna Pisano, Graziella Rivitti, Antonella Ida Roselli 


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