Noi Rete Donne e la Luiss, lo scambio di lettere . . .
L'iniziativa del 10 luglio della Luiss, l'assenza di donne e la risposta della Luiss School of European Political Economy
Martedi, 07/07/2020 - Roma, 6 luglio 2020
Spett.le Luiss School of European Political Economy
Via di Villa Emiliani, 14 - 00197 Rome, Italy
C.a.: Marcello Messori - Direttore ⁃
Lorenzo Bini Smaghi ⁃ Claudio De Vincenti ⁃ Pier Carlo Padoan ⁃ Giovanni Toniolo ⁃ Carlo Bastasin (Fellows della London School) pdf
Gentilissimi,
l’iniziativa della Vostra Scuola, in programma il prossimo 10 luglio, incentrata su: “ Italia 2030: istruzioni per l’uso“, teoricamente vorrebbe qualificarsi come un evento mirante a esaminare i “problemi strutturali che bloccano lo sviluppo sostenibile dell’economia e della società italiana”, proponendo una strategia che individui “appropriate politiche pubbliche nazionali” per la gestione, tra l’altro, di “educazione, servizi, stato sociale”. Un bell'obiettivo che, però, sembrerebbe rivolgersi a un'Italia di 29 milioni di abitanti, in quanto ha un panel monocorde completamente al maschile, sì da apparire contraddittoria e monca.
Alla luce del titolo e degli argomenti, infatti, ci ha decisamente stupito che l'analisi e le proposte che ne scaturiranno saranno "partorite" soltanto da esimi relatori uomini, quasi che il tema non sia stato mai affrontato da docenti universitarie e da ricercatrici.
E’ già difficile da accettare che in occasione dell’ultimo evento organizzato dall’ASviS sull’agenda 2030, il Goal 5 “parità di genere” sia stato definito il grande assente. Ma è ancor più difficile da immaginare che ad una istituzione prestigiosa come la Luiss School, all’avanguardia anche quale valorosa think tank, (pur essendo stata la stessa Luiss presieduta da autorevoli personalità femminili, quali Paola Severino ed Emma Marcegaglia) manchi quella diversa sensibilità ed attenzione alle tematiche di genere che, siamo sicure, è parte integrante degli studi in materia di economia politica europea, se solo vogliamo restare nell'orbita dell’argomento dell’evento.
Nei fatti, pare che sfugga e non sia abbastanza metabolizzato che le donne sono più della metà della popolazione e sono strategicamente inserite in settori la cui importanza si è evidenziata in modo particolare in periodo pandemico: il Coronavirus ha imposto l’attenzione sulle donne, protagoniste nei sistemi di istruzione ed assistenza quanto in quelli di ricerca e cura.
Altresì non si comprende come si possa ritenere che un contesto come questo, in cui in maniera visibile le donne non sono considerate interlocutrici affidabili (pur divenendo studentesse di successo), non finisca con lo screditare l’intero impianto istituzionale della scuola e dell’evento. Pessimo è il messaggio che verrebbe dato alle Vostre giovani discenti, che tanta fiducia ripongono - giustamente - nel modello proposto di piena partecipazione al mondo del lavoro, senza pregiudizi o condizionamenti riferibili al genere.
Altrettanto deteriore è la considerazione che si dimostra voler diffondere riguardo alle docenti degli Atenei nazionali, a cominciare dal Vostro, e internazionali, indegne di podio e microfono. Non sono certamente mancati gli esempi virtuosi in casi simili, tra cui quello in cui il ministro Provenzano, che ha scelto di non partecipare ad un evento con soli relatori uomini.
Vi chiediamo pertanto di rivedere il parterre dei relatori in questo evento - che non è il primo caso in cui registriamo una disparità - ed in tutti gli altri che seguiranno, rendendoli egalitari, con pari rappresentanza di genere.
Cogliamo l’occasione per proporVi l’adozione del vademecum già istituzionalizzato dalla SIE - Società Italiana degli Eonomisti -, che trovate in allegato alla presente nota.
È nostra intenzione rendere pubbliche le nostre doglianze in tutti i casi in cui appaia squilibrata la rappresentanza di genere nelle pubbliche iniziative, accademiche e non, a cominciare dal Vostro simposio.
Restando in attesa di un Vostro doveroso riscontro, Vi porgiamo cordiali saluti.
NoiReteDonne
Daniela Carlà, Marisa Rodano, Annamaria Barbato Ricci, Sonia Ostrica.
“Noi rete donne” - donne impegnate nelle istituzioni, nelle associazioni femminili, nei partiti, nei sindacati, nella società civile, convinte della necessità che nella vita politica, economica, sociale e professionale debbano essere valorizzate innanzitutto le competenze, le professionalità e i talenti delle donne.
- - - - - La risposta della Luiss School of European Political Economy
Gentile Dottoressa Barbato Ricci Langella:
abbiamo ricevuto il vostro mail e abbiamo preso atto delle vostre osservazioni critiche. Riconosciamo ovviamente che il webinar non rispetta un equilibrio di genere. Si tratta peraltro di un evento che è il frutto di una discussione interna alla Scuola dove, un po’ casualmente in questo specifico caso, sono stati coinvolti soltanto ricercatori di genere maschile fra i Senior Fellow della SEP che – altrettanto ovviamente – annoverano studiosi di genere sia femminile che maschile.
A dire il vero, a differenza di Conferenze ufficiali organizzate presso la SEP e la Luiss, l’evento non ci pareva destinato a un pubblico così ampio da richiedere un’attenzione che prevalesse su un percorso di ricerca interno e sostanziale.
Pur se non ho la responsabilità dei seminari, come direttore della SEP riconosco di avere la responsabilità di aver sottovalutato il problema. Credo comunque che il nostro lavoro sui temi europei, che mira a sostenere le istituzioni e l’integrazione del nostro paese in un’Unione europea certamente attenta agli aspetti di genere, testimoni la nostra piena propensione a rispettare questa opportunità con maggiore cura nel prossimo futuro. Ben volentieri ci impegniamo, quindi, a essere più attenti a utilizzare questa opportunità anche per iniziative circoscritte quale quella in discussione. Ritengo peraltro che sarebbe offensivo cambiare, a ridosso dell’evento, il panel di discussione per sanare il problema; ho cercato di ovviare suggerendo all’organizzatore di sollecitare la partecipazione attiva alla discussione di tre Senior Fellow della SEP di genere femminile. Mi farebbe piacere avere la vostra reazione riguardo a questa ‘parziale’ soluzione, dettata dal fatto che il webinar si terrà fra tre giorni.
I più cordiali saluti
Marcello Messori
Simona Marrone
School of European Political Economy
- - - - - - - - - - La risposta di Noi Rete Donne
Roma, 7 luglio 2020
C.a.: Marcello Messori - Direttore
Luiss School of European Political Economy
Via di Villa Emiliani, 14 - 00197 Rome, Italy -
La ringraziamo per la pronta risposta alla nostra missiva e per l'attenzione prestataci.
Siamo liete di averLa fatta riflettere sulla questione da noi sottopostaLe: la ricorrenza di 'Manel', ovvero di panel disattenti alla pari rappresentanza di genere è un vulnus culturale, dimostrazione della sopravvivenza di un humus accademico poco sensibile alla realtà, malgrado l'avanzare del numero delle docenti e delle discenti. Se si volesse censirle, si scoprirebbe - per alcuni sorprendentemente (ma non per noi) - che il loro numero sopravanza quello dei loro colleghi, in una parità di fatto che però non si traduce in una parità nei facta concludentia.
Registriamo con soddisfazione le Sue intenzioni, che arrivano a minimizzare l’evento nonostante i curricula dei partecipanti. Restiamo tuttavia certe che, con un piccolo sforzo, sarebbe stata di grande testimonianza identificare professionalità femminili di altrettanto prestigio anche in questa occasione, per una reale partecipazione paritaria.
Siamo sicure che nel futuro, in ogni declinazione delle Vostre attività interne ed esterne, si procederà alla composizione di rose di relatori e relatrici senza squilibri di genere.
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