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Noi Rete Donne scrive al Ministro della Transizione Ecologica

Noi Rete Donne scrive al Ministro della Transizione Ecologica

Segnalazione al Prof. Roberto Cingolani: su un totale di 25 Parchi nazionali rileviamo solo una donna Presidente e 3 ricoprono l’incarico di Direttrice. Se ne tenga conto nei rinnovi delle cariche

Martedi, 25/05/2021 - Al Ministro della Transizione Ecologica Prof. Roberto Cingolani
segreteria.capogab@minambiente.it
segreteria.ministro@minambiente.it
Alla c.a. del Direttore Generale per il Patrimonio Naturalistico
Antonio Maturani
PNA-UDG@minambiente.it

PER UN EQUILIBRIO DI GENERE NEGLI ORGANI DI GESTIONE E DIREZIONE DEI PARCHI NATURALI

Egregio Sig. Ministro,
Le scriviamo in merito alla procedura per il conferimento dell'incarico di Direttore del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, e di responsabile delle aree marine protette di Santa Maria di Castellabate e costa degli Infreschi e della Masseta, prevista dalla L. n. 394/91 anche nella sua funzione di Ministro vigilante.

Da oltre un decennio, Noi Rete Donne ha posto al centro della propria azione la democrazia paritaria, intrecciando l'obiettivo della partecipazione delle donne negli organi decisionali con quello della promozione della legalità e della piena attuazione dell’art. 3, 2° comma Cost., sotto il profilo dell’uguaglianza sostanziale dei generi e della parità di accesso: rientra in questo obiettivo la maggiore presenza delle donne tra i decisori politico istituzionali nella convinzione che ciò sia funzionale alla reale attuazione del modello democratico, che fonda la sua legittimazione sulla piena e libera partecipazione di tutti i cittadini e le cittadine alla vita pubblica.

La parità di genere è un principio fondante di tutte le democrazie moderne e, in Europa, uno degli obiettivi principali che sia gli Stati membri che le istituzioni dell'Unione si sono impegnati a perseguire con specifiche azioni politiche e misure legislative.
In particolare, in Italia la democrazia paritaria è garantita dagli artt. 2, 3, 37, 51 della Costituzione, nonché dalle norme internazionali ratificate e dell’Unione europea, che al fine di superare ogni discriminazione di genere, sanciscono l’obbligo di adottare azioni positive che consentano di ristabilire l’effettività del principio di pari opportunità. Ed infatti l’art. 23 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea sancisce espressamente che “la parità deve essere assicurata anche attraverso misure che “prevedono vantaggi specifici a favore del sesso meno rappresentato”.

Pertanto abbiamo salutato con favore l’integrazione apportata alla normativa sopra citata con la recente Legge 11 settembre 2020, n. 120, di conversione con modifiche del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. Decreto Semplificazioni). L’inserimento dell’art. 4bis che recita “Nella composizione degli organismi di gestione e direzione delle aree naturali protette deve essere rispettato il criterio della parità di genere” comporta, infatti, l’applicazione anche alla procedura di conferimento delle nomine gestionali e di direzione dei principi di uguaglianza, parità e pari opportunità che costituiscono ormai un caposaldo indefettibile dell’azione pubblica e amministrativa così come sancito dalla carta costituzionale e dalla ormai copiosa giurisprudenza in materia. Da tempo la Corte Costituzionale ed il Giudice amministrativo hanno evidenziato l’immediata applicabilità del principio fondamentale di uguaglianza e pari opportunità, anche in assenza di normativa ordinaria e/o regolamentare.

Alla luce di tali assunti, questo principio non può rimanere inattuato e, purtroppo, spiace constatare che fino ad oggi su un totale di 25 Parchi nazionali rileviamo solo una donna Presidente e 3 che ricoprono l’incarico di Direttrice. E’ ormai in corso la stagione dei rinnovi delle cariche nei Parchi e quindi il momento è giusto per rendere effettiva la volontà del legislatore del 2020, in applicazione anche diretta dei principi costituzionali in questione.

Poiché siamo fermamente convinte che molte donne hanno concrete competenze ed elevate professionalità, e sono in grado di ricoprire ruoli e posizioni apicali in campo ambientale e nella gestione delle aree naturali protette, Le rivolgiamo un appello perché voglia intervenire nella procedura di designazione dei componenti del Consiglio Direttivo di tali Enti da Lei vigilati, affinché, anche in assenza di una regolamentazione ( che si auspica vorrà sollecitare ),nello spirito di attuazione della legge e dei diritti costituzionali inderogabili, si promuova concretamente la parità di genere nei meccanismi di selezione, partendo dal rispetto necessario dell’equilibrio di genere nell’individuazione delle terne per la nomina dei Presidenti e dei Direttori degli Enti parco, che altrimenti risulterebbe palesemente illegittima.
Confidando nella sua attenzione le inviamo i nostri saluti
Daniela Carlà, Marisa Rodano
Susanna Pisano, Antonella Ida Roselli

Lettera pubblicata da Infocilento il 27 maggio 2021 
https://www.infocilento.it/2021/05/27/nessuna-donna-al-vertice-del-parco-del-cilento-il-ministro-vigili/amp/

SERVIZIO VIDEO A RETESETTE:  https://www.facebook.com/retesette.tv/videos/336948674455994/


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