"... Al seguito degli USA il mondo intero sta abbandonando migliaia di bambine, ragazze e donne alla tortura a vita. Davvero gli USA non possono fare di più?..."
Mercoledi, 18/08/2021 - Dear Ms. Vice President, Sotto versione in italiano
we would like to introduce ourselves: we are a network of Italian women who have been working for several years to promote the path towards gender equality in our country, with a particular emphasis on women’s rights in the work place and in the field of representation.
Over the past year, we have greatly appreciated your candidacy and rejoiced at your prestigious appointment as vice president.
During recent days we are experiencing the anguish of what is happening in Afghanistan.
We feel a deep suffering for all Afghan people.
In particular, we feel for the girls and women, who with great courage, acted on the opportunity to build a path to freedom that is now about to be swept away, as they burn their documents, diplomas and signs of their livelihoods.
Women are disappearing, again. Their image and presence are being concealed.
We are ashamed when we think of the mortified faces under the burqa, the raping and the forced marriages that mark the beginning of a nightmare that has never ended. This now concerns and affects everyone throughout the world.
We read the appeals of the girls whose lives suddenly disappear, like bubbles that explode silently. We can feel their despair and their courage.
You tweeted that you were proud of the many young Americans who gave their lives in Afghanistan. We join you in thanking them for their sacrifice, and also address this to the young Italians and those from other countries who fought in Afghanistan.
We also want to express our pride in all the Afghan girls and women who, over these two decades, have fought, risked and lost their lives for everyone’s benefit, for the right to vote, to study, and to create a dignified life for themselves that gives them recognition as human beings.
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The Honorable Kamala Harris
The Vice President of
United States of America
Washington
We know that your administration inherited the Doha Treaty with the Taliban, signed by former President Trump.
We understand that coordinating the withdrawal of troops would not have been easy.
We know that choices are made by people and sometimes those choices are the wrong ones. We over estimate people, and at times they do not live up to their institutional responsibilities. The current situation in Afghanistan could not have seemed as predictable as it appeared to the majority of people.
We know the difficulties in making policies.
We know the enormity of the economic commitment that the defense of Afghanistan has required over these two decades. And it is precisely for this reason, considering the enormity of investment, the enormity of lives suffered and lost, we ask ourselves if there is a different way, and if all has been lost in vain over a matter of days.
What is the point of leaving in this way as though women’s liberty has just been a fleeting moment, soon to be suffocated and forgotten. If this is the epilogue, then what sense was there in anything that was done over these past two decades?
Of course it is of huge importance to open humanitarian corridors and to welcome those who manage to leave the country. But those who remain and the newborn girls who will come into the world in the days to come, can they really be forgetten?
You represent the USA, and You, Honorable Kamala Harris, act as a role model, you represent the present and a different future for all women on this planet.
Following the US’s decision, the whole world is abandoning thousands of girls and women, and torturing their lives.
Can the US really not do more?
In our network activity we deal with the relationship between Women and Power.
Could you tell us more?
Can more be done?
Thank You for Your attention.
Respectfully,
Noi Rete Donne
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ITALIAN VERSION
Onorevole Vice Presidente,
siamo una rete di donne italiane che operano da molti anni per favorire il percorso verso la parità di genere nel nostro Paese, in particolare nel mondo del lavoro e della rappresentanza.
Abbiamo apprezzato fin da subito la Sua candidatura e gioito per il Suo prestigioso insediamento alla vicepresidenza.
In questi giorni viviamo l’angoscia di ciò che sta accadendo in Afghanistan.
Viviamo un profondo patimento per tutto il popolo afghano e in particolare per le ragazze e le donne che con grande coraggio avevano avuto la possibilità in questi anni di costruirsi un percorso di libertà che ora sta per essere spazzato via, è già stato spazzato via in poche ore, bruciano documenti, diplomi, vestiti e mascara.
Le donne stanno scomparendo, di nuovo.
Ne occultano l’immagine e la presenza.
Abbassiamo gli occhi quando pensiamo alla pelle e ai volti mortificati sotto il burka, agli stupri, ai matrimoni forzati che in questi giorni segnano l’inizio di un incubo che non era mai finito, ma che ora riguarda e riguarderà tutte, indistintamente, in tutto il Paese.
Leggiamo gli appelli delle ragazze che vedono le proprie esistenze scomparire improvvisamente, come bolle di sapone che esplodono senza fare rumore, senza disturbare.
Respiriamo la loro disperazione e il loro coraggio.
Lei in un tweet ha scritto di essere orgogliosa dei tanti giovani americani che hanno dato la vita in Afghanistan. Ci uniamo a Lei nel Suo ringraziamento per il loro sacrificio, rivolto anche ai giovani che dall’Italia e da altri paesi hanno combattuto in Afghanistan.
Ci sentiamo di voler esprimere il nostro orgoglio anche per tutte le ragazze e le donne afghane che in questi due decenni hanno lottato, rischiato e perso le loro vite in favore di tutte, per il diritto al voto, allo studio, all’autodeterminazione, a una vita dignitosa che le riconoscesse come esseri umani.
Sappiamo che la vostra amministrazione ha ereditato il trattato di Doha con i talebani firmato dall’ex presidente Trump.
Comprendiamo che non debba essere stato facile coordinare le operazioni di ritiro delle truppe.
Sappiamo che le scelte sono fatte da persone e a volte le persone sbagliano, sottovalutano, non sempre sono all’altezza delle proprie responsabilità istituzionali; ciò che sta accadendo in Afghanistan non deve essere sembrato prevedibile come appariva ai più.
Conosciamo le difficoltà nel fare politica.
Conosciamo l’enormità dell’impegno economico che la difesa dell’Afghanistan in questi due decenni ha comportato.
Ma proprio per questo, per l’enormità di denaro che gli USA hanno investito, per l’enormità di vite, di giovani americani che in quella terra lontana hanno sofferto e sono morti, propri per questo ci chiediamo se non ci sia una via diversa dal vanificare tutta questa fatica e tutto questo dolore in una manciata di giorni.
Che senso ha andarsene in questo modo, come se la libertà delle donne fosse stata una sferzata di vento in un bunker, ora chiudiamo la finestra e se soffocate non ci riguarda più?
Se questo è l’epilogo, che senso dare dunque a questi due decenni?
Certo sarà importante aprire corridoi umanitari per accogliere chi riesce ad abbandonare il Paese, ma di chi resta e delle neonate che verranno al mondo in questi giorni a venire, davvero ci possiamo dimenticare?
Siete gli USA, e Lei, Kamala Harris, rappresenta un esempio, un presente e un futuro differente per tutte le donne di questo pianeta, abbiamo pensato a Lei come la possibile prima donna presidente degli USA.
Al seguito degli USA il mondo intero sta abbandonando migliaia di bambine, ragazze e donne alla tortura a vita.
Davvero gli USA non possono fare di più?
Nella nostra attività di rete ci occupiamo del rapporto Donne e Potere.
Davvero Lei non può dirci di più?
Davvero non può fare di più?
Noi Rete Donne
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Comunicato rilanciato da Adnkronos
ADN0404 7 EST 0 DNA EST NAZ
AFGHANISTAN: NOI RETE DONNE A KAMALA HARRIS,'DAVVERO USA NON POSSONO FARE DI PIU'?' =
Lettera della Rete alla vicepresidente Usa
Roma, 18 ago. (Adnkronos/Labitalia) - "Siete gli Usa, e Lei, Kamala
Harris, rappresenta un esempio, un presente e un futuro differente per
tutte le donne di questo pianeta, abbiamo pensato a Lei come la
possibile prima donna presidente degli Usa. Al seguito degli Usa il
mondo intero sta abbandonando migliaia di bambine, ragazze e donne
alla tortura a vita. Davvero gli Usa non possono fare di più? ". Lo
chiede Noi Rete Donne, rete di movimenti che si battono per la
democrazia paritaria, direttamente alla vice presidente degli Stati
Uniti, Kamala Harris a cui hanno inviato in queste ore una lettera
sulla situazione in Afghanistan.
"In questi giorni viviamo l'angoscia di ciò che sta accadendo in
Afghanistan -scrivono le donne italiane a Harris-. Viviamo un profondo
patimento per tutto il popolo afghano e in particolare per le ragazze
e le donne che con grande coraggio avevano avuto la possibilità in
questi anni di costruirsi un percorso di libertà che ora sta per
essere spazzato via, è già stato spazzato via in poche ore, bruciano
documenti, diplomi, vestiti e mascara. e donne stanno scomparendo, di
nuovo. Ne occultano l'immagine e la presenza". "Leggiamo gli appelli
delle ragazze che vedono le proprie esistenze scomparire
improvvisamente, come bolle di sapone che esplodono senza fare rumore,
senza disturbare. Respiriamo la loro disperazione e il loro coraggio",
aggiungono.
"Lei in un tweet ha scritto di essere orgogliosa dei tanti giovani
americani che hanno dato la vita in Afghanistan. Ci uniamo a Lei nel
Suo ringraziamento per il loro sacrificio, rivolto anche ai giovani
che dall'Italia e da altri paesi hanno combattuto in Afghanistan. Ci
sentiamo di voler esprimere il nostro orgoglio anche per tutte le
ragazze e le donne afghane che in questi due decenni hanno lottato,
rischiato e perso le loro vite in favore di tutte, per il diritto al
voto, allo studio, all'autodeterminazione, a una vita dignitosa che le
riconoscesse come esseri umani", si legge nella lettera di Noi Rete
Donne.
(segue)
(Map/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
18-AGO-21 13:24ADN0405 7 EST 0 DNA EST NAZ
AFGHANISTAN: NOI RETE DONNE A KAMALA HARRIS,'DAVVERO USA NON POSSONO FARE DI PIU'?' (2) =
(Adnkronos/Labitalia) - "Sappiamo che la vostra amministrazione ha
ereditato il trattato di Doha con i talebani firmato dall'ex
presidente Trump. Comprendiamo che non debba essere stato facile
coordinare le operazioni di ritiro delle truppe. Sappiamo che le
scelte sono fatte da persone e a volte le persone sbagliano,
sottovalutano, non sempre sono all'altezza delle proprie
responsabilità istituzionali; ciò che sta accadendo in Afghanistan non
deve essere sembrato prevedibile come appariva ai più. Conosciamo le
difficoltà nel fare politica. Conosciamo l'enormità dell'impegno
economico che la difesa dell'Afghanistan in questi due decenni ha
comportato", dice Noi Rete Donne.
"Ma proprio per questo, per l'enormità di denaro che gli USA hanno
investito, per l'enormità di vite, di giovani americani che in quella
terra lontana hanno sofferto e sono morti, propri per questo ci
chiediamo se non ci sia una via diversa dal vanificare tutta questa
fatica e tutto questo dolore in una manciata di giorni", si legge nel
testo della lettera.
"Che senso ha andarsene in questo modo, come se la libertà delle donne
fosse stata una sferzata di vento in un bunker, ora chiudiamo la
finestra e se soffocate non ci riguarda più? Se questo è l'epilogo,
che senso dare dunque a questi due decenni? Certo sarà importante
aprire corridoi umanitari per accogliere chi riesce ad abbandonare il
Paese, ma di chi resta e delle neonate che verranno al mondo in questi
giorni a venire, davvero ci possiamo dimenticare?", conclude Noi Rete
Donne.
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