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Noi Rete Donne a Calenda: il convegno sul Covid senza donne

Noi Rete Donne a Calenda: il convegno sul Covid senza donne

Lettera aperta al fondatore di 'Azione': inaccettabile il convegno con un panel di soli uomini

Martedi, 05/01/2021 - Egregio dottor Carlo Calenda, fondatore di “AZIONE ,
Egregio dottor Claudio Lubatti, referente del Comitato di Torino di “AZIONE ,
Egregio dottor Giorgio Diaferia, referente Comitato di Torino – Sanità di “AZIONE ,


Da oltre un decennio, Noi Rete Donne ha posto al centro della propria azione la democrazia paritaria, intrecciando l'obiettivo della partecipazione delle donne negli organi decisionali con quello della promozione della legalità e della piena attuazione dell’art. 3, 2° comma Cost., sotto il profilo dell’uguaglianza sostanziale dei generi e della parità di accesso: rientra in questo obiettivo la maggiore inclusione del genere femminile nel mondo degli eventi scientifici pubblici e in particolare nei convegni, e, più in generale, la ricerca di un equilibrio di genere nella rappresentazione del Sapere.
Abbiamo recentemente preso visione della locandina del convegno “Covid-19 è l’ora del vaccino, siamo preparati” e abbiamo constatato che purtroppo tutti i relatori appartengono al genere maschile.
Confidiamo che l’assenza di relatrici donne non sia stata intenzionale e auspichiamo che si sia trattato di un errore e non certo di una scelta operata sull’erroneo presupposto che non vi sia nel panorama scientifico italiano neppure una donna competente a trattare degli argomenti del convegno. La declinazione esclusivamente al maschile dei relatori integra però una pericolosa “rimozione di genere”, secondo l’efficace espressione coniata dal Ministro Provenzano (che come è noto ha declinato l’invito a partecipare a un convegno nel quale erano previste relazioni di soli uomini) e offre una visione distorta dell’impostazione culturale del nostro Paese e del mondo accademico e scientifico, in contrasto con l’art. 3 Cost. Tale circostanza risulta ancora più grave in un momento storico in cui il Consiglio d’Europa bacchetta l’Italia proprio sulla disparità fra i generi.
Noi Rete Donne invita pertanto gli organizzatori a rimediare all’errore, includendo nell’evento almeno due relatrici per integrare il panel. Siamo certe che vi sia più di una donna competente sull’argomento in Accademia o nella comunità scientifica di riferimento.
In difetto, Noi Rete Donne invita i relatori, a cui preghiamo di voler girare questa lettera, a prendere in seria considerazione la possibilità di declinare l’invito e comunque di ritirare la propria partecipazione, motivando adeguatamente le ragioni del proprio rifiuto sulla base della mancanza di equilibrio di genere e sul contrasto con gli obiettivi sottesi alle previsioni racchiuse nell’art. 3, 2° comma Cost.
Noi Rete Donne
Daniela Carlà, Laura Onofri, Emma Amiconi

Torino, 5 gennaio 2021

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