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Noi Rete Donne

Noi Rete Donne

Nuove regole per aumentare le elette. Conferenza stampa a Roma

Lunedi, 12/09/2011 -
Conferenza Stampa di presentazione

Giovedì 15 settembre - ore 11,30

alla CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE

Via della Lungara 19 - Roma

Intervengono :

“Noi rete Donne” : Marisa Rodano e Daniela Carlà

AFFI- Casa Internazionale delle Donne : Irene Giacobbe

Aspettare Stanca: Rosanna Oliva

Noi Donne : Tiziana Bartolini

Coord Donne Stampa Romana : Nella Condorelli

SIS : Paola Gaiotti de Biase





Noi Rete Donne è un gruppo di riflessione tra donne di diverse esperienze associative, culturali, professionali che, senza creare una nuova associazione, ha proposto soluzioni normative allo scopo di aumentare le presenze delle donne in tutte le assemblee elettive. In vista dell’incontro organizzato alla Casa Internazionale delle Donne (Roma, 29 settembre) abbiamo chiesto a Daniela Carlà - tra le animatrici del gruppo insieme a Marisa Rodano e Anna Maria Parente - di fare il punto sulla situazione. “Ho due preoccupazioni. La prima è che in fondo la legge elettorale attuale rassicuri tutti i gruppi dirigenti dei partiti. La seconda è che si radichi l’idea che possa bastare eliminare le degenerazioni e le storture degli ultimi anni. Studiosi e opinionisti, anche di altissimo livello, pur di uscire dalla melma attuale ipotizzano come praticabile il semplice ritorno alle regole preesistenti. Davvero si può ritenere sufficiente il ripristino dei precedenti meccanismi, senza neppure soffermarsi sul deficit di democrazia e sui rischi per la vitalità della stessa che derivano dall’assurda, anacronistica e preoccupante scarsa presenza femminile nella politica? Vedremo cosa accadrà, la situazione è aperta. E’ però un elemento decisivo per la qualità e la credibilità delle possibili soluzioni che la problematica della rappresentanza di genere sia considerata centrale. Non bastano più liste maschili spruzzate da qualche nome di donna, la democrazia italiana deve porsi come essenziale per la propria vitalità l’obiettivo della democrazia paritaria”. Altra questione riguarda la doppia preferenza e norme elettorali women friendly, a prescindere dai metodi elettorali. Può spiegare sinteticamente il contenuto della proposta? “Siamo convinte che, qualunque sia il sistema elettorale di riferimento, nel nostro paese debbano essere introdotti, magari temporaneamente, meccanismi specifici per agevolare il superamento del gap di genere, così come è finalmente accaduto per la presenza delle donne nei CDA e nei Collegi Sindacali. Non pensiamo sicuramente che questo basti per risolvere la crisi di fondo della classe dirigente e della politica nel nostro paese: è però un passaggio necessario. Non si può prescindere più dall’inserire correttivi in tal senso per lo svolgimento delle primarie e la presentazione delle relative candidature, per la formazione delle liste, per i rimborsi elettorali, per i metodi di indicazione delle preferenze. Certo, la sola ingegneria istituzionale ed elettorale, il solo soffermarsi sulla modifica delle regole non è sicuramente sufficiente: ma porre il problema del riequilibrio di genere non comporta già l’introduzione di un elemento decisivo di qualità? “

T. B.

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