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'No muri, no recinti'. Le parole della Rete femminista

'No muri, no recinti'. Le parole della Rete femminista

EUROPA (in)DIFESA/3 - Apriamo i confini alle persone in cerca di asilo. Lettera aperta della Rete femminista alle donne che vogliono un altro genere di Europa. Appello e petizione

Mercoledi, 27/04/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2016

Sta emergendo in Europa uno spietato cuore di tenebra. Di fronte al perdurare delle tragiche morti nel Mediterraneo, e alla terribile condizione di migliaia di richiedenti asilo davanti alle frontiere chiuse e ai fili spinati, c’è chi in nome dell’Europa pronuncia parole orribili intrise di razzismo e di crudele indifferenza. Sbarrare le porte dell’Europa a migliaia di persone in pericolo significa nei fatti spingerle alla disperazione e condannarle a morte, com’è accaduto alla frontiera macedone dove tre giovani, tra cui una donna, sono stati travolti dai gorghi del fiume Suva Reka nel tentativo di passare a nuoto il confine.



Come Rete femminista “No muri, no recinti” abbiamo lanciato un appello per chiedere un altro genere di politiche europee sull’immigrazione che ha raccolto numerose adesioni di gruppi e associazioni di donne in Italia, in Spagna e in Grecia. Nuove adesioni da altri paesi europei stanno arrivando. Intanto continua la splendida solidarietà di tante persone comuni, e il lavoro eroico della gente di mare che salva ogni giorno quante più vite possibile a Idomeni, in Macedonia, a Lampedusa…Ma non basta.



Dobbiamo far sentire la voce di tante donne che dicono “Apriamo le porte dell’Europa, apriamo i cuori, apriamo i confini”. Abbiamo bisogno che le voci di tante donne autorevoli e di tante donne singole si uniscano a noi per sostenere la richiesta di accogliere le persone migranti con dignità, umanità e sicurezza, sottraendole alla violenza e allo sfruttamento degli scafisti e dei passeur. Una decisione urgente e necessaria, per la loro salvezza ma anche per la nostra, se non vogliamo farci inghiottire pure noi da quel terribile buio.



Ecco quindi perché ti mandiamo questa lettera aperta e perché abbiamo deciso di lanciare anche una petizione su Change.org. Vogliamo raccogliere quanta più forza possibile, quante più voci possibili attorno a una proposta molto concreta:l’Europa smetta di finanziare la Turchia dove non si rispettano i diritti umani, e usi quei soldi per salvare le persone in fuga dalla morte in mare, organizzando viaggi sicuri e un’accoglienza degna sul suolo europeo.

A te, cara amica nota o sconosciuta, chiediamo di firmare l’appello e la petizione, ringraziandoti di cuore.



Rete Femminista “No muri, no recinti”



nomurinorecinti@gmail.com

https://www.facebook.com/Rete-femminista-No-muri-no-recinti-895889287177047/

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