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No alla violenza

No alla violenza

Reggio Emilia - Mariella Burani, Orietta Berti, Liliana Cosi, Ivana Spagna, Iva Zanicchi, Ivana Monti, Anna Maria Artoni, Sonia Ganassi... 300 donne si sono ritrovate per dire no alla violenza

Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2007

La Provincia di Reggio Emilia, per volontà della sua Presidente Sonia Masini, ha organizzato lo scorso lunedì 28 maggio, una serata per raccogliere fondi da destinare a iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. Dopo alcuni episodi, infatti, di violenza consumatesi in città nelle settimane precedenti, pronta e decisa è stata la risposta dell’amministrazione pubblica che ha voluto, in questo modo, lanciare un segnale chiaro per contribuire a tenere alta l’attenzione verso la sicurezza. Ha affermato la stessa Sonia Masini: "Le donne hanno il diritto di essere padrone della loro città". Sono state circa trecento le donne - ma fra loro anche diversi uomini - che hanno partecipato alla cena di beneficenza nella cornice del centro storico di Reggio Emilia: "Il centro è il cuore di una città, è il luogo con cui in modo simbolico, e non solo, si identifica l'immagine di una comunità" ha affermato la presidente della Provincia, spiegando il motivo della scelta di piazza San Prospero come cornice di questa manifestazione. "Le donne hanno diritto, al pari degli uomini, di essere padrone della loro città. Devono poter uscire serenamente e non avere paura".
L'iniziativa nasce, quindi, dal forte bisogno di dire "no alla violenza sulle donne" in modo unitario, per far sì che le donne che vivono, o che hanno vissuto, situazioni di violenza non si sentano sole, ma che sentano l'intera comunità al loro fianco. L’appello diffuso dalla Presidente della Provincia è già stato sottoscritto anche da personaggi illustri del mondo della moda e dello spettacolo: Mariella Burani, Orietta Berti, Liliana Cosi, Ivana Spagna, Iva Zanicchi, Ivana Monti, Anna Maria Artoni e Sonia Ganassi. Presenti in piazza anche le associazioni di categoria Cna, Confcommercio e Confesercenti. L'atmosfera era quella giusta: tante donne, ognuna con la loro storia e il proprio vissuto, che hanno dato vita a un momento di condivisione forte, perchè la forza delle donne sta nell'essere solidali le une con le altre e nello scendere in campo quando i valori che le riguardano più da vicino - come appunto quello della sicurezza - vengono minati o messi in discussione da fatti di cronaca. Quella che si respirava era un'aria di sana e festosa complicità, animata dalla determinazione che solo le donne hanno nell'essere protagoniste della propria vita e del proprio agire.
(7 giugno 2007)

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