Mercoledi, 14/10/2020 - “Nilde Iotti, il tempo delle donne”, un film del regista Peter Marcias, è stato presentato in prima mondiale e come Evento Speciale alla 17a edizione delle Giornate degli Autori, nell’ambito della 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Domenica 20 settembre al cinema Farnese in piazza Campo de’ Fiori è stato ospitato direttamente da Venezia il docufilm del regista sardo che ha deciso, nel centenario della nascita, di omaggiare una delle 21 Madri costituenti che per ben tredici anni è stata presidente della Camera dei Deputati: l’on. Leonilde Iotti.
Il film alterna momenti di recitazione di Paola Cortellesi che legge, racconta, declama i suoi discorsi parlamentari a filmati reali in cui la Iotti è da sola nello studio oppure in montagna con Togliatti e la piccola Marisa Malagoli (presente alla prima romana del film). I protagonisti sono volti famosi della politica italiana e non solo: dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al senatore a vita Giorgio Napolitano, dalla quasi centenaria Marisa Rodano alla presidente della Fondazione Iotti Livia Turco, dalla giovane vicepresidente dell’Emilia-Romagna Elly Schlein al funzionario parlamentare Silvio Traversa passando per il suo portavoce Giorgio Frasca Polara, la consigliera comunale di Reggio Emilia Marwa Mahmoud, la scrittrice Michela Murgia e le amiche reggiane di Nilde; ognuno di loro declina chi secondo il rapporto personale e lavorativo chi per una vocazione più “femminista” l’apporto che la Iotti seppe dare alla storia repubblicana del nostro Paese.
È stata una donna forte, coraggiosa che ha saputo sfidare le leggi morali del tempo attraverso battaglie per l’emancipazione femminile a favore del progresso di tutta la società mettendo al centro della vita delle donne il tempo, bene prezioso che spesso manca per conciliare i tempi di vita e di lavoro.
Dalla battaglia per il divorzio dove spinse il Pci ad abbandonare la sua posizione tiepida, la Iotti si fece promotrice anche della riforma del nuovo diritto di famiglia e si schierò a favore dell’aborto sostenendo le donne anche durante i referendum abrogativi quando i più del suo stesso partito erano scettici sul risultato.
È stata la prima presidente donna della Camera dei Deputati e anche la più longeva ad oggi (eletta nel ’79, ’83 e ’87), attenta conoscitrice dei regolamenti parlamentari e fautrice della centralità del Parlamento, lei che aveva partecipato come staffetta alla Resistenza reggiana e che aveva scritto nella Commissione dei 75 alcuni articoli della Costituzione.
Un ritratto di donna a 360 gradi che scruta anche nelle pieghe dell’animo umano alla ricerca dei sentimenti veri e forti per l’uomo che le cambiò la vita; la storia d’amore tra lei e Togliatti, fonte di scandalo sui giornali satirici e dentro al partito di Botteghe Oscure, fu la molla che fece di Nilde la combattente che è stata. Lei ha avuto pazienza lavorando sodo e il tempo le ha dato ragione. Dopo la morte del leader comunista a Yalta, la sua stella iniziò a brillare di luce propria.
Il film non ripercorre tutta la sua “progressione politica” come amava dire lei, ma ci fa riflettere sul personaggio pubblico e privato toccando i punti cruciali del suo pensiero politico. Da appassionata di storia e studiosa della sua figura, non posso non rimanere affascinata ancora una volta dalla modernità del suo pensiero ma alla fine della proiezione si avverte come una sensazione di vuoto e un po’ di malinconia di questi tempi dove mancano per noi giovani dei modelli, dei personaggi cui ispirarsi non solo per avvicinarsi alla politica ma anche per conoscere meglio i meccanismi interni delle istituzioni.
Un omaggio del regista Peter Marcias a questa grande donna emiliana per riscoprirla o conoscerla, un lavoro da far girare nei luoghi in cui si formano le menti e le coscienze del domani- le scuole- e un monito a non dare mai per scontate le vittorie di ieri per costruire quelle di domani.
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