Login Registrati
Nelle dimore dei Farnese ...

Nelle dimore dei Farnese ...

Itinerari - ... ”Su loro invito". Un percorso soprattutto per le donne che vogliono praticare un turismo “alternativo”

Domenica Ricci Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2007

La famiglia Farnese è originaria della Tuscia, di etnia longobarda, titolare del feudo di Castrum Farneti. I Farnese rivestono tra il XII e XIII secolo cariche militari e religiose nei territori tra Orvieto e Tuscania. Nel XIV secolo il cardinale Albornoz dona loro il castello di Valentano per avere militato a fianco della Chiesa. Ranuccio, nella prima metà del XV secolo, ottiene numerosi feudi, che costituiscono il nucleo territoriale più importante dell’aristocrazia nella Tuscia. La potenza della famiglia Farnese, si deve ad Alessandro, nato a Canino nel 1468, legato in amicizia a Lorenzo e Giovanni dei Medici, che sceglie la carriera ecclesiastica divenendo Papa nel 1534 con il nome di Paolo III. A lui si deve la rinascita della Chiesa cattolica con l’atteso Concilio di Trento. Paolo III assegna a Pier Luigi (figlio avuto prima di essere vincolato da ordini sacerdotali) il ducato di Parma e Piacenza (1545). Dopo la morte del pontefice (1549) la famiglia Farnese continua ad annoverare tra i suoi membri uomini importanti come, il cardinale Alessandro il Giovane, il duca Ottavio e il duca Alessandro. Nel 1649 viene distrutta Castro, capitale dell’omonimo ducato, per ordine di papa Innocenzo X Pamphili. Fu Papa Paolo III a iniziare la vocazione al mecenatismo che contraddistinse la Famiglia Farnese, come la protettrice di letterati, artisti, musicisti; ne beneficiarono Roma, Parma, Piacenza. Quello che vi ripropongo è un invito dei Farnese; nei luoghi in cui il casato fu più forte e prestigioso, pur primeggiando altrove, in Emilia, in Belgio, in Francia e in Spagna. La Tuscia è pervasa di rocche, palazzi, castelli dei Farnese; e ad essi si affiancano bellezze naturali in cui l’ambiente si mostra incontaminato. Si pensi all’isola Bisentina nel lago di Bolsena, ai quali si aggiungono le numerosi necropoli etrusche e gli antichi centri storici di origine medievale.
Caprarola: sede del grandioso Palazzo Farnese, edificato da Alessandro, nipote di Paolo III, su fondamenta di una rocca eretta da Antonio da Sangallo il Giovane. Si tratta di uno dei più preziosi gioielli dell’architettura rinascimentale ed uno dei monumenti della Tuscia conosciuti in ambito internazionale.
Viterbo: la città presenta alcuni aspetti architettonici di origine farnesiana, come il quattrocentesco Palazzo Farnese, noto per avere ospitato la famiglia di Pierluigi, il padre del futuro Papa Paolo III e di Giulia Bella; la Strada Farnesiana, voluta dal cardinale Alessandro come nuova arteria di scorrimento nel centro storico cittadino (è l’odierna Via Cavour, ricca di palazzi gentilizi dell’epoca. Il famoso Palazzo Papale. Inoltre sono da annoverare gli stabilimenti termali, alimentati dalle sorgenti di acqua sulfurea di Bulicame le “Terme dei Papi”. Tra le manifestazioni di richiamo turistico: il trasporto della Macchina di S.Rosa (3 Settembre) e la Mostra dell’Antiquariato in Novembre.
Marta: Il centro si trova sul Lago di Bolsena è rinomato sia per la cucina di pesce lacustre, sia per un rinomato vino locale “la Cannaiola”. Tra le più importanti manifestazioni di interesse turistico, da ricordare la Barabbata, festa silvo-pastorale di origine pagana di grande intensità folclorica (Maggio).
Capodimonte: centro di grande richiamo turistico per la presenza di una bella spiaggia lacustre. E’ dominato dalla cinquecentesca Rocca Farnese. Dal porto si può raggiungere l’Isola Bisentina e l’Isola Martana.
Valentano: la Rocca Farnese che domina il paese è stata adibita a Museo e centro culturale in cui si organizzano convegni di studio sui Farnese.
(15 febbraio 2007)

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®