Nell'anniversario della strage di Capaci, si presenta il corto dedicato a Giovanni Falcone
L'analisi lucida e sempre attuale, contenuta nelle parole del magistrato a Giovanna Fiume, Ordinario di Storia moderna presso l’Università di Palermo, in un’intervista del 28 aprile 1989.
Domenica, 22/05/2011 - Nel giorno dell'anniversario della Strage di Capaci, sarà presentato in prima nazionale alle ore 15.00 nell’aula bunker di Palermo, lunedì 23 maggio, il cortometraggio Giovanni Falcone La mente e il cuore, nell’ambito delle iniziative organizzate dalla Fondazione Falcone, alla presenza della prof.ssa Maria Falcone. Il corto, della durata di 18 minuti, nasce da un’idea di Marinella Fiume, presidente dell’Associazione Fiumefreddese Antiracket e Antiusura (AFA) “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, associazione che ne è anche la Produzione. Un piccolo miracolo, se si pensa alle difficoltà in cui queste associazioni, specie quelle di non grandi dimensioni, si muovono. L’idea, condivisa e fatta propria dalla F.A.I, è quella di diffondere il messaggio e far riflettere sulle analisi, lucide e sempre attuali, contenute nelle parole dette dal Magistrato a Giovanna Fiume, Ordinario di Storia moderna presso l’Università di Palermo, in un’intervista del 28 aprile 1989. Da qui il soggetto, nell’adattamento della stessa Marinella Fiume che firma, con Marcello Mazzarella, la sceneggiatura.
- Sinossi: Uno scrittore siciliano, da alcuni anni assente dalla sua terra, vi ritorna alcuni anni dopo la strage di Capaci per cercare di conoscere dal di dentro, quanto più possibile, al di là di ogni indagine giudiziaria o sociologica, il magistrato ammazzato dalla mafia con la moglie e i ragazzi della scorta. Un’intervista a Giovanni Falcone è la sua guida per capire… Sicché, protagonista del docu-fiction, al di là degli attori, finisce per essere la voce stessa del magistrato che, in questa intervista, rovescia stereotipi e luoghi comuni sulla mafia e sulla Sicilia. Illuminante l’incontro con i giovani a cui Falcone consegna una grande speranza. Le scene di una natura invernale in procinto di svegliarsi da un lungo sonno, girate nel Catanese, tra la spiaggia di San Marco a Calatabiano, Marina di Cottone e il fiume Fiumefreddo, nell’omonima riserva naturale, dominate dall’Etna innevato, aiutano a recepire il messaggio di vita che il corto vuole liricamente evocare e trasmettere. In breve, la storia è una metafora dell’auspicabile percorso di liberazione dalla mafia e dai fenomeni che impediscono che esso sviluppi le sue grandi potenzialità, innanzitutto il pizzo e l’usura, del popolo siciliano.
Il cast vede professionisti di prim’ordine, che hanno aderito con entusiasmo al progetto senza scopo di lucro: dal regista Marco Grisafi (con l’aiuto, il giovane Dario Spoto); al protagonista, uno straordinario Marcello Mazzarella, tra l’altro il Placido Rizzotto di Pasquale Scimeca; a Emanuele Gullotto, attore nel film scandalo, Passione di Cristo di Mel Gibson; ad Alessandro Caiuli, direttore della fotografia di grande esperienza, che nel suo lungo curriculum annovera anche Il Padrino di Frank Coppola; a Giulio Azzarello, fotografo di scena; a Giovanni Campisi (montaggio); fino alle comparse che hanno messo il loro volto al servizio di questa testimonianza di memoria civile: diversi componenti delle Associazioni Antiracket provinciali e regionali e qualche funzionario della prefettura di Catania; ma soprattutto studenti della Scuola Media di Fiumefreddo di Sicilia e del Liceo scientifico “Leonardo” di Giarre (Ct). La colonna sonora è di Giuseppe Cucè che interpreta con la bravissima cantautrice catanese Agata Lo Certo la struggente canzone di chiusura, U pattu ccu diavulu, appositamente da lei composta, parole e musica. Tante persone andrebbero ringraziate per la spontanea collaborazione offerta all’iniziativa, dalla presidente Marinella Fiume, all’instancabile vicepresidente dell’Associazione fiumefreddese, Antonio Mazzeo, alla prof.ssa Giovanna Fiume, ai Dirigenti scolastici e ai Docenti delle scuole partecipanti, ai proprietari dell’Hotel Castello San Marco e dell’Agriturismo Serra San Biagio, location situate tra Fiumefreddo e Calatabiano, dove l’associazione principalmente opera, ai componenti delle associazioni regionali antiracket e antiusura, con il loro presidente Mauro Magnano, alla Prefettura di Catania, all’ottimizzatore audio Gianfranco Strano.
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