Venerdi, 21/06/2013 - Eudonna sottolinea da anni l’importanza della centralità del ruolo della donna nella società ed ora dopo tanto tempo sprecato a cercare di convincere la classe politica che inseguiva soltanto teorie di schieramenti ideologici che non rispecchiavano le nuove esigenze sociali, leggiamo che la ministra per le Pari opportunità, lo Sport e le Politiche giovanili, Josefa Idem ha annunciato un “piano di inclusione delle donne nella vita economica e sociale del Paese”. Il ministro ha inoltre sottolineato la necessità di avviare un piano di sostegno per le attività imprenditoriali femminili, che potrà contare su un fondo di 10 milioni di euro. La ministra – riferisce una nota – ha sottolineato come la carenza di asili nido, ‘spazi ragazzi’, servizi di assistenza domiciliare per bambini ed anziani, rappresenti “una delle principali cause dell’alto tasso di disoccupazione femminile”.
“Il Piano di inclusione – ha spiegato la Ministra alla Commissione – nel confronto con il mondo dell’associazionismo, il mondo accademico e tutti i soggetti interessati, potrà definire, ad esempio, politiche e individuare strumenti per il rafforzamento dei meccanismi di elasticità dell’orario di lavoro e per lo sviluppo di progetti di telelavoro, nonché definire politiche attive per lo sviluppo di un’adeguata offerta di nidi e ludoteche aziendali e di altri servizi di supporto alla genitorialità ed alla cura degli anziani”. In linea con l’obiettivo dell’innalzamento del tasso di occupazione, tra le priorità della strategia ”Europa 2020” promossa dalla Commissione europea, la Ministra ha espresso la necessità di avviare un piano di sostegno per le attività imprenditoriali femminili. “Sarà importante – ha spiegato la titolare della Delega per le Pari opportunità – un utilizzo strategico dei fondi comunitari ed un’implementazione della convenzione del 14 marzo scorso con la quale, nell’ambito del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese del Ministero per lo Sviluppo Economico, e’ stata costituita la sezione speciale ‘Presidenza del Consiglio dei Ministri – Pari opportunità”. In questa Sezione speciale sono confluiti 20 milioni di euro, 10 dei quali destinati, da parte del Dipartimento per le Pari Opportunità, all’agevolazione delle imprese femminili. In particolare saranno avviate iniziative a sostegno del microcredito rivolto alle donne”. Per promuovere l’occupazione delle donne – secondo la ministra Idem – strategico anche il monitoraggio sull’applicazione della legge n. 120 del 12 luglio 2011, relativa all’”equilibrio di genere negli organi di amministrazione”. “L’applicazione delle quote di genere nei boards – ha spiegato la Ministra Idem – condurrà ad un rinnovamento profondo delle società pubbliche, permettendo a migliaia di donne di accedere a luoghi decisionali finora quasi completamente appannaggio di uomini”.
Eudonna nel suo programma politico aveva già inserito ed affrontato queste tematiche rivolte ad includere le donne ed a tutelare i ritmi di vita della donna/ madre e lavoratrice. Di seguito alcuni i punti del programma Eudonna che potete visionare anche sul sito www.eudonna.it:
LAVORO/TEMPI DI VITA
1) Adeguamento del sistema economico alle esigenze dell’altra metà della popolazione:il 52% dei cittadini è Donna e potenziale Madre
2) Creazione di nuovi circuiti nella produzione, ma soprattutto nei servizi (terziario), adeguati ai tempi ed ai ritmi della maternità. ORARIO PIENO DI 4 ore con nuove modalità di lavoro a distanza (telelavoro – job sharing). Sistema premiante articolato sulla qualità e non sulla quantità. Cicli di lavoro elastici orientati sia sulla flessibilità che sugli obiettivi, ma anche mantenimento di risultati positivi del bilancio aziendale attraverso il dinamismo e l’efficienza femminile
3) Sconti fiscali dello Stato alle Aziende “pilota” che si strutturano con personale femminile, in particolare Madri
4) Risorse dal bilancio dello Stato: recupero dei costi per personale domestico straniero e strutture pubbliche (asili nido). Lo Stato attualmente sopporta ingenti esborsi di denaro che dal nostro Paese viene versato a favore dei paesi di origine del lavoratore straniero. Questa voce sarà ridimensionata o azzerata del tutto con il rientro pomeridiano anticipato, che le Madri lavoratrici opteranno su base volontaria con utilizzo in parziale compensazione di telelavoro e job sharing
5) Finanziamenti diffusi e facilitati per lo Start Up di piccole imprese femminili, in particolare Artigianato e Moda, ma anche Agenzie di servizi di tipo assistenziale e commerciale
6) Creazione di “incubatori” delle eccellenze femminili, loro Registro, loro promozione per l’accesso alla carriera (di legge) ed alle posizioni apicali
IMPRENDITORIA FEMMINILE ED ARTIGIANATO
1) Nell'ottica di facilitare la partecipazione femminile ai cicli economici (di produzione e di servizi), il Programma Eudonna si pone l'obiettivo di facilitare l'accesso imprenditoriale attraverso un mix di consulenze e di sostegni economici che già la legge 215 del 1992 e il decreto legge 81 del 2006 hanno previsto e normato, seppure su piani differenti: in particolare il secondo dispositivo ha trasferito le competenze alle Pari opportunità in ambito Presidenza del Consiglio e questo pone la questione annosa del riavvio della materia ogniqualvolta il Governo cambia.
Di concerto con il Tavolo aperto sull'internazionalizzazione dell'imprenditoria femminile presso il Ministero delle Attività Produttive, si tratta di riproporre ora in modo continuativo e definito il percorso riguardante le iniziative di lavoro autonomo ed imprenditoriale richiesto dalle Donne, in particolare per entità piccole che possono profilarsi in ambito Artigianato
Ci auguriamo che questi provvedimenti questa volta si concretizzino e non restino soltanto programmi per aumentare la visibilità politica e per garantire la fiducia di un elettorato ad un governo di larghe intese.
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