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Nel cuore propulsivo della 125

Nel cuore propulsivo della 125

Comitato Nazionale - Seminari, progetti e finanziamenti per promuovere l’occupazione femminile, sono i primi strumenti del nuovo Comitato del Ministero del Lavoro

Raffaella Gallini Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2006

Il nuovo Comitato Nazionale di Parità presieduto dal Ministro del Lavoro, Onorevole Roberto Maroni, ha organizzato in vista della scadenza per la presentazione di progetti di azioni positive 2005 una serie di seminari su tutto il territorio nazionale al fine di divulgare quanto più possibile l’informazione sulla legge 125/91 e sulle opportunità di finanziamento che essa offre.
Il Comitato, che aveva iniziato la sua attività nel maggio 2005, ha un ruolo fondamentale, soprattutto in materia di azioni positive, volute fortemente con lo scopo di favorire l’occupazione femminile e di realizzare l’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne sul lavoro attraverso azioni di sistema che tengano conto del complesso contesto in cui le donne agiscono, di azioni intensive che continuino nel tempo, di azioni innovative rispetto agli obiettivi che si intendono perseguire.
La L.125/91, dalle cui finalità, chi vuol presentare un progetto, non può prescindere, si prefigge di favorire l’occupazione femminile e di realizzare l’uguaglianza sostanziale fra uomini e donne nel lavoro anche mediante l’adozione di misure, denominate azioni positive, per rimuovere gli ostacoli. Gli obiettivi che si intendono raggiungere attraverso le azioni positive sono molti e di grande significato ed incisività, vanno dall’eliminazione delle disparità di cui le donne sono oggetto nell’accesso al lavoro, nella progressione di carriera, fino al favorire l’equilibrio fra responsabilità familiari e professionali anche e soprattutto attraverso una diversa organizzazione del lavoro e dei tempi di lavoro.
Il CNP composto da rappresentanti di organizzazioni sindacali e datoriali, di associazioni femminili, da una rappresentante del movimento cooperativo, da esperte in materie giuridiche ed economiche oltre che da rappresentanti degli altri Dicasteri e dello stesso Ministero del Lavoro, ha il compito di informare e sensibilizzare sulle tematiche di parità e di pari opportunità, di formulare proposte al legislativo, di elaborare codici di comportamento, di verificare lo stato di applicazione della legislazione di pari opportunità, di promuovere la rappresentanza delle donne e di finanziare progetti presentati sul programma obiettivo che viene elaborato ogni anno entro il mese di maggio.
Le donne hanno voglia di misurarsi nel campo del lavoro, il loro numero aumenta, in modo lento ma inesorabile. In molti settori sono ancora sottorappresentate pur impegnandosi per modificare le regole elettorali ed i meccanismi di cooptazione. Le donne cercano di evidenziare le proprie competenze certamente innovative rispetto al mercato, si propongono come investimento per le aziende, sono strumento di qualità. Parliamo infatti di responsabilità sociale delle imprese, di bilanci di genere, di leadership al femminile e di una vera e propria diversa organizzazione del lavoro.
Il programma Obiettivo 2005 del Comitato promuove azioni positive all’interno dei contesti organizzativi attraverso processi di cambiamento che valorizzino le risorse femminili e progetti che permettano la crescita professionale delle donne contribuendo ad affermare nuove modalità di lavoro nel rispetto della conciliazione.
In passato si era puntato molto sulla formazione per disoccupate e su azioni che favorissero l’ occupabilità femminile, senza però aver avuto un risultato tangibile di reale rimozione degli ostacoli. In seguito, si è spostata l’attenzione verso azioni innovative, più intensive, circoscritte e di sistema, attente agli effetti moltiplicatori ed alla capacità di indurre modifiche permanenti. Si è voluta dare l’opportunità alle donne di progettare realmente per sé stesse.
Il nuovo Comitato ha iniziato la sua attività con la partecipazione della Vice Presidente alla 49° Commissione sulla condizione delle donne a New York, Pechino + 10, ed in particolare ai lavori preparatori alle risoluzioni sull’avanzamento economico delle donne ed il mainstreaming e la partecipazione a Bruxelles ai lavori sull’attuazione della Direttiva 2002/73/CE relativa all’attuazione del principio della parità di trattamento tra uomini e donne per l’accesso al lavoro, formazione, promozione professionale e condizioni di lavoro.
Il Comitato promuove una politica di Pari Opportunità intesa come promozionale e propositiva e non solo riparatrice di situazioni di discriminazione e svantaggio, nell’ottica di un mainstreaming pragmatico ed efficace e di una collaborazione con gli altri Organismi di Parità, in primis con le Consigliere di Parità. Per avviare questa sinergia si è già svolto un primo incontro attraverso la partecipazione ad un seminario sulla L. 125 durante la Rete delle Consigliere.
Un altro piano di possibile intervento in sinergia con la Rete nazionale delle Consigliere di Parità è l’attento monitoraggio dell’applicazione delle Leggi sulla parità e la pari opportunità agevolando la costituzione, all’interno dei luoghi di lavoro, dei Comitati per le pari opportunità e la compilazione -obbligatoria da parte degli Enti Pubblici- dei Piani triennali di azioni positive.
Grande attenzione è rivolta pure alla promozione di pari opportunità per le donne nella formazione e nella vita lavorativa attraverso l'adozione di azioni positive da parte delle istituzioni pubbliche e delle aziende private ed all’utilizzo di strumenti quali il telelavoro, il bilancio sociale ed il gender budgeting. Un gruppo interistituzionale sta lavorando per arrivare in tempi brevi alla stesura di una proposta di Legge relativa ai bilanci di genere. Altro obiettivo è quello di attivarsi per promuovere l’implementazione di meccanismi economici nazionali specifici per l’avanzamento delle donne, in termini macro economici, infatti, la presenza delle donne nella politica e nel mercato del lavoro è indice di sviluppo di un paese. Coniugare competitività, innovazione e ricerca con la responsabilità sociale delle imprese ed il miglioramento della qualità del lavoro è una sfida che ci apprestiamo ad affrontare attraverso la formulazione di proposte per lo sviluppo ed il perfezionamento della legislazione vigente che direttamente incide sulle condizioni di lavoro delle donne e la promozione di una adeguata rappresentanza femminile negli organismi pubblici nazionali e locali competenti in materia di lavoro e formazione professionale. Un contributo ci sarà poi nell’ambito dell’attività della borsa nazionale del lavoro attraverso un monitoraggio delle sperimentazioni di accordi territoriali, la raccolta delle esperienze contrattuali più significative ed un’analisi approfondita del livello di coinvolgimento delle categorie a rischio di esclusione sociale (donne, immigrate, etc.)
Considerando che 1/3 dell’attività economica delle donne in Europa sfugge ancora a qualsiasi indicatore, si ritiene importante un comune impegno per la promozione di dati disaggregati per sesso ed indicatori gender sensitive: essere presenti come donne nello sviluppo degli indicatori economici per il rilevamento è di fondamentale importanza, i dati poi si fermano spesso alla “famiglia” e non si spingono ai singoli individui, disaggregare dati famigliari per capire l’impatto delle politiche sociali e fiscali su donne e uomini. Il Comitato Nazionale di Parità sta formulando al momento le linee guida per l’attività 2006.

* Vice Presidente Comitato Nazionale di Parità


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