Emilia Romagna - Case, fabbriche e scuole crollate o inagibili, ospedali evacuati, famiglie senza lavoro e senza casa
Costi Palma Lunedi, 09/07/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2012
Il terremoto non era certo tra le cose che mi sarei aspettata di dover affrontare assieme ai miei concittadini e concittadine. Un dramma che prima di tutto ha provocato la perdita di vite umane e feriti: ventisette morti che per l’informazione ed i media sono “le vittime”, mentre per noi sono amici e conoscenti.
In questo territorio che comprende 4 province emiliano-romagnole, 37 Comuni, quasi un milione di abitanti, sono cresciuti un’economia ricca e un grado alto di benessere. Nell’area emiliana colpita sono collocati importanti filiere produttive di valenza nazionale (biomedicale, meccanico, agroalimentare, ceramico, tessile-abbigliamento).
Ma ogni scossa ha ferito nuovamente e sempre più in profondità le persone e questo tessuto. Case, fabbriche e scuole crollate o inagibili, ospedali evacuati, famiglie senza lavoro e senza casa. Sono crollati anche i luoghi della nostra identità, il nostro patrimonio storico e culturale.
Qui però la reazione è stata pronta e dalla prima scossa tutto è stato attivato immediatamente: i Comuni, le Province, la Regione. La macchina della Protezione Civile è partita. E tutto assieme ai nostri cittadini e cittadine, che pur nello sconcerto causato da un evento impensabile in queste terre, con dignità e concretezza hanno iniziato subito ad assistere gli altri e a ricostruire. Per noi, istituzioni e cittadini e cittadine di queste terre, non esistono infatti due tempi: le aziende devono ripartire al più presto nella massima sicurezza degli stabili, le tende devono essere abbandonate quanto prima favorendo l’utilizzo degli appartamenti sfitti ed agibili, le scuole devono essere messe in sicurezza o ricostruite, stessa cosa per ospedali e gli altri edifici sociali.
Con questo obiettivo ha lavorato la Regione - con il presidente Errani e la sua Giunta e con il supporto di tutta l’Assemblea - e ottenuto i primi provvedimenti del Governo per la ricostruzione di imprese, abitazioni, scuole ed altri edifici pubblici; compresa la nomina dei Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto a Commissari, con l’incarico di coordinare le attività per la ricostruzione assieme ai sindaci dei Comuni e ai presidenti delle Province interessati.
Ci siamo rimboccati le maniche, da subito. Davanti alle calamità nessuno deve essere lasciato da solo e nessuno, da solo, può riuscire a farcela. Occorre perciò una continuità di intervento da parte del Governo nazionale e del Parlamento. Bisogna superare il patto di stabilità per i Comuni interessati e avremo bisogno di ulteriori finanziamenti e misure incentivanti (ad esempio di ulteriori sgravi fiscali): ogni centesimo speso da noi sarà un investimento perché verrà fatto fruttare per l’intero Paese.
Questa esperienza ha fatto ripartire ognuno di noi dalle cose fondamentali. Così, da cittadina e da rappresentante di questo territorio, ho fatto il possibile per stare vicino ai miei sindaci, ai miei concittadini, agli imprenditori, ai volontari ed essere di aiuto concreto sia nelle piccole cose – da fare da mangiare ad aiutare gli anziani o andare nelle case sparse per capire la situazione delle famiglie che lì vivono – che in quelle più grandi, dalla logistica per l’assistenza alla valutazione sui provvedimenti necessari, sempre cercando di fare da raccordo tra i territori e gli alti livelli decisionali.
Il “fare politica” ha assunto immediatamente un significato chiaro e nobile: essere tra le persone per capire e trovare assieme soluzioni concrete ai problemi che quotidianamente si pongono e, nello stesso tempo, trasmettere la speranza che un futuro è possibile perché stiamo già ripartendo, ricostruendo in sicurezza e soprattutto perché possiamo contare sulla grande forza e intelligenza dei nostri cittadini e sulla nostra capacità di lavorare assieme.
Un grazie sincero ai sindaci e agli amministratori dei Comuni, al Presidente e agli amministratori provinciali, al Presidente Errani e alla sua Giunta, al Prefetto Gabrielli, ai dipendenti pubblici, agli imprenditori, ai lavoratori, agli straordinari cittadini e cittadine e a tutti coloro che continueranno a credere nel futuro della nostra comunità. Sono orgogliosa di essere una cittadina di questa terra.
Lascia un Commento