Partito democratico - Candidata reggiana PD al Parlamento Europeo per il Collegio NORD - EST.
Mercoledi, 20/05/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2009
Natalia Maramotti
Ho 49 anni, vivo e lavoro a Reggio Emilia dove dal 1989 svolgo la professione di avvocata, prima all'interno dell'Ufficio Legale di una banca e successivamente come libera professionista.
Sono sposata e madre di 3 figli di 6, 13 e 18 anni ; mi sono impegnata nell'associazionismo, fino al 2001 quale volontaria di Legambiente, poi costituendo insieme ad altre donne nella mia città le associazioni di genere Astrea e Donneinsieme, delle quali sono Presidente. Sono al secondo mandato come Consigliera di Parità della Provincia di Reggio Emilia e fino al 2005 ho coordinato a livello nazionale il Gruppo "Azioni in giudizio e discriminazioni" all'interno della Rete delle Consigliere di Parità.
Da anni svolgo libera docenza in materia di diritto del lavoro e pari opportunità; conosco il mondo del lavoro e dell’impresa grazie all’attività istituzionale che svolgo. Mi occupo di diritto antidiscriminatorio in particolare rispetto alle discriminazioni di genere e per Handicap. Tuttora sono volontaria, attraverso l'associazione Astrea, e fornisco consulenza in materia di diritto di famiglia, in particolare a donne con scarsa autonomia economica.
Collaboro alla rivista Noidonne, dove curo una rubrica di approfondimento legale su temi di attualità giuridica, con particolare riferimento al diritto del lavoro.
Attualmente sono componente della Direzione Nazionale del Partito Democratico nonché della Direzione Regionale dell’ Emilia Romagna.Mi è stata affidata la delega al lavoro nell’Esecutivo Regionale del Partito Democratico.
Considero la politica un servizio alla comunità.
L’Europa delle persone
A 30 anni dalla prima consultazione elettorale europea milioni di donne e uomini dovranno affrontare una scelta politica determinante.
Dovranno scegliere tra un’Europa di progresso nella quale cittadini e cittadine, Stati membri e Istituzioni lavorino insieme per affrontare e risolvere le grandi sfide del presente e del futuro: la recessione economica, la crisi finanziaria globale, la crescente disoccupazione, lo squilibrio nella distribuzione della ricchezza, l’aumento del rischio povertà, i cambiamenti climatici, le minacce alla sicurezza, o un’Europa conservatrice che riaffida nuovamente il futuro nelle mani del mercato.
Negli ultimi 5 anni i conservatori sono stati maggioranza negli stati membri e nell’Unione Europea, ci lasciano forse un’Europa migliore?
Non sono riusciti a fronteggiare la crisi finanziaria, non hanno combattuto la povertà e la crescente diseguaglianza sociale ed economica, non hanno attuato con sufficiente convinzione azioni per proteggere l’ambiente e riconvertire le modalità della crescita in modo ecocompatibile.
Il Partito Democratico vuole allargare la grande famiglia riformista europea con il proprio contributo di idee e di programma per un’Europa più unita , più forte, più giusta, più ecologica e più sicura.
Il mio contributo per l’Europa
Uno dei padri fondatori dell’Europa, Jean Monnet diceva”Noi non coalizziamo Stati, ma uniamo persone”
Lavorerò al parlamento europeo per un’Europa delle persone .
L’Europa delle persone
- mette al centro il benessere economico e sociale dei propri cittadini e cittadine
- riforma i mercati finanziari a servizio dell’economia reale , dell’impresa, dei posti di lavoro, della crescita
- garantisce che le lavoratrici, i lavoratori e le imprese beneficino dei mutamenti determinati dalla globalizzazione
- si impegna a ridurre le diseguaglianze sociali
- costruisce una nuova Europa sociale che, aggiornando il sistema del welfare, contribuisca a migliorare la vita delle cittadine e dei cittadini
- favorisce la redistribuzione del reddito, diminuendo la forbice sempre più ampia, tra ricchi e poveri
- ricerca e sviluppa nuove tecnologie ambientali per ridurre il rischio di una futura perdita di prosperità a causa dei cambiamenti climatici
- da’ il buon esempio con una politica più ambiziosa sull’energia e sul clima
- garantisce l’eguaglianza senza discriminazioni e promuove azioni positive per la loro rimozione
- persevera nell’agire perché l’eguaglianza di genere diventi una realtà in tutti i campi della vita politica, economica e sociale di uomini e donne.
- sviluppa un’efficace politica concertata tra gli stati membri sull’immigrazione, che non contrasti con i valori di equità, democrazia, solidarietà e con i diritti umani.
- Diventa protagonista mondiale per promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile.
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