Martedi, 24/11/2009 - Mercoledì 25 Novembre alle ore 11 - Sala Giunta del comune di Napoli
“Napoli città libera dalla pubblicità lesiva della dignità femminile”
Si sono viste e si vedono pubblicità con donne incatenate, donne esplicitamente in procinto di subire uno stupro, con adolescenti o bambine prostitute. Si tratta di richiami a comportamenti criminali.
L’Europa fin dal 1997 ha scritto le regole comuni per la salvaguardia dell’immagine femminile nella comunicazione commerciale. L’Italia , che tra gli osservatori internazionali è considerata il Paese più arretrato su tutto quanto riguarda l’emancipazione femminile, ancora non si è data ancora delle regole “per la salvaguardia della dignità femminile nella comunicazione pubblicitaria” : il Parlamento non lo ha fatto, incorrendo in numerosi richiami per infrazione.
In assenza di una regola chiara, resta ferma l’inammissibilità di immagini che si ispirano veri e propri reati contro le donne come lo stupro, lo sfruttamento della prostituzione, la riduzione in schiavitù
Anche le istituzioni locali sono chiamate a contrastare la diffusione di simili messaggi, sono parte nella responsabilità pubblica in materia culturale.
I Comuni, che hanno la titolarità della concessione degli spazi per la cartellonistica stradale, possono fare il primo passo nel dichiarare l’indisponibilità degli spazi pubblici per affissioni che offendono e denigrano le donne.
L’UDI ha lanciato la “moratoria contro la pubblicità lesiva della dignità femminile”, indirizzandola ai Comuni come primi e decisivi interlocutori.
Mercoledì 25 alle 11, nell’ambito della conferenza stampa per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne verrà presentata ed illustrata la delibera per
"Napoli città libera dalla pubblicità lesiva della dignità femminile".
Hanno sottoscritto l’iniziativa dell’UDI Arcidonna, Arcilesbica, Associazione Maddalena, Donnesudonne, l’associazione donne Medico.
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