NANNI MORETTI, oggi 60 anni...di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

Lunedi, 19/08/2013 - NANNI MORETTI, oggi

uno splendido sessantenne

( Un ricordo ferrarese di 15 anni fa… )



di Maria Cristina NASCOSI SANDRI







Il 19 agosto Nanni Moretti, tra i migliori seppur scomodi registi italiani viventi, compie 60 anni.

Lo splendido quarantenne – come amava definirsi in Caro Diario, 20 anni fa, per l’appunto - raggiunge la maturità del senex, dell’intellettuale scomodo di sinistra, quella sinistra che non ha mai abbandonato, a vari livelli, rendendosi anche scomodo, certo, anche antipatico, ma sempre piuttosto coerente con le proprie posizioni (e delusioni), a volte – spesso – profeta nelle sue opere od interpretazioni come solo le persone di cervello e di cuore riescono ad essere – pensiamo solo a Il Caimano ed alle vicende di oggi...

Il primo maggio del 1998, durante il suo tour di presentazione di Aprile, fu anche a Ferrara, alla Sala Boldini, in una serata memorabile, organizzata da Arci Ferrara, colma di pubblico e di fans come non mai, e di essa, chi scrive, allora redattrice per un quotidiano cittadino, conserva un ricordo dell’intellettuale-regista attore molto particolare, anche umanamente che, in parte, riporta più sotto.





Sala Boldini, venerdì Primo Maggio 1998, ore 23. La sala gremitissima, dopo le molte serate dedicate ad "Aprile" di Nanni Moretti, aspetta impaziente il regista che dopo la visione del film si concederà al pubblico ferrarese,vario, eterogeneo, anche se la maggioranza è, per fortuna, composta soprattutto da giovani. Non a caso il sempre "splendido quarantenne" - anche se ora sono alcuni di più – presenzia e primeggia al Torino Cinema Giovani, il Festival che ormai in Italia è secondo solo alla Mostra del Cinema di Venezia. Finalmente, ‘regalmente’, Nanni fa la sua apparizione.

Preferirei non parlare da solo? esordisce subito,tra il timido e l'aggressivo, prendendo in mano il microfono. Alla prima domanda - più che altro un'elegia all'opera omnia morettiana di un giovane, anche lui timidissimo, ma che serve a ‘rompere il ghiaccio’- segue uno scoppio di risa.

- Hai meritato la maglietta "Continuiamo così, facciamoci del male", per questo tuo intervento? gli risponde Nanni, mentre scherzosamente gliela regala racchiusa in un porta-pizza cinematografico.

Proseguono le domande, variegate come il pubblico.

Prospettive per i giovani, futuri registi? Oggi – replica Moretti - c'è una maggiore offerta per quanto riguarda registi, sceneggiatori, anche produttori, per fare film italiani. Ai tempi nostri, alludo a quelli miei e di Angelo Barbagallo, amico e co-produttore, c'era più sfiducia. Un augurio ai giovani registi: avere delle capacità,del talento... questo non lo so?

(Una battuta ironica, quasi incomprensibile per la non perfetta ricezione acustica - ma forse è meglio - gli sfugge dalle labbra. Per qualche anno, all'inizio, non dovranno cercarsi e crearsi alternative, non dovranno essere o credersi delle vittime, dovranno persistere,un po' come feci io, ai miei tempi. Nel 1976 avevo già girato tre filmini; poi girai il mio primo "superotto", ormai scomparso, "Io sono un autarchico" - peraltro invece ben ‘ricordato’, per tutta la sera, n.d.r. - testo difficile che ebbe mille difficoltà e problemi da superare, ma con ostinazione andai avanti e lo portai a termine ed... ebbi ragione !

Gli attori, come li scegli? Mi è sempre piaciuto, come è noto, fin dagli esordi far lavorare i miei amici, i miei parenti, persone comunque a me vicine spesso recitavano... se stessi. Anche in "Aprile" mia madre,mio figlio Pietro, Silvia, la mia fidanzata, Angelo Barbagallo, Silvio Orlando non interpretano che se stessi. Ho"costretto" anche mio padre che purtroppo ora non c'è più a fare l'attore e per me era molto bravo, pur non essendo un vero professionista: pensate era professore di epigrafia greca all'università… Mi diverte,mi incuriosisce dirigere un non-attore, anche se, devo ammetterlo, ai miei attori "sto un po' addosso". Agli altri collaboratori invece tendo a dare più spazio. Per quanto riguarda gli attori poi, devo evidenziare una cosa: solamente in Italia c’è differenza tra gli attori di teatro e quelli di cinema? Un'altra domanda verte sulla colonna sonora di "Aprile".?Non so forse nemmeno io il "perché" di questa colonna sonora - risponde Nanni -.

Di solito mi affido a musicisti per creare una musica originale,ma in questo caso mi sembrava strano, anomalo come scelta. Allora ho ‘usato’ pezzi noti ed alcuni brani di Ludovico Einaudi.

Il fuoco di fila di domande si protrae fin quasi alle due di notte, intervallato da qualche sorso d'acqua, un cappuccio ‘chiaro’ per tenersi ben sveglio e la visione di tre corti, due suoi, "Il giorno della prima di “Close-up” (film di Abbas Kiarostami, n.d.r.), una serie gustosissima di ’ciak’, tratti da "Palombella Rossa" ed un'opera di una giovane esordiente, molto brava, Ursula Ferrara, "Quasi niente", presentata al festival di corti di Moretti. Mentre stila una ridda di autografi che giovani e meno giovani gli chiedono, ad immortalare per sempre la serata, Nanni stanco ma soddisfatto di questo pubblico cui lo lega l'ammirazione sconfinata che lui ha nei confronti di tutta la regione Emilia-Romagna - lo dice anche in "Aprile" - fa una ‘clamorosa’ dichiarazione:

- Il ‘musical’ sul pasticcere non sarà il mio prossimo film…





I giovani rimangono tra i suoi primari interessi anche per il film che si accinge a girare di cui – suo more solito – si sa pochissimo: sarà, pare, protagonista una giovane adolescente tra i 14 ed i 16 anni. Per mesi ha fatto ricerche per la selezione nell’àmbito dei licei della capitale. A produrlo, insieme ai francesi di Le Pacte, la sua Sacher Film con la Fandango e Rai Cinema. Nel cast Nanni ha voluto ancora Margherita Buy, presente, ottima interprete, anche in Habemus papam