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Mujeres, voci di donne dal Sud America

Mujeres, voci di donne dal Sud America

America latina -

Angelucci Nadia Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2007

NICARAGUA
Amanda Aguilar, una donna del Cuá


“Voy a hablarles compañeros
de las mujeres del Cuá,
que bajaron de los cerros
por orden del General.

De la María Venancio
y de la Amanda Aguilar,
dos hijas de la montaña
que no quisieron hablar.

(...)”
Ernesto Cardenal

Il suo nome era Petrona Hernández anche se tutti, almeno in Nicaragua, la conoscevano come Amanda Aguilar, negli anni ’60 leader delle lotte contadine e vittima della repressione e della violenza del dittatore Anastasio Somoza. Straordinaria è la storia di questa donna, nata il 3 maggio del 1890, che è morta nel mese di febbraio a 116 anni e la cui notorietà è dovuta al fatto di essere stata la più anziana di un gruppo di contadine che nella zona rurale di Jinotega, nel nord del paese, organizzò i primi sindacati per gli agricoltori e appoggiò la rivoluzione sandinista. Amanda Aguilar è stata una storica collaboratrice di Sandino e durante la dittatura somozista ha perso quattro dei suoi cinque figli. Nel 1968, insieme ad altre 19 contadine, fu arrestata e torturata per aver aiutato e protetto dei guerriglieri che si opponevano alla dittatura. La sua storia è stata resa immortale da una poesia di Ernesto Cardenal, sacerdote e poeta, nella quale risuona un’emozionata testimonianza delle persecuzioni sofferte per mano dell’esercito somozista e del coraggio di queste donne che sopportarono la tortura senza tradire i loro compagni di lotta.

MESSICO
Riconosciute le Unioni Civili


Il 16 marzo è entrata in vigore, nel Distretto Federale di Città del Messico, per più di 18 milioni di abitanti, la Ley de Sociedad de Convivencia che garantisce il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali ed eterosessuali. Nel novembre 2006, con 43 voti favorevoli, 17 contrari e 5 astenuti, l'Assemblea del Distretto Federale della capitale messicana ha approvato questa legge che estende e riconosce diritti e doveri alle convivenze traendo ispirazione dai Pacs francesi. Sono sei anni che la società civile messicana ha cominciato a dare impulso a questa iniziativa e, finalmente, nell’attuale legislatura, il partito Alternativa Socialdemocrata ha presentato una proposta di legge, il 26 ottobre 2006, che è stata rapidamente approvata il 9 novembre. Tra i sostenitori del provvedimento anche 51 artisti messicani, tra i quali Gael Garcia Bernal, Diego Luna e il regista Alfonso Cuaron, che hanno sottoscritto una lettera nella quale affermano che: “Il voto a favore della legge sulle Unioni Civili è un voto a favore della libertà, dell’uguaglianza sociale e della forza di una società civilizzata”.
Sull’esempio di Città del Messico anche lo Stato di Coahuila ha approvato una legge sui Patti Civili di Solidarietà.
In tutta l’America Latina il Messico è il terzo paese ad ottenere una legge di questo tipo dopo l’Argentina, che ha una legislazione simile per il distretto di Buenos Aires, e il Brasile. I Parlamenti della Colombia e del Cile si sono incamminati sulla medesima strada.

BOLIVIA
Il 95% degli analfabeti è donna

Roxana Morales è una delle insegnanti della Campagna di Alfabetizzazione “Yo si puedo” che il Governo boliviano sta portando avanti, nella zona di Cochabamba, con la collaborazione di Cuba. Morales, che ha dichiarato che questa Campagna ha superato sia in cifre che in efficacia le precedenti, ha esposto delle cifre sorprendenti sull’analfabetismo nel paese andino: “In Bolivia 1 milione e 200mila persone non sanno leggere né scrivere e di queste il 95% sono donne”. La docente, che svolge il suo lavoro gratuitamente in un carcere e in alcune zone rurali, ha rilevato che in 20 anni di programmi di alfabetizzazione nel Dipartimento di Cochabamba solo 1.000 persone erano state alfabetizzate ma che con questo nuovo metodo in soli otto mesi si è duplicato il risultato. Una delle sue alunne, Petronila Quispe, una donna di 52 anni che in 4 mesi è riuscita a superare il programma di lingua spagnola, ha svelato la sua felicità per il non dover chiedere più il numero dell’autobus prima di prenderlo e ha dichiarato di voler frequentare il corso anche in aymara, la lingua dei suoi avi.
Infatti il Programma, che ha ottenuto il riconoscimento di molte entità internazionali, come l’UNESCO – l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura –, per aver alfabetizzato più di due milioni di persone, ha 12 versioni in 12 lingue differenti e ha sviluppato di recente alcune varianti di lettura e scrittura in aymara e quechua dirette alla popolazione indigena.

VENEZUELA
A Caracas il 14° Congresso della Federazione Democratica Internazionale delle Donne

La Federazione Democratica Internazionale delle Donne – WIDF - tiene a Caracas, dal 10 al 15 aprile 2007, il suo 14° Congresso, al quale il comitato organizzatore venezuelano prevede la partecipazione di circa 2.000 donne provenienti da ogni parte del mondo. La WIDF è un’organizzazione non governativa che unisce donne di differenti settori e culture, di paesi con diversi sistemi sociali dei cinque continenti. E’ nata nel 1945 a Parigi quando un gruppo di donne impegnate per la Pace, per l’Indipendenza delle Nazioni e per il Progresso Sociale si riunirono in un Congresso dal 26 novembre al 1° gennaio. Nel corso dei decenni la Federazione ha contribuito al raggiungimento di obiettivi molto importanti per le donne: ha proposto l'istituzione, nel 1975, dell'Anno internazionale della donna, che divenne poi Decennio e dette vita alle conferenze mondiali delle Nazioni Unite a Nairobi nell'85 e a Pechino nel '95; è stata tra i primi promotori della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione verso le donne (Cedaw, 1979), che è alla base delle legislazioni della maggior parte dei paesi sui diritti delle donne; ha contribuito alla stesura della Dichiarazione sulla partecipazione delle donne alla promozione della pace e della cooperazione internazionale, adottata dalle Nazioni Unite nell'81, che si può considerare il primo passo verso l'omologa Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza, dell'ottobre 2000. Lo slogan del 14° Congresso è “Donne in lotta!” e si affronteranno i temi dell’impatto della globalizzazione neoliberista sulla condizione delle donne, dell’aumento delle povertà, delle disuguaglianze, delle discriminazioni, delle intolleranze e di tutte le forme di violenza di genere; delle nuove sfide femminili nell’attuale ordine mondiale unipolare, governato dall’ideologia del profitto e dall’apologia del mercato, che impone regole inique nel mondo del lavoro e annulla molte conquiste di sicurezza sociale. Si parlerà inoltre dell’effettivo potere politico e decisionale delle donne all’interno degli stati e nelle istituzioni internazionali, dell’uguaglianza di genere e i diritti alla salute riproduttiva e sessuale. Tutto questo accompagnato dal confronto con i femminismi e le teorie di genere più recenti e da una rilettura critica della storia della WIDF. Sul sito dell’organizzazione - www.fdim-widf.com.br - si possono trovare il programma del Congresso e tutte le informazioni utili alla partecipazione (in portoghese, spagnolo e inglese).

IN BREVE

MESSICO
Beatriz Paredes Presidenta del Partito Rivoluzionario Istituzionale

Il 4 marzo Beatriz Paredes Rangel ha assunto la Presidenza del Partito Rivoluzionario Istituzionale dopo aver vinto le elezioni interne con 9.410 voti, corrispondenti al 68,53% del Consiglio Politico Nazionale, sconfiggendo Enrique Jackson, suo rivale che ha ricevuto 4.173 voti.
Paredes è nata in una famiglia contadina, a Tizatlán, Tlaxcala. E’ stata dirigente della Confederazione Nazionale Contadina e può fare affidamento su una carriera politica straordinaria: deputata locale a Tlaxcala a 21 anni, deputata federale a 26, a soli 33 anni raggiunse la carica di Governatrice del suo stato e divenne la prima donna Governante di Tlaxcala e la seconda in tutto il paese. Tra le varie cariche ricoperte ricordiamo che è stata Senatrice, Segretario Generale del Comitato Esecutivo Nazionale del suo partito, ambasciatrice a Cuba, integrante della delegazione governativa alla Conferenza mondiale sulle donne a Copenaghen e a Pechino. Con questo nuovo incarico le toccherà l’enorme lavoro di riorganizzare il PRI che è seriamente deteriorato da divisioni interne, scandali e dalle sconfitte alle elezioni presidenziali del 2000 e del 2006.


CUBA
Per la prima volta una donna è eletta come Vescovo ausiliare


Durante la Celebrazione del Sinodo Annuale Episcopale che si è svolto nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, a Cardenas, una città cubana situata ad est della capitale L’Avana, Nerva Cot Aguilera, 69 anni, una delle tre donne prete anglicane cubane, è stata nominata vescovo. Si tratta della prima donna vescovo della Comunione anglicana in America latina. Nerva è sposata con Juan Ramon de la Paz, rettore insieme a lei della Catterale di Cardenas, e ha tre figli. Ha lavorato a lungo come pastora nel movimento ecumenico cubano. La nuova vescova ha evidenziato che la sua nomina rappresenta un gesto di riconoscimento del ruolo svolto dalle donne nella chiesa episcopaliana (anglicana) di Cuba. Nerva Cot Aguilera sarà consacrata ufficialmente nel corso di una cerimonia che si svolgerà a giugno nella cattedrale episcopaliana della Santa Trinità, a L’Avana.
(17 aprile 2007)

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