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Mostra e dibattito sui 'Tempi di vita e di lavoro'. Ieri e oggi

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Mostra NOIDONNE CooperAttive: - La mostra “NOIDONNE CooperAttive” e il progetto Commissione Pari Opportunità Legacoop: l’avvio di un percorso al femminile a vantaggio di tutti

Costanza Fanelli Domenica, 30/03/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2014

 Tantissime le donne che a diverso titolo e ruolo - lavoratrici, socie, utenti, dirigenti - sono nel movimento cooperativo: sono il 52% degli addetti (cioè oltre 600mila) ma sono anche oltre la metà dei 12 milioni di soci e rappresentano una delle componenti più attive rispetto ai vari settori su cui le imprese cooperative si stanno misurando oggi. Pensiamo alla creazione e valorizzazione del lavoro attraverso forme di imprese partecipative, alla capacità di dare risposte valide anche sul piano economico a nuovi bisogni sociali e culturali con un’idea più ampia di welfare, ma anche a percorsi innovativi per affrontare concretamente una delle questioni che più profondamente pesano sul pieno dispiegarsi della presenza delle donne nel mondo del lavoro: la diversa distribuzione dei carichi di cura tra uomini e donne, la cosiddetta conciliazione tra tempo di vita e di lavoro. Ed è intorno soprattutto a questo asse che si è dipanata la Mostra “NOIDONNE Cooperattive” realizzata da NOIDONNE nell’ambito del progetto “Lavoro, donne, cooperazione” promosso dalla Commissione Pari Opportunità Legacoop in collaborazione con il nostro giornale e la Fondazione Nilde Iotti.

La Mostra cross-mediale è stata esposta a Roma presso la Casa dell’Architettura (4-12 marzo 2014) e in occasione dell’inaugurazione si è tenuta una Tavola Rotonda su “Tempi di vita e tempi di lavoro in Italia e in Europa oggi” con i contributi di esperte del tema quali: Laura Linda Sabbadini, Livia Turco, Donata Gottardi, Rita Ghedini, Maria Luisa Mirabile e Dora Iacobelli. L’appuntamento è stato l’occasione per fare il bilancio, in positivo e in negativo, degli esiti delle azioni e delle norme previste sulla conciliazione ma anche di rilanciare l’urgenza di un problema che continua a tenere fuori dal mercato del lavoro tantissime donne. Con il progetto “Lavoro, donne, cooperazione”, che si concretizza appunto in una mostra itinerante e in un percorso di ricerca sulle esperienze a livello nazionale ed europeo e sulle linee di azioni possibili in materia di conciliazione che verrà presentata in un Convegno in autunno, le donne e l’insieme del sistema Legacoop hanno voluto dare un segnale importante in questa fase di crisi in cui c’è grande bisogno di idee, proposte e esperienze che siano portatrici di innovazione.

Il nostro giornale ha avuto il bellissimo compito - attraverso testi e foto tratti in gran parte dalle collezioni e dal nostro archivio storico e attraverso video con interviste e testimonianze sull’oggi - di dare conto delle tappe salienti del lungo percorso delle donne nella cooperazione nel contesto più generale dei passaggi cruciali della vita e della storia delle donne del nostro paese per conquistare diritti e leggi e per cambiare le condizioni di vita e di lavoro. Ne emerge un agile racconto della partecipazione femminile alla ricostruzione economica, civile e materiale del Paese e del suo apporto al mondo lavorativo con particolare attenzione alla dimensione cooperativa. NOIDONNE nel corso dei decenni ha seguito il cammino delle donne nella cooperazione e le loro battaglie per affermare idee innovative e per organizzare diversamente il lavoro di cura usando l’impresa cooperativa come strumento di un agire sociale e professionale, per creare lavoro e insieme costruire un welfare più flessibile e capace di rispondere alle donne e alle famiglie sul piano della cura, dell’assistenza, dell’inclusione e promozione dei diritti. Un percorso spesso segnato anche da lungimiranti disegni utopici che hanno gettato poi le basi di una presenza imprenditoriale cooperativa nel welfare diffusa in tutto il paese, visto che le cooperative sociali in Italia sono oltre 9000 con una presenza altissima di donne e visto che le persone e famiglie che ne beneficiano sono oltre 3 milioni. È un fatto che le cooperative sociali oggi rappresentano un pilastro del sistema di organizzazione dei servizi e delle prestazioni alle persone sul piano sociale e sanitario, nonché di inclusione lavorativa di persone fragili, tra cui tantissime donne. Dalla svolta impressa negli anni ‘70 e ‘80 da giovani e donne al mondo cooperativo, passando attraverso crisi e riprese economiche, la mostra dà conto anche del faticoso e contraddittorio cammino di leggi e interventi che avrebbero dovuto supportare queste nuove realtà economiche. Sono 10mila le imprese cooperative caratterizzate da una prevalente presenza di donne, con una crescita continua: nel solo 2013 ne sono nate oltre mille.

La mostra illustra anche il lungo impegno delle donne in Legacoop che trova approdo nella Commissione Pari Opportunità, oggi organo statutario Legacoop con maggiore incidenza sia sulla presenza a diversi livelli delle donne (dai vertici di impresa agli organismi di rappresentanza) sia rispetto alla capacità di portare nella vita delle imprese cooperativa le linee di intervento definite nei Congressi : 1)valorizzazione della risorsa donna; 2)sviluppo di nuove forme di welfare anche sul piano aziendale mirate a dare risposte su diversi piani al problema della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro; 3)politiche e interventi di supporto alla crescita e qualificazione delle imprese cooperative a forte presenza di donne. Dora Iacobelli (Presidente Commissione PO e Vicepresidente Legacoop) nel suo intervento alla Tavola Rotonda del 4 marzo ha sintetizzato alcuni dei risultati più importanti ottenuti da questo lavoro: sul piano interno la crescita di esperienze di cooperative che si sono impegnate per favorire con formule diverse la conciliazione e l’accompagnamento ai percorsi delle donne quando essi sono caratterizzati da impegni di cura familiare particolare; sul piano esterno la costituzione di una Sezione speciale per le imprese femminili del Fondo Nazionale di Garanzia per le piccole e medie imprese; la costituzione di un Osservatorio specifico presso il Ministero del Lavoro sulle buone pratiche di conciliazione; un protocollo di intesa dell’Associazione delle Banche Italiane che prevede da parte delle banche associate la previsione di misure agevolative nella restituzione dei finanziamenti nei periodi di maternità o malattie di congiunti alle imprenditrici e socie con incarichi direttivi nelle cooperative. NOIDONNE, il suo sito e la sua webtv continueranno a dare costantemente spazio, con racconti e interviste, alle donne della cooperazione e ai loro progetti e competenze. Mentre si vaglierà un piano per organizzare altre esposizioni in alcune città, la mostra è visitabile in tour virtuale nel sito di Noidonne. 


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