Non tollero chi non rispetta l’altrui cultura e religione (o posizione atea).
Non tollero chi pensa di avere la Verità in tasca.
Mi limito a corrugare lo sguardo: come la maggior parte delle persone civili.
In Italia, bestemmia e blasfemia non sono più reati penali: sono illeciti amministrativi.
Ma esistono Paesi dove l’intolleranza va oltre il semplice corrugare le sopracciglia, va oltre la semplice sanzione pecuniaria.
Esistono Paesi dove la devianza dalla regola statal-religiosa implica spesso una condanna a morte.
Esistono Paesi dove la Religione è lo Stato e lo Stato è la Religione.
Per mia formazione universitaria e professionale, dovrei NON GIUDICARE L’ALTRUI CULTURA (come ho scritto sopra).
Ma come faccio a non giudicare allucinante il fatto che in PAKISTAN, una ragazzina minorata mentale accusata di aver offeso il Corano possa rischiare di morire?
Sì, RIMSHA rischia di morire.
Attualmente è in un carcere di massima sicurezza, in attesa della sua condanna. Entro 24 ore il giudice emetterà sentenza.
Esiste un appello-petizione della famiglia, su AVAAZ, rivolta al Presidente Zardari.
Io ho firmato. Vedete voi cosa vi suggerisce la coscienza.
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