Moratoria aborto - L'ultima vergogna

Venerdi, 17/07/2009 - Terminato il Vertice dei G8, a distanza di pochi giorni, abbiamo conferma che le donne sono moneta di scambio tra uomini e soprattutto tra capi.

Sapendo cosa è l’aborto e perché è praticato, l’Italia aderisce quasi senza voti contrari alla moratoria internazionale per “eliminarlo”. Sapendo cosa è l’aborto e come avviene, la moratoria non può essere attuata che costringendo o ricattando le donne che hanno deciso di farlo. L’assunzione della moratoria, scopertamente, in Italia è un atto di offesa verso le donne e un attacco senza mezzi termini alla legge 194 sulla maternità libera e responsabile. Molti tra gli uomini seduti e votanti in parlamento, usano ed useranno l’aborto, anche clandestino, qualsiasi affermazione pubblica facciano. Non è la parola aborto che li disturba, è quella parola semplice che a loro sembra una sfida, libertà, ad essere invisa se riferita alle donne.

Nel nostro Paese l’aborto non è reato e, finchè avremo libertà, non lo sarà mai.

Per quanti insulti ed affronti vogliano farci.

Noi, che conosciamo la differenza tra un progetto e una persona, siamo chiamate assassine da uomini che avallano accordi che portano con se prostituzione e guerre. E non di rado prostituzione e guerre non sono il mezzo dei nuovi assetti.

Abbiamo negli ultimi anni visto rigettare dagli uomini in Parlamento i nostri embrioni di democrazia, quelli che vogliamo per un paese davvero giusto e democratico. E non li chiamiamo tiranni!

Non pronunciamo oggi l’ennesima indignazione, ma indichiamo delle precise responsabilità.



Ersilia Salvato, Rosa Papa, Pina Tommasielli (Italia dei Valori), Antonella Cammardella (Consigliera Regionale), Simona Ricciardelli, Andrea Furgiuele (Comitato Nazionale Radicali Italiani),Laura Capobianco, Angela Cortese( partito democratico), Elena Coccia, Paola Santorelli, Mariarosaria Mariniello, UDI di Napoli, Arcidonna, Associazione Maddalena, Arcilesbica, DonneSudonne



Napoli, 16/07/09