Modena, fotografia / Internazional Departures - di Rossella Ciani

Lunedi, 27/06/2011 - Fotografia

International Departures



Gate 11 – Special – Air



Ex ospedale sant’Agostino



Modena, Largo Porta sant’Agostino 228.







Si è inaugurata a Modena il 19 giugno e chiuderà il 17 luglio , la mostra internazionale di giovani artisti italiani e stranieri, specializzatisi nei più qualificati istituti di fotografia europei; ogni scuola ha inviato il migliore tra i propri studenti.

Sono presenti 19 artisti e per alcuni di loro si tratta del primissimo esordio in ambito istituzionale. Per altri, con questa mostra si arricchisce il proprio curriculum. La rassegna ha assunto un titolo che chiarisce lo scopo della mostra: “prendere il volo”. Special: indica il programma di acquisizioni legato alla collezione di fotografia contemporanea della Fondazione CRM, Air indica lo scambio di residenza d’artista promosso in collaborazione con lo Scotland’s for Photography di Edimburgo.

Sfogliando il pieghevole di presentazione della mostra, ancora prima di avere visitato gli spazi espositivi, balza all’occhio un fenomeno in controtendenza all’arte ed agli artisti generalmente intesi. Su diciannove partecipanti, dodici sono ragazze. La domanda sul perché di questo fenomeno è rimbalzata sulla bocca di tutti. Nessuno ha saputo dare risposte certe, anche perché ogni partecipante è stato prescelto autonomamente da una scuola di fotografia esistente in Europa, sull’ unico requisito della eccellenza rispetto ai compagni. Una prima risposta data da alcuni curatori della mostra e da fotografi professionisti è stata: “……..la fotografia è ormai morta, ha una caduta di interesse, per cui trovano più spazio le ragazze”. Due ragazze artiste hanno invece suggerito: “…le donne sono più precise, e per fare queste foto ci vuole moltissimo lavoro certosino. E poi forse gli uomini sono in una fase in cui pensano più a se stessi, anche se lo sguardo è indubbiamente potere.” Una curatrice della mostra, Francesca Lazzarini, è stata più analitica: “…..la nostra cultura è dominata dalla visione ed è stata definita una cultura oculocentrica. Più di altri sensi l’occhio oggettivizza e controlla, stabilisce e mantiene la distanza. Uno degli aspetti più dibattuti della vista, si proietta nel fenomeno dello streap-tease, che rappresenta e codifica l’ oggetto inafferrabile del desiderio maschile. Il “moment of yesterday”, il momento precedente, è la risposta e mima la natura stessa di questo spettacolo, la sua illusorietà e la sua potenzialità di seduzione. La foto non è l’oggetto, ma ne è rappresentazione, che può sedurre". Comunque, questa preponderanza di ragazze “le più brave di ogni scuola di fotografia”, può semplicemente dire che le donne hanno sempre più voglia di dire la loro.

Abbiamo girato il quesito anche ad Ando Gilardi, presidente della Fototeca Nazionale ed autore di moltissimi libri di critica fotografica, e ci ha detto: “…l'ho anche scritto attraverso un intero libro 'Meglio ladro che fotografo' ed. Mondadori -2007 – pp.148 € 15 -; gli uomini lo hanno letto e si sono messi a fare i ladri, perché la risposta che danno, cioè la fotografia è morta, fa capire che hanno fatto bene a cambiare mestiere. La fotografia, attraverso il digitale, sta facendo ora i primi vagiti e sono contento che le ragazze li abbiano sentiti e partano numerose.”

Che dire delle opere esposte? Alcune sono belle, altre bellissime, altre ancora sono davvero innovative, hanno cioè quel tocco di creatività che fanno dire: ma guarda che bello!! Ma solo a pensarci di fare una foto così...!



Informazioni: tel 059.239888 www.fondazionefotografia.it

Ingresso gratuito – orari giovedì e venerdì dalle 16 alle 19 / sabato e domenica dalle 11 alle 19