Lunedi, 17/05/2010 - Giovedì 20 maggio 2010 alle ore 17,30 a Modena, presso il Centro documentazione donna, via Canaletto 88 si terrà una conversazione sulle donne e il loro ruolo nelle attività di mafia e antimafia con Alessandra Dino, docente di Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale presso l'Università degli Studi di Palermo.
Lo stereotipo della società mafiosa, rigidamente maschilista, rimanda ad una figura femminile del tutto marginale all’interno delle attività criminali.
In realtà le donne hanno avuto, e hanno sempre di più, un ruolo significativo non solo come trasmettitrici della “cultura” mafiosa ma anche nella gestione delle attività delle cosche.
Al contempo però, nello stesso tessuto sociale, numerose sono le donne che si ribellano alla ferocia delle sue regole e denunciano le atrocità di cui sono state testimoni, pagando in molti casi prezzi altissimi per il loro coraggio civico.
Ed esistono anche associazioni femminili che promuovono iniziative culturali e di massa per combattere ed isolare il fenomeno mafioso.
Già in passato il Centro documentazione donna aveva affrontato lo scottante tema del rapporto donne-mafia con Anna Puglisi, insigne studiosa siciliana e cofondatrice del Centro di documentazione Peppino Impastato.
Con l’iniziativa “Donne, mafia e Antimafia: le tante diversità” in programma giovedì 20 maggio alle 17,30 l’associazione femminile modenese ripropone l’argomento con rinnovato interesse, avvalendosi del prezioso contributo dell’antropologa Alessandra Dino, studiosa dei fenomeni criminali di tipo mafioso. La conversazione sarà condotta dalla presidente del Centro documentazione donna, Donatella Baradi.
Per informazioni
Centro documentazione donna di Modena
tel 059 451036 fax 059 451612
cddonna@comune.modena.it
www.cddonna.it
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NOTE BIOGRAFICHE di ALESSANDRA DINO
Alessandra Dino, antropologa, docente di Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale presso l’Università degli Studi di Palermo, in questi anni ha dedicato particolare attenzione all'osservazione delle trasformazioni dei ruoli e delle pratiche sociali e all'analisi dei processi simbolici e comunicativi all'interno di Cosa Nostra.
Ha applicato il metodo di studio etnografico all’analisi dei processi simbolici e all’osservazione delle trasformazioni interne alla mafia siciliana.
Tra i suoi studi più significativi, quelli che, a partire dal 1997, hanno esplorato il ruolo delle donne all’interno delle organizzazioni mafiose, e in particolare, all’interno della vita quotidiana di Cosa Nostra.
La sua più recente produzione scientifica (2003-2009) è dedicata al ruolo dei cosiddetti colletti bianchi all’interno dei contesti criminali mafiosi, la cui attività viene messa a fuoco anche nel quadro di un più ampio ed esteso fenomeno di globalizzazione e finanziarizzazione delle attività di Cosa Nostra sullo scacchiere internazionale.
Partecipa alle attività di ricerca, di analisi e di produzione di testi dello Standing Group on Organised Crime of ECPR (European Consortium of Political Research) ed è consulente della rivista Global Crime. E’ componente del comitato scientifico della rivista “Narcomafie”, del comitato di redazione della rivista “Meridiana” e del Consiglio di Direzione della rivista di storia critica “Historia Magistra”. Collabora con la rivista siciliana “Segno”.
Tra le sue numerose pubblicazioni ne citiamo alcune che riguardano il ruolo delle donne nella mafia:
La mafia nei silenzi e nelle parole delle donne in “Segno”, anno XXII, n.172, febbraio 1996, pp. 36-56.
Donne e religione nell’universo mafioso in “Segno”, anno XXIII, n. 183, marzo 1997, pp. 34-50.
Silenzi e parole dall’universo di Cosa Nostra. Il ruolo delle donne nella gestione dei processi di comunicazione (in collaborazione con A. Meli), Palermo, Sigma Edizioni, 1997.
Mafia Donna. Le vestali del sacro e dell’onore (in collaborazione con T. Principato), Palermo, Flaccovio, 1997.
Donne, mafia e processi di comunicazione, in “Rassegna Italiana di Sociologia”, anno XXXIX, n.4, 1998, pp. 477-512.
Donne di Cosa Nostra in “Nuove Effemeridi”, anno XIII, n.50, 2000/II, pp. 74-91.
“Dominio simbolico e potere agito: ruoli femminili dentro le organizzazioni criminali”, pp.66-89, in AA.VV., Donne e mafie. Il ruolo delle donne nelle organizzazioni criminali, Palermo, Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Scienze Penalistiche e Criminologiche, 2003.
“Visibilità delle figure femminili dell’universo mafioso: un’indagine attraverso la rassegna stampa nell’arco di un ventennio”, (in collaborazione con Anna Maria Milito), pp. 110-134, in AA.VV., Donne e mafie. Il ruolo delle donne nelle organizzazioni criminali, Palermo, Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Scienze Penalistiche e Criminologiche, 2003.
“Le donne, la mafia”, pp.49-50, in AA.VV., La mafia esiste ancora. Mafia e antimafia prima e dopo le stragi del 1992, Roma, l’Unità, maggio, 2004.
“Symbolic Domination and Active Power: Female Roles in Criminal Organisations”, pp. 67-86, in Giovanni Fiandaca (edited by), Women and the Mafia. Female Roles in Organized Crime Structures, New York, Springer, 2007.
“Female Visibility in the Mafia World: Press Review 1980 to 2001”, pp. 107-136, in Giovanni Fiandaca (edited by), Women and the Mafia. Female Roles in Organized Crime Structures, New York, Springer, 2007.
“Donne e mafia”, pp. 216-225, in Manuela Mareso, Livio Pepino (a cura di), Nuovo dizionario di mafia e antimafia, Torino, Ega, 2008.
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