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MIRIAM  - di Bruna Bellonzi

MIRIAM - di Bruna Bellonzi

MIRIAM MAFAI - Il 9 aprile 2012 è deceduta Miriam Mafai, già direttora di noidonne (1965/1970), giornalista e scrittrice. Un ricordo dell'amica Bruna Bellonzi

Venerdi, 13/04/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2012

Capisco che le amiche di Noi Donne chiedano a me di scrivere qualcosa di Miriam Mafai: un commento sulla sua vita, intensa, politica e professionale; un ricordo fra i tanti della nostra amicizia e frequentazione quasi settantennali; il segreto del suo carattere segnato da una sorta di contraddizione fra il non voler indugiare su nulla (“passare avanti” come diceva lei) e il restare legata, anche caparbiamente, a un partito e a un modo di fare politica che invece criticava con alterna sincerità. Ma io non mi sento di parlare di lei. So che non c'è, ma rimuovo il pensiero, perché accettare che se ne vada un grande pezzo della propria vita è operazione di grande difficoltà. E poi, non amo gli elogi a tutti i costi (nemmeno lei, del resto) o l'ignoranza voluta sulle debolezze e sui difetti... come attestazione certificata di stima senza remore. Parlerò invece brevemente del suo stare dalla parte delle donne, che del resto è stato il dato significativo del nostro lungo rapporto. Miriam, come me, non è mai stata femminista, nell'accezione comune del termine. Il nostro motto e le nostre battaglie erano per “l’emancipazione della donna”. Non lo ritenevamo riduttivo: ma anzi quell'indicare la donna come intestataria non riconosciuta di un diritto alla libertà alla scelta del proprio cammino e destino, nella famiglia, nel lavoro, nel rapporto di coppia, nell'esercizio del proprio credo politico o religioso, come detta la Costituzione, era il paletto necessario da piantare per camminare nella società degli uomini (perché questa era ed è la realtà ancora in larga parte esistente) e per cambiarla. Dalle primissime battaglie su “Noi Donne”, nell'immediato dopoguerra, contro il rinvio a casa dal posto di lavoro per farlo rioccupare dagli uomini che tornavano dal fronte e dalla prigionia, a quelle per un nuovo diritto di famiglia, a quelle per l'aborto e il divorzio : il nostro orizzonte era una parità, dalla quale sarebbero venute, lottando con costanza e senza infingimenti pietistici, le riforme necessarie perché l'emancipazione realizzasse anche qualcosa in più della parità. Con le amiche femministe Miriam, ed io anche, abbiamo avuto discussioni e polemiche, ma buonissimi rapporti. Si trattava di fare la stesa strada, o quasi, e se gli slogan non erano spesso gli stessi, l'essere “donne per le donne” aiutava a guardarci in faccia e a criticarci senz 'acrimonia. Voglio dire un'ultima cosa per Miriam e di Miriam. La gioia, che erano risate e lacrime e battimani e la sensazione provata insieme quel 13 febbraio a piazza del Popolo che, forse ancora una volta, le donne avrebbero fatto fare al Paese un passo avanti. È il ricordo più bello che voglio serbare e che affido alle giovani amiche di Noi Donne.

Bruna Bellonzi


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