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MINTOY PULEDDA PIRAS

MINTOY PULEDDA PIRAS

Un’artista che basa la sua ricerca sull’analisi cromo analitica ma che è anche curatrice e promotrice culturale di progetti di arte contemporanea, di editoria artistica e di grafica

Venerdi, 07/06/2024 - Mintoy, il cui nome rimanda all’antichità sarda, ha studiato pittura e scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano terminando gli studi con la presentazione delle tesi ‘Eclettismo in Bruno Munari’ e ‘James Ensor, il primo artista cromoplastico’
Un’artista che basa la sua ricerca sull’analisi cromo analitica ma che è anche curatrice e promotrice culturale di progetti di arte contemporanea, di editoria artistica e di grafica.


Foto 1 Mintoy e Nuance

Nel corso della sua carriera Mintoy ha esposto le sue opere in numerose mostre, sia personali che collettive. Particolarmente interessanti, tra il 1990 e il 2000, le mostre con ARTE STRUKTURA diretta da Anna Canali, la fondazione con G. Alviani della galleria STARTER Onlus e la conseguente organizzazione – partecipazione a mostre tra le quali particolarmente rilevanti quelle in Polonia, la presenza alla 2a Sharrijh Biennale d’arte degli Emirati Arabi e alla Biennale d’Austria nel 2002, l’esperienza del gruppo Pentalogos, che Mintoy promuove e al quale partecipa, con mostre in Italia, Romania, Turchia, Germania e Argentina.

Il gruppo Pentalogos nasce a Milano alla fine del 2001. Riunisce artisti visivi e compositori attorno a Mintoy, a Nicola Ludwig e a
Giampolo Verga.
Il gruppo ha esposto a Kassel una mostra dal titolo Nicht Mehr Fur Die Ohren, la stessa presentata nel 2004 a Buenos Aires e, successivamente, itinerante in diverse città argentine.
Un contesto multimediale nel quale l’espressione visiva viene accompagnata dal suono e dall’interpretazione attraverso l’uso di sofisticate tecniche informatico tecnologico digitali.
Il gruppo effettua una ricerca scientificamente strutturata sulla relazione tra immagine e suono nel tentativo di superare la divisione tra le diverse modalità espressive per arrivare ad una comprensione sinestetica della realtà.

Il colore è inteso da Mintoy come luce pura. Ciò appare chiaro sia nella pittura, esercitata a partire dalla osservazione analitica di corpi di animali ripresi nei mattatoi, di vegetali e di minerali fino alla sintesi nelle recenti Cromagraphie.
Pittura, e disegno, non sono mai state abbandonate come tecniche espressive e di indagine. A conclusione di un suo testo critico del 1988 , redatto per presentare l’opera pittorica di Mintoy alla Galleria Vinciana di Milano, Miklos N. Varga scrive del ‘’ritorno alla naturalità dell’essere umano che si riscontra negli elementi. Terra, aria, acqua e fuoco agglutinati nel magma cromatico che ‘’in-forma’’ il microcosmo visionario della pittura. La pittura come realtà materia e memoria’’.
Mintoy conserva il legame con le peculiarità di base nelle esperienze delle Linee omogenee, il senso dello spazio, della linea e del rapporto colore – luce in esso.
Uno spazio definito dalla luce che, attraverso il suo percorso, rende visibile il campo cromatico in una tensione restituita attraverso fasce, linee parallele di colori complementari.
Composizioni realizzate con idropittura su tela, in grandi dimensioni, il cui titolo Soglie solari rimanda a quella particolare energia, emessa dal sole, che permette di dare forma e colore, di definire forme e spazi attraverso la luce in un continuo rapporto tra percezione e cognizione che caratterizza l’opera dell’artista.
Il fare di Mintoy mi induce a ripensare a tre parole che, nella lingua italiana, esprimono la memoria, il ricordo. Ricordare, con il cuore, rammentare, con la mente, rimembrare, termine ormai desueto che indica il ricordare con le membra, con il corpo.
Ho riflettuto spesso su queste tre parole, osservando che ricordare ha il suo opposto in scordare e rammentare in dimenticare. Rimembrare non ha il suo opposto, come se la lingua conoscesse profondamente che ciò che si apprende con il corpo non può essere dimenticato.
Le opere di Mintoy, le Soglie solari affascinano, rimandano, nella loro essenza, a qualcosa di ancestrale, qualcosa di conosciuto pur se non si è in grado di dare parola a un sapere che si sente proprio.
Leggendo un testo di Giorgio Sagato, scritto nel 1995 per la personale Soglie solari di Mintoy in Turchia, ho potuto comprendere la ragione per la quale le opere composte di fasce arancioni e blu mi ‘parlano’.
Sagato descrive ‘’ La manualità di una tecnica che richiede tempi lunghi di confidenza artigianale col manufatto, stesure ripetute, velature, levigature, riprese per ottenere la luminosità più pura dei complementari guida l’autrice dentro i tessuti profondi della memoria sensitiva, dei processi istintivi e logici della coscienza e dell’esperienza’’.
Credo che queste opere esprimano il senso del ‘rimembrare’ come se ‘stesure e interventi di levigatura con carta abrasiva sottilissima’ riuscissero a trasmettere quel sapere attraverso il corpo che ‘non so esprimere a parole ma che sento appartenermi’.
Nelle ricerche intitolate Linee omogenee, traslazione di alcuni atomi discusse in ambito CNR a Milano, si valorizzano-evidenziano gli aspetti di origine sia chimica che fisica delle sostanze organiche e inorganiche responsabili dei fenomeni cromatici.

Così Mintoy descrive il suo operare ‘‘… Attraverso l’analisi cromatica stabilisco una connessione tra due mondi che in realtà coincidono e che sono due per i nostri occhi ma non per il cervello. Nel mio lavoro il processo di analisi si sviluppa in senso contrario: parto dal livello molecolare, invisibile all’occhio umano e, approfondendo la conoscenza, utilizzo radiazioni elettromagnetiche che, interferendo con atomi e molecole, rivelano la loro presenza e le loro caratteristiche compositive e conformazione tridimensionale’’.


Foto 2 Mintoy resilienza 2020 acrilico e polimeri su tela


Foto 3 Mintoy Salto quantico 2020 acrilico su tela

Nel 2019, presentando l’opera di Mintoy, Maria Rosa Pividori ha scritto un testo esaustivo del lavoro dell’artista, un testo dal quale mi piace enucleare un paragrafo .
‘‘ … gli elementi di luce che mostra nelle fotografie dell’ultimo periodo sono stati catturati dall’analisi delle cromie al microscopio. I frames sono stati fissati, fermati come nella morte, ma evidenziano la luce nella materia che appare gialla e rossa in un buio cosmico che diventa in altri scatti un blu fluido e fluviale in campiture quasi pittoriche di cromie azzardate con effetti marmorei, la scelta dell’immagine ottimale avviene dopo un’accurata selezione tra centinaia di scatti come in un film del processo vitale.
Cercare la luminosità partendo dal disfacimento, da quel che resta, pare sia una costante di tutto il lavoro’’



Foto 4 Mintoy Spostamento batocromico 2021 acrilico su tela

Negli anni più recenti Mintoy si è dedicata prevalentemente alla ricerca fotografica. Per le sue Cromagrafie, utilizza sofisticati mezzi espressivi, dalla spettrometria alle fotocamere agli infrarossi, tecniche la cui precisazione preferisco lasciare a lei.
‘‘Attraverso l’utilizzo di una termocamera rilevo queste fotografie utilizzando una tecnica che si definisce TERMOGRAFIA, è una tecnica di analisi non distruttiva che si basa sull’acquisizione di immagini nell’infrarosso. Le immagini che analizzo, sono associate al concetto di COLORE/CALORE.
Tutti gli oggetti reali, emettono spontaneamente radiazioni nella banda dell’ infra (sotto) rosso, che è la banda elettromagnetica inferiore a quella della luce visibile; aumentando la temperatura il picco di emissione si sposta sempre più verso il visibile’’.
In queste immagini catturo l ’invisibile e, attraverso il colore e il calore, entro nella dimensione del SESTO SENSO’’

Le opere recenti di Mintoy sono esposte sia nei Photofestival che in gallerie e rassegne d’arte fotografica. Su queste ha scritto Eleonora Fiorani ‘‘Fare della luce l’oggetto della ricerca è ciò che avviene nelle fotografie dell’ultimo periodo di Mintoy con gli elementi di luce catturati dall’analisi … al microscopio, fissati, fermati così che appare una luce gialla e rossa in un buio cosmico che diventa, in altri scatti, un blu fluido e fluviale in campiture quasi pittoriche di cromie azzardate con effetti marmorei che avviano a nuovi paesaggi terrestri-celesti di corpi smaterializzati’’.


Foto 5 Mintoy per sormano 1

Vedere le opere pittoriche, i disegni e i lavori fotografici di Mintoy, le une accanto agli altri, significa non solo comprendere un percorso artistico, rilevare somiglianze che si mostrano continue pur nelle differenze tecniche, ma entrare nella materia, nella carne, soggetto difficile, che rimanda alla morte, al disfacimento e che appare viva attraverso pennellate e tracce colorate di luce calore.
Vedere la realtà del micro attraverso gli occhi di un’artista capace di passare al macro significa comprendere come per Mintoy trasformare il calore in colore non costituisca solo un cambio di vocale ma un’esperienza artisticoscientifica.
Rilevo un’assonanza tra l’opera di Mintoy e quella di Enrico Prampolini, pittore, scultore e scenografo, formatosi in biochimica e attento ad accostare, nella medesima opera, l’ infinitamente piccolo all’ infinitamente grande in un processo di connessione tra arte e tecnica che caratterizzano la sua esperienza futurista.
Mintoy non è solo un’artista. E’ una curatrice attenta, capace di offrire opportunità ad altre e ad altri e di fare memoria riconoscendo valore e competenza. Sono stati suoi i progetti e la curatela di due mostre dedicate ad Eleonora Fiorani, la prima La matta di casa esposta, non a caso, a Casa Boschi Di Stefano a Milano e alla Casa dei quadri di Sormano, e la seconda, Il sogno del giardino, alla Torre Bordiga e a QuintocortIle a Milano.
L’artista ha inoltre curato, anni addietro, le Giornate italiane di cultura ad Ankara e a Buenos Aires.
Mintoy è docente. In qualità di funzionaria del Comune di Milano insegna Cromatologia ad Arte&Messaggio, Civico Centro del Comune di Milano fondato da A. Ronzoni e B. Munari . Particolare e intelligente l’attenzione al rapporto con studenti che, oltre alle competenze tecniche, acquisiscono capacità di comunicazione e di relazione con l’esterno attraverso significative manifestazioni.
Mintoy scrive per l’Enciclopedia delle donne e per weArche articoli di interesse artistico.
Mintoy è tutto questo e anche di più.
 

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