Mimmo Lucano, sindaco di Riace, unico italiano tra i 50 più influenti del mondo

La rivista americana “Fortune” ha inserito Mimmo Lucano al 45/mo posto della classifica dei leader più influenti del mondo, insieme Angela Merkel, Aung San Suu Kyi, Papa Bergoglio.



Viene premiato il suo impegno nell’immigrazione: oltre seimila migranti che negli anni sono sbarcati sulle coste della Calabria molti dei quali sono rimasti ripopolando Riace attraverso l’artigianato e le attività imprenditoriali.

Molti di loro lavorano come traduttori e mediatori culturali, la raccolta differenziata, ad esempio, viene fatta con carretti trainati dagli asini, tra le migranti alcune lavorano la canapa secondo i metodi tradizionali e realizzano gioielli artigianali.



La peculiarità del suo progetto, che oggi viene così fortemente sottolineato e che sin dal 1998 ha avuto diversi riconoscimenti internazionali, (interviste e reportage dalle più importanti riviste come il Guardian, o il documentario il “Volo” di Wim Wenders), riguarda la modalità dell’accoglienza e di inclusione.

Ai migranti viene offerta accoglienza e, per chi resta, l’opportunità reale di integrarsi nel territorio in una perfetta simbiosi con la popolazione autoctona rendendola vitale.



“E’ uno di quegli uomini che stanno ispirando il mondo a fare lo stesso”, è una chiara indicazione all’Europa che appare sempre più proiettata verso l’esclusione e la mancanza di progettualità e di una visione dell’accoglienza dei migranti.



Mimmo Lucano e la “sua” Riace, non hanno avuto nessun riconoscimento dallo Stato italiano, che anzi negli anni è sembrato voler nasconderne i meriti o minimizzarli.



Non così per la Presidente Boldrini che ha immediatamente sottolineato l’importanza del riconoscimento scrivendo su twitter “Soddisfazione – per Mimmo Lucano, Sindaco Riace, precursore accoglienza e inclusione”.

Per l’ex Presidente della Regione Loiero “Il riconoscimento tributato dalla rivista ‘Fortune’ a Mimmo Lucano – ha dichiarato Loiero all’Ansa – è una notizia che dovrebbe inorgoglire i calabresi. Certo, quell’aggettivo potente (…) In Calabria, invece, può significare altro: soprattutto la capacità di accogliere chi viene da lontano povero, malnutrito e soprattutto inatteso. In tale attitudine, che eredita dalle nostre antichissime radici, Mimmo Lucano è veramente potente”.



“Mi sento di appartenere agli ultimi e non ai primi - ha detto il primo cittadino -. Mi auguro che questa gratificazione possa rappresentare una svolta positiva anche per Riace e per tutta la Calabria, dando la possibilità anche agli ‘ultimi’, che noi ci ostiniamo a voler rappresentare, di vedere riconosciute le loro istanze”.



Sebbene il suo impegno i suoi riconoscimenti per i profughi, per i migranti e i rifugiati gli abbia procurato più volte minacce dalla ‘ndrangheta e il mancato riconoscimento delle istituzioni, per il calabrese Mimmo Lucano essere l'unico italiano presente nella classifica è davvero motivo di grande soddisfazione.