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Millie, poetessa e siciliana migrante

Millie, poetessa e siciliana migrante

Libri / Cu tia avissi avutu furtezza e casteddru (a cura di Santo Lombino) - Cu tia avissi avutu furtezza e casteddru (Con te avrei avuto forza e castello), biografia linguistica di Carmela Galante Costa detta Millie, uscita dell'Anfe a cura di Santo Lom

Mirella Mascellino Venerdi, 14/09/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2012

Cu tia avissi avutu furtezza e casteddru (Con te avrei avuto forza e castello) è il titolo, lo stesso della lirica dedicata alla madre di A life in poetry (una vita in poesia), biografia linguistica di Carmela Galante Costa detta Millie, uscita per i tipi dell'Anfe (Associazione nazionale famiglie emigrati, a cura di Santo Lombino, distribuzione gratuita). Si tratta di una raccolta di quarantadue poesie in dialetto siciliano, curate e tradotte in inglese da Fulvia Masi. Nella lingua madre, Carmela Galante percorre la sua vita: dall'infanzia, nella Castellammare del Golfo, all'emigrazione. Una poesia biografica che nasce dal cuore e che tramanda la memoria di una donna singolare. Un'esigenza di scrittura che arriva con la malattia, a 54 anni, ad una autodidatta. Poesie scritte di getto, lasciate nell'ordine datole dall'autrice e chiuse nei cassetti dal 1964 al 2000, cioè fino all'incontro tra la pronipote Hildegard Nimke Pleva, bibliotecaria in una scuola media di New York, oggi suora di clausura, e Fulvia Masi i cui figli frequentavano quella scuola. Mille Galante. Nata nel 1910 ed emigrata a 11 anni in America, attraversa e supera il dolore che la segna dalla nascita e che la rincorre in ogni fase della vita, resistendo col lavoro, il genio e la poesia. Ma la sua silloge è il frutto di un incontro di donne: la nipote di quinta generazione, Hildegard Nimke Pleva, Fulvia Masi e Millie stessa, benché defunta. Millie perde la madre a quaranta giorni dalla nascita, dopo varie vicende di povertà e dolore rimane affidata alla sorella di soli otto anni più grande di lei e raggiunge l'America con la nuova famiglia della sorella. Diventa sarta e lavora in uno degli atelier d'alta moda più rinomati di New York. Sarà la più giovane sarta iscritta al sindacato dell'industria internazionale dell'abbigliamento. Le nipoti raccontano della bellezza dei suoi ricami, delle sue confezioni perfette, delle sue prelibatezze culinarie e della sua precisione e austerità. È dura e generosa, probabilmente perché segnata dalle brusche separazioni cui la vita l'aveva duramente sottoposta, non ultima una maternità spezzata partorendo un bimbo morto. Presto dovrà occuparsi delle figlie della sorella, morta giovane, cosa che fa con amore. Dopo lunghe sofferenze muore a New York, il 17 agosto del 1968, a soli 58 anni. Le sue poesie rimarranno nel cassetto per oltre trent'anni, ma adesso fanno rivivere Millie Galante, la piccola siciliana emigrata in America nel 1910!

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