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MILANO / ROSE D'ITALIA, ovvero le donne che fecero la nazione

MILANO / ROSE D'ITALIA, ovvero le donne che fecero la nazione

Sarà inaugurata il 27 settembre (Milano, Spazio Oberdan) per concludere il 23 ottobre, la mostra Rose d'Italia per ricordare il ruolo delle donne nel Risorgimento, a cura di Ornella Bongiorni

Giovedi, 15/09/2011 - Sarà inaugurata il 27 settembre e si concluderà il 23 ottobre la mostra storica ROSE D’ITALIA: Il Risorgimento invisibile lombardo. Curata da Ornella Bongiorni, la mostra è organizzata nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Si tratta di un un percorso che rende visibili i momenti più significativi della vita, i luoghi delle battaglie, gli ambienti in cui vivevano quelle donne, dando valore alle loro idee, alle speranze e alle passioni che le animavano. "Facendo conoscere le storie e il contesto nel quale vissero, le loro aspirazioni e l’atteggiamento di stima e di ammirazione loro rivolte dalle grandi figure patriottiche italiane possiamo dare il senso della grandezza di quelle figure femminili ingiustamente dimenticate".

Delle Cinque Giornate di Milano si disse che “ Grande… fu il numero delle donne uccise e imprigionate”. Ma, una volta spenti i riflettori sull’epoca risorgimentale, le donne scomparvero rapidamente dalla memoria storica italiana. Eppure, la presenza femminile si era manifestata a largo raggio, coinvolgendo donne di diversi ambienti sociali.

Questa mostra vuole rendere così omaggio a tanta generosità e passione di donne che, pur nelle diversità sociali e ambientali, hanno trovato nel motto “O si fa l’Italia o si muore”, il coraggio di combattere per un ideale comune. Esse sono state figure straordinarie che hanno saputo trasformare il loro quotidiano, mettendo in pericolo le loro esistenze e i loro affetti per un futuro migliore.

I salotti dell'alta società, i cosiddetti “giardini” di Milano, frequentati dalle donne “giardiniere”, si trasformarono in vivai di idee e di raccolta fondi per aiutare la causa degli insorti e dei volontari. Altre, invece, ricamavano ventagli con frasi patriottiche o confezionavano coccarde e bandiere con il rischio di essere scoperte e arrestate, oppure si inventavano vere e proprie mode che si diffondevano rapidamente.

Accanto a loro, le eroine, le donne del popolo, che scesero in piazza per combattere, per partecipare a battaglie, manifestazioni, a rischio della loro stessa vita.

Queste donne coraggiose superarono le barriere sociali e le divisioni dei ruoli di separatezza. Colsero con le loro scelte l’occasione storica che si presentava per uscire dalla vita privata e adoperarsi per il bene comune, manifestando il proprio pensiero e diventando così, con l’azione, le tessitrici dell’Unità d’Italia.



Forse un giorno gioverà ricordare tutto questo”*,

Eleonora Fonseca Pimentel mentre sale sul patibolo.




Allo Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano

dal 28 settembre al 23 ottobre 2011

orari: 10-19.30, martedì e giovedì fino alle 22, chiuso il lunedì

ingresso libero



Informazioni al pubblico: Spazio Oberdan, tel. 02 7740 6302

www.provincia.milano.it/cultura

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