Martedi, 27/03/2018 - Metti la nonna in freezer
di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media
Questa di Metti la nonna in freezer è la storia di tre donne + una cadavere, il cui imbroglio non è tanto nascondere la nonna morta nel freezer, tra tortellini e lasagne, per non perdere la sua pensione, ma di ingannare un irreprensibile maresciallo dei finanzieri, innamorato pazzo di una delle tre, la nipote.
Se volete finalmente ridere questo è il film giusto.
Metti la nonna in freezer, black comedy (trailer) diretta a quattro mani da due registi poco più che trentenni, Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, due giovani registi e autori “Nati e cresciuti a Matera, amici fin dai tempi del Windows ’95”, come loro stessi raccontano, sono venuti a Roma per studiare Comunicazione e Discipline dello Spettacolo e coltiviano un amore quasi feticistico per il cinema… anche questo fin dai tempi del Windows ’95!
“sono diventati famosi grazie ad alcuni video virali diffusi sul web e ai cortometraggi realizzati per Sky.
Questo è il loro primo film con cui debuttano sul grande schermo.
Sceneggiatura di Fabio Bonifacci quasi perfetta.
Ogni scena conduce alla successiva tra battute, humour nero e un po’ di suspense, La loro regia è fresca, vivace, ricca di spunti e citazioni di matrice anglo-americana, piena di colpi di scena, una storia veramente originale.
lo spunto del film arriva da un fatto di cronaca vero, e all’origine non ci sono cattive intenzioni.
Per evitare la bancarotta, Claudia, con la complicità delle sue amiche pianifica una truffa per continuare ad incassare la pensione. L'intreccio, le emozioni che guidano le loro azioni, gli equivoci e le ingegnose bugie è alla base di un'irriverente commedia sulla difficoltà di sbarcare il lunario.
Da mesi Claudia, con le amiche, ha completato un grosso lavoro per la Sovrintendenza ma la pubblica amministrazione non le paga quanto dovuto.
Le tre amiche restauratrici stanno per fallire e quella che si presenta è un’opportunità.
Miriam Leone, Lucia Ocone e Marina Rocco e un cadavere congelato tra i tortellini e la lasagna, sono irresistibili come complici del crimine, per poter continuare a percepirne la pensione. con il congelamento della defunta nonna Barbara Bouchet quando è viva e quando è morta, interpretata da un manichino del reparto effetti speciali. Bravissime.
Fabio De Luigi, è la vittima delle tre+ cadavere. Nei panni di Simone Recchia, è un incorruttibile maresciallo della Guardia di Finanza intenzionato a smascherare tutti coloro che compiono atti di piccola o grande illegalità.
Con una desertica vita personale che si traduce in cinque anni di ferie arretrate e nel tiranneggiare i sottoposti. Una parte che gli permette di rivelare nuove sfumature di sé rispetto ai personaggi interpretati in precedenza.
Miriam Leone non è nuova al genere brillante e in questo film spicca un balzo in avanti, sempre in bilico tra ironia, romanticismo e farsa.
Barbara Bouchet, recita il contrario di quello che ha recitato tutta la vita, la bella donna e questo per un’attrice è il top.
Un cast, brillante anche nei ruoli secondari come i finanzieri, le amiche restauratrici.
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