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Melozzo da Forlì - L'umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffaello di Maria Cristina NASCOSI

Melozzo da Forlì - L'umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffaello di Maria Cristina NASCOSI

'Senza Melozzo, il Cinquecento di Raffaello e Michelangelo non sarebbe mai esistito'. L’affermazione del prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, rende perfettamente l’importanza del maestro forlivese

Martedi, 04/01/2011 -
MELOZZO DA FORLI'

L'umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffaello



Forlì, Musei di San Domenico, 29 gennaio – 12 giugno 2011



MELOZZO da FORLI’: Angelo che suona il liuto, affresco staccato riportato su cadorite

(Immagini rielaborate al computer da Franco SANDRI, A.I.R.F.)





“Senza Melozzo, il Cinquecento di Raffaello e Michelangelo non sarebbe mai esistito”.

L’affermazione del prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, rende perfettamente l’idea di quanto il maestro forlivese abbia “pesato” sull’intero Rinascimento.

Dal 29 gennaio al 12 giugno, la sua città natale – Forlì - lo celebra con la più completa esposizione che mai gli sia stata dedicata. Al San Domenico saranno esposte praticamente tutte le opere “mobili” dell’artista, riunendo anche gli affreschi staccati del colossale ciclo da lui creato per l’abside della Chiesa dei Santi Apostoli a Roma, ciclo disperso tra Musei Vaticani e Quirinale.

La mostra proporrà inoltre capolavori dei grandi, da Mantegna, a Piero della Francesca (in mostra, per la prima volta, anche la sua “Madonna di Sinigaglia”), da Bramante a Berruguete, da cui Melozzo trasse insegnamenti e suggestioni o che, come il Beato Angelico, Mino da Fiesole, Antoniazzo Romano, frequentò nella Roma pontificia. Non mancano ‘presenze ferraresi’, tra cui opere dell’artista Bono da Ferrara.

Infine un’ampia sequenza di opere, selezionate per precise affinità, di artisti che a lui si ispirarono, in particolare Raffaello presente in mostra con un nucleo strepitoso di capolavori, e che di lui furono allievi, primo tra tutti Marco Palmezzano, grande pittore ‘protagonista’, come si ricorderà, tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, della splendida mostra a lui stesso dedicata sempre nei Musei di San Domenico, dal titolo MARCO PALMEZZANO. IL RINASCIMENTO NELLE ROMAGNE.

La mostra è promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì ed è a cura di Antonio Paolucci (tra i curatori, pure lo scorso anno, della mostra su Canova. L’ideale classico tra scultura e pittura, allestita nella stessa sede), Daniele Benati e Mauro Natale. L'allestimento è proposto dallo Studio Wilmotte et Associes di Parigi e Lucchi & Biserni di Forlì.



Informazioni e prenotazioni: www.mostramelozzo.com Mostra tel. 199 199 111 Visite guidate e laboratori tel. 02 43 35 35 25 servizi@civita.it Ufficio Stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo.



MARIA CRISTINA NASCOSI SANDRI

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