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Meika Wagner, la stilista del volley

Meika Wagner, la stilista del volley

Kenwood Cup – Sand Volley 4x4 - Nata a Los Angeles nel 1973, gioca come Centrale, è alta 182 cm e disegna abiti di moda…

Ribet Elena Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2008

Meika Wagner è nata a Los Angeles nel 1973, gioca come Centrale ed è alta 182 cm.
Meika disegna abiti di moda ed è conosciuta nel mondo della pallavolo per la sua simpatia travolgente. Ha giocato la Kenwood Cup con la Minetti Infoplus Vicenza.

Un commento sulla Kenwood Cup.
È stato un torneo combattuto, una bella manifestazione, in cui le squadre che si sono incontrate erano molto equilibrate. Infatti le prime quattro avevano tutte la possibilità di vincere, ognuna aveva conquistato il primo o il secondo posto nelle diverse tappe. È stato come sempre divertente perché sono stati organizzati spettacoli, c’è stata la banda, e diverse attività parallele. Inoltre, fra ragazze che giocano indoor ci si conosce da anni, per cui c’è affiatamento, anche quando si esce con atlete delle altre squadre.
In campo ci sono state belle sfide, anche perché da tempo che non c’erano montepremi: sguardi, urli, competizione, agonismo… fuori dal campo, poi, amiche come prima!

Donne e sport: in cosa è meglio dello sport maschile?
Per quanto riguarda la pallavolo femminile, gli scambi e le azioni durano di più. Per quanto riguarda lo sport in generale è difficile da dire. Io ho fatto atletica, pallacanestro, seguivo l’NBA, ora seguo il calcio. In generale amo tutto lo sport, non importa da chi è praticato.

Quali discriminazioni per le donne che fanno sport?
Nel 2008 si sentono molto di meno questi problemi. Mi è capitato, sì, di gareggiare con atlete provenienti da paesi in cui ci sono discriminazioni sulle donne in generale, e quindi anche nello sport; per esempio squadre di paesi in cui le donne sono obbligate a vestire un certo abbigliamento, per cui anche in campo venivano a giocare con una specie di burqa. Al di là degli estremismi penso comunque che ci siano sempre più donne che fanno sport anche a livello agonistico, e che questo non venga più visto come negativo. Insomma, non è più molto diffusa l’idea per cui le donne devono cucinare e fare bambini.

Sogni nel cassetto?
Il mio sogno è di diventare una stilista. Faccio già pezzi unici, è sempre stato un hobby per me quello di creare, ricamare, cucire, disegnare. Non importa se sarà una linea di piccola o grande distribuzione, ma voglio avere una linea mia. Adesso per esempio sto lavorando sull’abbigliamento sportivo o il casual (tshirt, jeans, borse) dando un taglio elegante con swarovski, paillette… Oppure parto da una felpa, e la rendo più femminile, con un taglio più sancrato, o dipingendo qualcosa. Ultimamente sono molto affascinata dall’arte orientale, quindi disegno icone spirituali, hindu, buddiste, oppure dragoni e tigri. Ma dipende dal mio umore, a volte disegno anche fiori o soggetti astratti.
Mio marito mi sostiene nella pallavolo (condividiamo entrambi la carriera sportiva) e immagino mi seguirà anche nel discorso dei vestiti… ha molta pazienza con me, e a volte mi dice “Ti faccio il PR”. [ le pubbliche relazioni n.d.a.]

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Vorrei salutare tutti i miei amici e le mie amiche, mia mamma a casa e tutta la famiglia.
Vorrei trasmettere a tutti una grande energia positiva per realizzare i propri sogni. Che Dio vi benedica!

(29 luglio 2008)

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