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MATISSE, LA FIGURA, in mostra a FERRARA di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

MATISSE, LA FIGURA, in mostra a FERRARA di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

Con questa rassegna, curata da Isabelle MONOD-FONTAINE, già vicedirettrice del Centre Pompidou e nota studiosa di Matisse in àmbito internazionale...

Martedi, 18/02/2014 - MATISSE, LA FIGURA.

La forza della linea, l’emozione del colore

FERRARA, Palazzo dei Diamanti - Dal 22 febbraio al 15 giugno 2014





Henri MATISSE: Icaro dalla serie Jazz, 1943-46 -

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale. © Succession H. Matisse, by SIAE 2013



Tra le mostre pre-celebrative francesi già ampiamente svoltesi lo scorso anno per i 60 anni dalla scomparsa di Henry Matisse, tra Nizza, Antibes, Vence, Aix-en-Provence, Marsiglia, quella di Milano, l’antologica di Palazzo Reale ed anticipando quella di aprile prossimo che sarà alla Tate Gallery di Londra, si apre a Ferrara MATISSE, LA FIGURA che avrebbe dovuto intitolarsi, in un primo tempo, l’ARTISTA E LA MODELLA.

Con questa rassegna, curata da Isabelle Monod-Fontaine, già vicedirettrice del Centre Pompidou e nota studiosa di Matisse in àmbito internazionale, la Fondazione Ferrara Arte intende proporre un ritratto a tutto tondo, sicuramente non banale del maestro francese in grado di mettere in risalto le sue doti di alchimista del colore, ma anche il suo grande talento grafico e scultoreo.

A riguardo, presenti anche tavole dal suo libro Jazz, pubblicato nel 1947 dal raffinato editore parigino Tériade e presentato in tiratura limitata di 250 copie a Bologna nel settembre 2012 in occasione di Artelibro, Festival del Libro d’Arte, in edizione fac-simile su modello della copia del collezionista Corrado Mingardi, pubblicata da Electa Mondadori in accordo con la Fondazione Matisse.

Ritagliare nel vivo del colore mi ricorda lo sbozzare diretto degli scultori. Questo libro è stato concepito nello stesso spirito.

Così si esprimeva Matisse riguardo al quella sua meravigliosa opera.

Una selezione di opere provenienti da musei e collezioni private di ogni parte del mondo, racconta l’avventura attraverso la quale Matisse, al pari di Picasso, si è ispirato al più classico dei temi, quello della figura, sovvertendone la rappresentazione tradizionale.

Il genio di Matisse cambiò il corso dell’arte del Novecento ed ebbe il potere di imprimere la sua visione ‘nuova ed originale’ nei riguardi di ogni genere artistico.

Asserì, infatti, nel 1908: Quel che più mi interessa non è né la natura morta, né il paesaggio, ma la figura. La figura mi permette ben più degli altri temi di esprimere il sentimento, diciamo religioso, che ho della vita.

E questa sua religiosità l’ebbe ben a descrivere Don Franco Patruno, sacerdote e studioso ferrarese, scomparso sette anni fa, descrivendo da par suo le sublimi opere matissiane racchiuse nella Chapelle du Rosaire, la Cappella Matisse a Vence, in Provenza, nel libro Chagall e Matisse: due templi della spiritualità in Provenza, èdito da Book . Maria Cristina Nascosi Sandri

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