Società/ Il Convegno Udi - “Generare oggi fra precarietà e futuro” è il tema del convegno organizzato dall’'Unione Donne in Italia presso la Casa internazionale della donna
Laura Piretti Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2005
La giornata, dalle 10 alle 18, si presenta ricca di interventi e di voci che trattano da vari punti di vista ed aspetti, la "questione generare". Si parte dalla presentazione di una piattaforma e da una riflessione politica del coordinamento dell'UDI nazionale; seguiranno, proprio a partire dalle riflessioni iniziali e dalle istanze della piattaforma, risposte, commenti, approfondimenti e discussioni da parte di un folto gruppo di relatrici, donne che hanno responsabilità nella politica, nelle Università, nelle amministrazioni comunali, provinciali e regionali, negli istituti della Sanità, ma anche donne che lavorano nei gruppi e nelle associazioni. Interverranno sulle questioni poste, ne porranno altre e, anche attraverso il dibattito che si preannuncia piuttosto vivace, contribuiranno a far emergere la complessità del tema.
Questa è infatti l'intenzione dell'UDI che da più di un anno, attraverso iniziative locali e nazionali, ha sollecitato confronti al suo interno a con l'esterno, proprio in preparazione di questo incontro nazionale. E anche i momenti scanditi dalla politica, i referendum sulla PMA, a cui l'UDI ha partecipato con documenti ed iniziative proprie, oltre che nei Coordinamenti con altre forze politiche, le discussioni sulle decisioni del Ministro Storace circa la sperimentazione di Torino della RU486, sono stati un continuo intervenire nel merito fino al confluire nell'importante appuntamento di novembre. Che cosa presenta l'UDI nella sua piattaforma, quali i temi che sottopone al confronto delle forze politiche e di governo? su quali chiede alle donne, alla politica, alla società tutta di riflettere e di prendere anche qualche importante decisione? e infine quale l'obbiettivo concreto nel costruire la propria piattaforma politica sul generare? per farne che cosa e con chi? Partendo dall'ultima domanda l'UDI vuole far politica in questo modo, incidere sulle scelte che riguardano la vita di milioni di donne, comprese le donne straniere alle cui esigenze l'UDI, proprio perché Unione donne in Italia, intende aprirsi.
Faranno patti e alleanze, valuteranno i programmi, sceglieranno chi votare, diranno di sì o di no anche sulla base delle esigenze espresse in questa piattaforma. L'UDI vuole costruire uno strumento ricco, discusso e condiviso, per spostare culturalmente e politicamente questo paese che parla tanto di maternità e non sostiene le donne che diventano madri. La piattaforma pone alcune questioni basilari che riguardano tutti gli aspetti del generare, quelli che le leggi attuali tendono a trattare separatamente e che, invece, vanno tenuti insieme, perché insieme attraversano il corpo e la vita delle donne.
Priorità della madre nel concepimento, autodeterminazione della donna, scelta informata per l'assistenza alla gravidanza e al parto, introduzione dell'interruzione di gravidanza farmacologica in tutto il territorio nazionale, abolizione o totale cambiamento dell'attuale legge di PMA, difesa del lavoro delle donne dopo la nascita di un figlio, no alla riproposizione, attraverso servizi dati o negati, di modelli standard di famiglia, sì ai servizi alle persone comunque convivano. Asili nido e scuole per l'infanzia che coprano le richieste, conciliazione sul lavoro, nuovo tipo di welfare che riconosca il lavoro di riproduzione e di cura. Si potrebbe continuare, ma basta questo per comprendere come l'UDI abbia ritenuto di fare veramente il punto di una situazione complessa certamente, ma che ha tutta l'intenzione di seguire molto da vicino.
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