Società/ In attesa dell’Uomo Nuovo - Il tormentone dei media: donna portatrice di cambiamento, l’uomo in crisi o che non si adegua
Raffaella Mauceri Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2005
La crisi d’identità maschile è diventata un tormentone massmediatico. L’allarmante fenomeno, leggiamo, non riguarda gli uomini under 40 che, secondo un’indagine del mensile Maxim, desiderano una donna ‘decisa e autoritaria’ o addirittura ‘tosta e aggressiva’. La crisi riguarderebbe invece ben il 70% degli uomini over 40, e in testa alla classifica delle donne che li metterebbero in crisi, ci sono le giornaliste e le manager. Non ‘pericolose’, invece, risultano le casalinghe, cioè, guarda caso, le donne la cui sopravvivenza è nelle mani degli uomini che devono o dovrebbero ‘mantenerle’. Per solito non viene specificato che cosa esattamente debba intendersi per crisi dell’identità maschile, ma i continui riferimenti a certe difficoltà nella sfera intima non lasciano dubbi: va intesa come ‘problemi di prestazione sessuale’, e se si parte dal dato di fatto che l’uomo si è sempre identificato con i suoi organi e le sue prestazioni sessuali, la famigerata crisi di identità altro non è che una crisi sessuale. Non per nulla altri uomini hanno inventato il viagra e il pensiero unico new age rispolvera il ‘maschio selvatico’. ‘Abbiamo paura di essere dileggiati’ hanno detto chiaro e tondo molti uomini ad una giornalista che chiedeva che cosa, in definitiva, trovassero di così minaccioso nella donna di oggi. Questi uomini tuttavia non si chiedono mai se l’eccesso di stimoli erotici (leggi pornografia dilagante) si sia ritorto contro di loro causando un calo progressivo del desiderio. Né si domandano se la lotta quotidiana per il denaro e l’inquinamento globale, hanno finito per danneggiare clinicamente la loro sfera riproduttiva. No. Essi individuano una sola causa, anzi un unico capro espiatorio: il desiderio di indipendenza e di affermazione delle donne.
E così si affannano ad invitarle a tornare indietro e ridiventare i soliti vecchi comodi Angeli del Focolare affinché salvino la loro vecchia comoda identità di maschi pigri e cialtroni. E la ‘disobbedienza’ delle donne che non intendono tornare indietro, finisce per tradursi in una più acuta misoginia che spesso assume i tratti drammatici e inquietanti della violenza e della vendetta. Ce lo testimoniano le donne che si rivolgono a noi del Centro antiviolenza (Le Nereidi, ndr) per essere difese da questi sultani inveleniti e spodestati dalla fastidiosa intelligenza e dall’insopportabile capacità delle loro compagne di bastare a se stesse.
Ora, i processi di trasformazione culturale non sono mai stati indolori. E non v’è dubbio che la revisione storica del rapporto fra i sessi abbia messo fortemente in discussione gli assetti psicologici dell’attuale società. Ma è anche vero che tuttora e dovunque il dialogo tra sessualità maschile e violenza è di un’evidenza lapalissiana.
E’ questo, dunque, l’uomo in crisi? Perché se è questo, lasciatecelo dire, è una crisi salvifica! Alla Donna Nuova, come alla donna ‘vecchia’ e a qualsiasi altra donna, non serve. Ma quel che è più, non serve nemmeno al titolare che vive con l’incubo della ‘prestazione’ al punto da preferire la morte piuttosto che l’impotenza. E quando diciamo morte non intendiamo il suicidio ma l’omicidio, anzi il gino-cidio, cioè lo sterminio delle donne di cui parla la teologa Mary Daly.
Posto, dunque, che la responsabilità della crisi d’identità maschile sia da imputare alla Donna Nuova, noi pensiamo che costei meriti una medaglia al valore perché finalmente ha messo in moto nel maschio fallico il benefico meccanismo dell’angoscia esistenziale. L’angoscia, infatti, è presa di coscienza, è riconoscimento dell’alterità, e chi sa gestirsi le angosce, cresce. Come dice Raffaele Morelli, l’uomo intelligente dovrebbe sfruttare a fondo questa opportunità che la Donna Nuova gli offre e accorgersi, finalmente, che esiste altro dal lui e dal suo Fallo Universale. Così, quando non si sentirà più obbligato a reprimere la sessualità femminile o a stravolgerla per modellarla alla sua, umiliando e comprando le donne, diventerà anche lui un Uomo Nuovo. E sarà un uomo meraviglioso.
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