Venerdi, 01/11/2013 - In questi ultimi anni che scavallano il 2000, noi occidentali, noi europei stiamo forse imparando ad accettare le varie sfumature arcobaleno che coprono il variegato spettro della sessualità. I molti festosi gay pride internazionali, i coming out confessionali, così come i tragici suicidi di giovani omosessuali ci stanno lentamente insegnando a comprendere una realtà sessuale, sentimentale e relazionale più complessa di quella che credevamo possibile.
Il Cupido bendato della mitologia greca è, oggi più che mai, il vero dio dei nostri giorni. Lo conosciamo talmente bene: ce lo immaginiamo sfrontato, bendato, distratto e senza mira, mentre sbalestra i suoi dardi senza farsi alcuno scrupolo di carattere morale. Ancora, ce lo immaginiamo nudo, o seminudo, piccolo di età (avrà pressappoco due o tre anni), forse maschio, anzi, no. Né maschio, né femmina. Ermafrodita. Oggi diremmo: “intersessuale”. “Intersessuale”, perché immaginiamo che abbia genitali sia maschili, sia femminili - eventualità che in natura, a dire il vero, è ben lontana dalla leggenda e dalla mitologia.
Il Frankfurter Allgemeinte Zeitung sul suo sito web riporta, oggi, dati quantitativi sull'occorrenza di casi intersessuali: solo in Germania, si contano circa 80mila persone di genere “neutro”. E' in ragione e per la forza di tali statistiche che il Consiglio Etico Tedesco ha stabilito proprio oggi (primo novembre 2013), l'esistenza di un “terzo” genere; un genere “neutro”, ovvero: né maschile, né femminile.
Togliamo quindi un altro po' di ruggine dalle nostre menti, e alleniamoci a pensare ad un mondo in cui passaporti e documenti anagrafici possano vantare, sulla casella del sesso: una “M”, una “F”, o una “X”.
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