La Cerimonia si è tenuta l'8 marzo alla Casa Internazionale di Roma
La mattina dell'8 marzo alla Casa Internazionale delle donne Noi Rete Donne ha presentato il francobollo dedicato a Marisa Rodano, partigiana e politica della nostra Repubblica. Alla presenza di Poste italiane si è proceduto alla cerimonia di annullo del francobollo che ritrae il volto sorridente di Marisa e il simbolo della mimosa, fiore da lei indicato per la Giornata internazionale della donna. La cerimonia è stata preceduta dagli interventi di Daniela Carlà e Graziella Rivitti di Noi Rete donne, che hanno condiviso con Marisa amicizia e impegni negli ultimi anni della sua vita, da Maria Rosa Ardizzone, in rappresentanza dell'Anpi provinciale che ha ricordato la sua militanza nell'antifascimo e nella resistenza, dalle affettuose e personali testimonianze della figlia Giulia e della nipote Sara Reali e dai consiglieri municipali e comunali Giulia Callini e Riccardo Corbucci da cui è partita l'iniziativa di intitolare prossimamente una strada di Roma a Marisa. In un luogo quale la Casa Internazionale delle donne, che contiene la storia e la memoria delle lotte e delle conquiste delle donne, Marisa è stata ricordata per il suo lungo impegno nelle istituzioni pubbliche, avendo ricoperto ruoli e incarichi sia nazionali che europei ma anche e soprattutto per la sua instancabile militanza tra le donne, nel mondo delle associazioni, dall' Udi a Noi Rete Donne, per i loro diritti e per difendere la giustizia e la pace.
Mirella Ferlazzo
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Fontana ricorda Marisa Rodano, instancabile suo impegno per donne
Testimone di eccezionale stagione di partecipazione democratica
ROMA, 06 marzo 2025, 11:09 / Redazione ANSA
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"Testimone di un'eccezionale stagione di partecipazione democratica, Maria Lisa Ròdano fu protagonista anche della storia della Camera dei deputati.
Il 24 luglio del 1963 fu eletta Vicepresidente di questa istituzione, diventando la prima donna a presièdere i lavori di un'assemblea parlamentare".
Così il Presidente della Camera Lorenzo Fontana ricorda Marisa Rodano, in occasione dell'evento "Marisa Cinciari Rodano. Un impegno dalla parte delle donne", in Sala della Regina alla Camera.
"La ricordiamo oggi, in previsione della Giornata Internazionale della Donna, per il suo instancabile impegno a favore dei diritti delle donne", spiega Fontana, ricordando che vent'anni prima della sua elezione alla vicepresidenza di Montecitorio "il 25 luglio 1943, era appena uscita dal carcere in cui era stata rinchiusa per la sua attività di opposizione al regime fascista. La sua battaglia per l'emancipazione femminile iniziò proprio negli anni della Resistenza a Roma. Dopo la liberazione della capitale fu tra le fondatrici e poi Presidente dell'Unione Donne Italiane".
"Sempre attenta alle istanze delle donne - prosegue Fontana - era fortemente convinta che la loro libertà e la loro indipendenza fossero determinanti per la trasformazione sociale e per la crescita democratica. Questo aspetto del suo pensiero ci permette di svolgere una riflessione più ampia sul contributo offerto dalle donne alla nostra società e allo sviluppo della democrazia. La loro etica del lavoro e la profonda dedizione al bene comune hanno arricchito il processo di costruzione del nostro ordinamento".
"L'ingresso delle donne nelle Istituzioni - afferma il Presidente della Camera - è stato dunque uno snodo cruciale nella storia del Paese. L'anno prossimo ricorrerà l'80° anniversario del riconoscimento del diritto di voto alle donne che, nell'Assemblea Costituente, portarono la loro sensibilità, umana e politica, e le loro esperienze. È soprattutto grazie a loro se venne introdotto il principio della parità dei diritti della donna lavoratrice, la tutela della famiglia, della maternità e dell'infanzia. Ed è proprio ai lavori per la stesura della nostra Costituzione che la Camera ha voluto dedicare il podcast I giorni delle Costituenti. È un documentario che ripercorre in modo dettagliato la partecipazione delle prime 21 deputate elette il 2 giugno 1946 alla scrittura del testo costituzionale. Oggi sarà pubblicato il quarto episodio, dedicato alla celebrazione della Giornata della donna, che si svolse alla Costituente l'8 marzo 1947. In quella circostanza, due delle deputate intervenute in Aula, pur appartenendo a schieramenti politici opposti, rivendicarono il ruolo delle donne nella ricostruzione sociale e politica del Paese".
"Ricordare oggi Maria Lisa Ròdano - conclude Fontana - significa rievocare la lunga strada percorsa dalle donne italiane per ottenere una piena partecipazione alla vita democratica. Un cammino fatto di coraggio e di determinazione. A loro va il nostro riconoscimento".
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Articolo di Patricia Mayorga su AMMPE ITALIA
La Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, è stata l’ineccepibile cornice per ricordare Marisa Cinciari Rodano, partigiana, parlamentare, consigliera comunale cattolica e comunista, deceduta un anno e mezzo fa a 101 anni. Aprendo i lavori, il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana ha ricordato la figura della parlamentare, prima donna a diventare vicepresidente di questa Camera, carica che ha svolto dal 1963 al 1968: “La ricordiamo per il suo instancabile impegno in favore dei diritti delle donne”, ha precisato Fontana, che ha ricordato anche la sua “opposizione al regime fascista, è stata anche tra le fondatrici dell’Unione Donne Italiane (UDI) fortemente convinta che la loro libertà e indipendenza fossero fondamentali per lo sviluppo della democrazia”, ha sottolineato.
Daniela Carlà, coordinatrice della rete Noi Rete Donna (NRD) della quale Marisa Rodano è stata anche fondatrice ha ringraziato il Presidente Fontana, il quale “è riuscito veramente in pochi dettagli a tratteggiare e definire la personalità di Marisa. Non è solo gratitudine quella che noi proviamo nei suoi confronti, soprattutto in questo momento quando il mondo ha bisogno di pace, democrazia, dialogo, ricerca e di valori condivisi”.
Carlà ha anche ricordato che Marisa “era una donna delle istituzioni, che per tutta la vita ha operato scelte difficili e coraggiose con una forte personalità e identità, ma che ciononostante non ha mai smesso di ricercare soluzioni, condivise. Perché se vogliamo andare avanti sulla strada dei diritti e delle responsabilità delle donne, del rafforzamento della democrazia, di ricerca di soluzioni difficili ma necessarie per la pace abbiamo bisogno di trasversalità, e Marisa questo lo ha insegnato”.
Vittoria Tola Responsabile nazionale dell’ Unione Donne in Italia (UDI); Costanza Fanelli, Presidente della Società editrice Noi Donne e Sara Reale, sua nipote, con una testimonianza particolarmente emozionante, hanno ricordato le diverse sfaccettature della sua vita.
“Marisa Rodano non è mai stata una teorica della politica, a differenza di mio nonno. Né tantomeno una filosofa né una intellettuale. Era piuttosto una donna pragmatica, che leggeva moltissimo, e che aveva capito fin da subito quanto il buon funzionamento delle istituzioni fosse determinante non solo per la salute della nostra democrazia, ma anche per dare una risposta ai problemi concreti della gente più bisognosa”, ha detto Sara Reale. “Non è un caso, forse, che una delle prime questioni di cui si occupò in Parlamento fu quella dell’attuazione delle leggi Gullo sull’occupazione delle terre incolte e della riforma agraria”, ha aggiunto.
“Del resto, nipote di un latifondista di Tuscania, fu proprio lei, dopo la fine della guerra, a dare in enfiteusi ad un prezzo politico (non potendosi allora effettuare una donazione) alcune terre nel frattempo ereditate: si trattava di grandi appezzamenti che si estendevano tra Tarquinia e Tuscania, che furono da lei lasciati ad una cooperativa di agricoltori, mezzadri e contadini della zona, per dare a centinaia di famiglie un’opportunità concreta di lavoro e di sopravvivenza”. Era una storia che si raccontava in famiglia, ha detto Reale: “Le terre date ai contadini, un aneddoto raccontato con grande orgoglio nella nostra famiglia, e che ha sempre suscitato curiosità, e al tempo stesso fierezza, tra noi nipoti”. Concludendo la sua testimonianza, Sara Reale ha ricordato che ancora “quella delle donne è una coperta ancora molto corta, lo sappiamo bene” e che “i divari tra uomini e donne sono ancora amplissimi, nelle retribuzioni, nelle promozioni, nel riconoscimento da parte della società di quel doppio lavoro che le donne silenziosamente svolgono, per i figli prima e per gli anziani poi. E la via dell’emancipazione è ancora troppo lunga. Ma senza l’esempio e il duro lavoro di donne inesauribili come mia nonna questa strada sarebbe stata assai più lunga e tortuosa per tutte noi”.
Poi, sempre nel ricordo di questa stupenda donna, esempio di coerenza e impegno, la mattina dell’8 marzo alla Casa Internazionale delle Donne, Noi Rete Donne (NrD) ha presentato il francobollo dedicato a Marisa Rodano, partigiana e politica della nostra Repubblica. Alla presenza di Poste italiane si è proceduto alla cerimonia di annullo del francobollo che ritrae il volto sorridente di Marisa e il simbolo della mimosa, fiore da lei indicato per la Giornata internazionale della donna.
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