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Marisa Laurito: la petizione a sostegno delle iraniane che manifestano per la loro libertà

Marisa Laurito: la petizione a sostegno delle iraniane che manifestano per la loro libertà

"Non possiamo ignorare la lotta eroica di giovani uomini e donne che pretendono i loro diritti". L'appello a Ali Khamenei per la fine della repressione e delle esecuzioni capitali. Il 7 gennaio presidio a Napoli

Mercoledi, 28/12/2022 -

Una petizione a sostegno delle giovani iraniane, in questi mesi protagoniste delle proteste e manifestazioni represse nel sangue in tante città dell’Iran. L’iniziativa è di Marisa Laurito, che ha lanciato la raccolta firme con un commovente appello in video in cui annuncia la sua presenza al presidio del 7 gennaio, alle ore 12, al Teatro Trianon di Napoli con altri rappresentanti del mondo artistico e della cultura che hanno sottoscritto l’appello, tra i quali Luciano Stella, Tosca, Edoardo Bennato, Nino Daniele, Andrea Morniroli, Desiree Klain, Alfredo Guardiano, Tiziana Ciavardini, Gianni Pinto.
“Quello che sta accadendo in Iran è uno scempio: stanno ammazzando dei giovani che stanno combattendo per un diritto dovuto dalla nascita: la libertà e il rispetto delle proprie opinioni… Non possiamo mettere le nostre teste nella sabbia, dobbiamo combattere con loro e far loro capire che non sono soli perché questi ragazzi sono eroi!! Bisogna stare insieme a loro perché li ammazzano…!”.

Nell’appello si richiede la fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati.
Dal 16 settembre 2022, quando Masha Amini, la giovane curda morta a Tehran in seguito alle percosse della polizia morale le proteste non si sono mai fermate e migliaia di manifestanti scendono nelle strade tutti i giorni contro il regime islamico dell’Iran, che risponde con una repressione violentissima uccidendo giovani e minori. Decine di migliaia le persone arrestate, violentate e torturate nelle carceri. Molte le esecuzioni capitali già eseguite, anche di minori.
“Siamo venuti a conoscenza dell’uso di droghe allucinogene da parte delle forze di sicurezza, con il fine di picchiare più violentemente i rivoltosi – continua l’appello -. Alla luce di quanto sopra è evidente che la Repubblica Islamica dell’Iran stia violando tutti i principi della ‘Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo’ di cui è firmataria e che si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà. Chiediamo al leader Supremo Ali Khamenei l’immediata fine delle esecuzioni capitali e la fine delle repressioni da parte del regime sul popolo iraniano. Desideriamo che venga data la possibilità a tutte le donne e uomini iraniani di poter manifestare la propria disperazione nei confronti del sistema iraniano. Un regime che da circa 44 anni non ha mai concesso il diritto fondamentale di ogni essere umano: la libertà. In questo appello chiediamo inoltre al Premier Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha incontrato oggi l'Ambasciatore dell'Iran in Italia, di prendere una posizione decisa nei confronti del Regime Iraniano; al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella di convocare immediatamente all’atto del suo insediamento l’ambasciatore iraniano, dichiarandolo “persona non grata” e di richiamare il nostro ambasciatore in Iran per consultazioni. Chiediamo, infine, alla presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen di mettere in campo tutte le iniziative di competenza dell’Unione per assicurare il rispetto dei diritti fondamentali in Iran”.
L'invito è a firmare l'appello sulla piattaforma Change.org


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