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MARIAROSARIA SCHERILLO / PdL

MARIAROSARIA SCHERILLO / PdL

Candidata 2010 - capolista Pdl Regione Puglia -

Mercoledi, 17/03/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2010

 Mariarosaria Scherillo capolista Pdl Regione Puglia



47enne, mamma e manager da oltre 20 anni nel settore dell’Information Tecnology; come imprenditrice impegnata nelle rappresentanze della piccola e media industria italiana.



www.mariarosariascherillo.org









Scherillo: “Rapidità, visibilità e mercato. La Puglia di Palese è concreta”



Il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto e Nicola De Bartolomeo, vicepresidente regionale designato del candidato presidente Rocco Palese e la capolista Pdl Mariarosaria Scherillo hanno fatto visita a due imprese d’eccellenza a Bari e Molfetta.



“Faccio impresa da 20 anni e mi sono impegnata politicamente per essere utile alle piccole e medie imprese che sono il fulcro della nostra economia. Ritengo che per la politica un’azienda debba essere un valore che arricchisce lo sviluppo di una regione, non un tormento o un fardello. Va in questa direzione il programma del Pdl di Rocco Palese per tasse e occupazione, dall’azzeramento delle addizionali fiscali di competenza regionale ai 150milioni di euro del Fse per progetti di formazione-lavoro che consentiranno a tanti giovani laureati di formarsi in azienda e di ricevere una retribuzione di 18mila euro annui; nella strategia di una Puglia da costruire insieme.



Capire per agire è il punto di partenza della mia avventura politica per una Regione permeabile alle esigenze delle pmi che sono al primo posto nella politica comunitaria.



Le risposte nascono da una posizione attenta al dialogo con le imprese. Ci interessa un processo di conoscenza (capire) e un’azione partecipata con tutti in soggetti economici e sociali.



Sappiamo che occorre rapidità: ieri una proposta veniva scritta a marzo 2008 e al progetto si lavora dopo 13 mesi. Dobbiamo accorciare i tempi per essere competitivi; occorre visibilità che vuol dire anche pianificare la sequenza dei bandi per evitare rappresaglie sulle meritate vacanze di agosto e Natale.



E soprattutto, abbiamo magazzini pieni di prototipi figli dei progetti di ricerca: dobbiamo distribuirli, venderli, questo è il mercato. Facciamo il banco di Archimede.



Il programma Pdl è concreto; sul vassoio al servizio della collettività è il mio contributo a Rocco Palese per attivare un processo di conoscenza e condivisione. La CartApulia economia, il metodo di lavoro per imprese e politica che lavorano insieme, coordinate, in modo permanente e che collaborano in modo istituzionale per la nuova Puglia. Sarà questa l’occasione in cui la politica finalmente chiede ai protagonisti del sistema economico e sociale di valorizzare le competenze e puntare all’eccellenza.



L’obiettivo è lo sviluppo del lavoro in un processo di gestione partecipata, mettere insieme le esperienze, negoziare le dimensioni di sostegno per le priorità concordate, scambiare pratiche esemplari, gestire un cambiamento non solo per le grandi imprese ma per il popolo delle partite iva.

Occorre dare soluzioni concrete. Le prime sono già state annunciate.



Come ho già detto sono una sopravvissuta alla crisi del 2009. C’è, invece, chi ha chiuso l’attività, chi ha sperimentato l’umiliazione dell’insolvenza: a loro spetta una seconda possibilità. E allora, azzeriamo le pressioni fiscali, passiamo dal “rating alla rete dei saperi”, adoperiamoci per una comunicazione istituzionale a favore delle imprese che anche quando conquistano mercati al Nord, fanno i conti con i pregiudizi sul Sud. Occorre aumentare la loro visibilità attraverso la valorizzazione dei progetti di riqualificazione e di sviluppo in corso cercando occasioni di partnership strategiche, capaci di attirare investimenti sul territorio e rafforzare, così, la competitività.



Occorre parlare delle eccellenze per riposizionare l’intera regione nel bacino mediterraneo. E a quelle occorre anche evitare sofferenze come l’eccessiva insistenza di controlli che ingessano l’attività amministrativa, occorre innescare un processo di premialità per quelle aziende che hanno i conti a posto.



Occorre investire in infrastrutture logistiche e tecnologicamente avanzate, puntare su voucher tecnologici, buoni d’investimento per pmi da spendere tra soggetti certificati dalla Regione per fornire assistenza tecnologica.



Tra gli esempi di aziende che operano nel nostro territorio nel settore dell’Information Technology, il Gruppo I&T di Bari ed Exprivia di Molfetta sono esempi di collaborazione produttiva tra Università e Impresa. La prima con circa 500 dipendenti ha un terzo degli stessi al Nord e due terzi al Sud, la seconda, quotata in Borsa, ha un team di oltre 1200 unità.



Sono esempi di intelligenza nell’Itc di cui andare fieri”.



Bari, 18 marzo 2010

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