Venerdi, 23/12/2022 - La mostra di Maria Mulas a Milano, ospitata nelle sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale, fino all’otto di gennaio prossimo, rende omaggio ai grandi protagonisti del mondo della moda, del ‘design’, dell'editoria, del cinema, e della cultura in generale che hanno segnato la storia del nostro Paese nella seconda metà del Novecento attraverso gli scatti in b/n di una grande fotografa.
Sorella del celebre fotografo Ugo Mulas, scomparso prematuramente nel 1973, con cui dapprima collabora e cresce, per poi trovare la ‘sua’ strada, Maria Mulas trova ben presto la propria autonomia, diventando una delle testimoni più attente della vita culturale milanese degli anni Settanta, Ottanta – quella della Milano-da-bere, come recitava un diffusissimo tormentone pubblicitario - e Novanta.
Ma anche internazionale e da ‘jet-set’ il suo lavoro; eppure il luogo d’osservazione privilegiato rimane sempre Milano che catalizza, accogliendo e raccogliendo le varie provenienze regionali e straniere. Proprio in quegli anni è uno straordinario laboratorio di creatività e modernità da ritrasmettere in Italia e nel mondo.
Sei le sezioni della mostra: Architettura e Design; Arte; Letteratura e Editoria; Moda; Arti dello Spettacolo; Milano cosmopolita e Maria nel mondo.
Ed alla fine del percorso espositivo si coglie piuttosto facilmente che poi è il ‘paesaggio’ di Milano ed il suo ‘entourage’ a predominare su tutto e su tutti, quella Milano che è la vera protagonista di una stagione che si dimostrerà irripetibile.
Particolare, dunque, la sua cifra stilistica, la sua capacità di ‘cogliere l’attimo’, l’espressione, la fisionomia del suo soggetto visivo, donna o uomo, famoso o ‘tratto dal quotidiano’, che fosse.
La sua presenza viva, diretta, del tutto personale, agli eventi più rilevanti della scena milanese la mette in contatto con artisti, galleristi, critici, architetti, designers, stilisti, letterati, giornalisti, registi ed attori che diventano ben presto i soggetti dei suoi inconfondibili ritratti in bianco e nero. Nei suoi scatti i grandi nomi della cultura italiana vengono rivelati, come si diceva, nella loro dimensione più personale di uomini e donne di grande capacità e, al contempo, di notevole ed empatica umanità. Emerge così il tessuto delle vivaci relazioni che hanno qualificato e poi rappresentato la vita culturale italiana degli ultimi decenni dell’ormai secolo scorso, che han reso Milano una città d’avanguardia, quasi una ‘nouvelle Ville Lumière’ dei giorni nostri, punto imprescindibile di riferimento dell’Italia della moda, del ‘design’, dell'arte, dell'editoria.
Tra i protagonisti dei ritratti di Maria Mulas, circa un centinaio, tratti da oltre i 500 originari, figurano artisti come Alberto Burri ed Arnaldo Pomodoro, architetti come Gio Ponti e Gae Aulenti, letterati come Alberto Moravia ed Umberto Eco, registi come Federico Fellini e Franco Zeffirelli, attori come Marcello Mastroianni e Silvana Mangano, stilisti come Giorgio Armani e Miuccia Prada, tutte figure iconiche della cultura e del Made in Italy che han fatto e diffuso la nostra grande Cultura e Civiltà in tutto il mondo.
In parete anche alcuni dei ritratti delle grandi personalità dell'arte, del teatro e della letteratura internazionali, da Keith Haring a Andy Warhol, da Bob Wilson a Leonard Bernstein, da Jorge Luis Borges a Eugène Ionesco.
Una visita alla mostra di Maria Mulas a Milano è veramente un'occasione da non perdere per riscoprire i grandi protagonisti della cultura e della storia italiana del Novecento per una conoscenza visiva della grande vitalità artistica e letteraria della città di Milano, grazie all'arte di una grande fotografa.
L’ottimo catalogo della mostra è pubblicato dall'editore Umberto Allemandi, con scritti di Andrea Tomasetig, Paolo Fallai, Stefano Salis e della figlia, Patrizia Zappa Mulas.
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