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Maria Carmela Lanzetta, un mese dopo le sue dimissioni

Maria Carmela Lanzetta, un mese dopo le sue dimissioni

Intervista a Maria Carmela Lanzetta un mese dopo le sue dimissioni da sindaca di Monasterace

Domenica, 25/08/2013 - A un mese dalle sue dimissioni da sindaca, Maria Carmela Lanzetta conserva la sua grinta e continua la sua battaglia a favore della legalità nella Calabria, dove gli spesso interessi della politica si confondono con interessi della ‘ndrangheta.



Chi l’ha chiamata quando ha deciso di dimettersi da sindaca?

Chi mi doveva chiamare?



Non so … ad esempio i politici che le erano stati vicini la prima volta che è stata minacciata, quando poi ha deciso di ritirare le sue dimissioni nell’aprile scorso

Mi hanno chiamato prima delle dimissioni o meglio nei venti giorni che passano fino a quando le dimissioni diventano definitive: il Presidente del Senato Grasso, che ho anche incontrato, mi ha chiamato Valeria Fedeli, Anna Garavini. Marco Minniti mi ha fatto una telefonata così, nessun altro. L’ho sempre detto con serietà, non c’era motivo che io mi dimettessi per giocare. Tutti sapevano quelle che erano le necessità assolute per continuare al comune di Monasterace, non si è verificato nulla. Ho combattuto per altri due anni, poi dopo il voto contrario nella costituzione di parte civile del comune non me la sono più sentita di continuare. Lo so che in Italia non lascia nessuno, ma io non sono come gli altri. Ho una coscienza e faccio delle cose solo se me la sento. Non potevo più andare avanti con quelle condizioni. La linea che si prende nella legalità non è uno scherzo, una volta prese delle decisioni, le cose vanno fatte. Se non si ha il coraggio di andare avanti con chi vuoi che combatta? E’ difficile da capire all’esterno, ma per me è chiaro!



Lei continua la sua battaglia per la legalità partecipando anche a convegni in tutta Italia

Certo continuo ad andare, io esistevo prima di essere sindaca, come persona impegnata, ed esisto dopo. La mia battaglia continua. Io non ho avuto niente da nessuno, escluso le persone che mi sono state sempre vicino, associazioni che continuano a invitarmi. Continuo ad avere rapporti con i sindaci con i quali avevo buoni rapporti, con il sindaco Speranza, di Lamezia Terme, con la sindaca di Rosarno, Elisabetta Tripodi, con Carolina Girasole, e Anna Maria Cardamone di Decollatura.



Hai ricevuto altre minacce da quando non è più sindaca?

Vivo con due carabinieri, ho la scorta, è tutto come era prima, non è cambiato niente. Però ormai sono inoffensiva …, (colpirebbero) giusto per vendetta, comunque si, ho ancora la scorta



Per una donna forte com’è lei non deve essere stato semplice lasciare, è come se le avessero tolto dalle mani qualcosa di importante, ha fatto tante cose in questi anni?

Si tante tante, non mi sembra vero, delle ottime pratiche amministrative, delle belle cose, che ancora dal punto di vista fisico non si sono completamente realizzate. Perché senza uno staff, senza persone intorno che ti supportano non si può andare da nessuna parte, per concretizzarsi le cose hanno bisogno di continuità e di lavoro. Non ho avuto la fortuna di vedere concretizzate delle cose che avevamo iniziato a cui ho dato moltissimo e che però rischiano di restare a metà. Ma una guerra politica in questo momento a Monasterace sarebbe stata impossibile, perché ce n’è già tante, e non potevo permettere di cacciare nessuno dalla mia amministrazione, l’unica cosa che potevo fare trovandomi in quel vulnus grave era di andare via. Non sono abituata ad essere tenuta al laccio da nessuno, quindi sono andata via io.



Era riuscita a creare delle cose non solo all’interno del contesto calabrese, ma anche fuori?

No, all’interno proprio no, all’esterno si, anche in Calabria stessa, ma fuori da Monasterace. Si sono costituiti movimenti, si sono fatte delle buone pratiche amministrative, protocolli d’intesa per la legalità, tutte cose molto serie.



Continua a vivere a Monasterace comunque?

Per forza, c’ho la casa, c’ho la farmacia.



Se le chiedessero di ripresentarsi?

Mai, mai. A Monasterace mai. In altri livelli si, di qualsiasi genere, ma a Monasterace mai.



Ma è rimasta delusa dal contesto locale?

Non sono delusa, nè amareggiata!. Ho fatto una scelta insieme ad altri, se non si è voluto più continuare che senso aveva rimanere, allora me ne sono andata. Bisogna essere coerenti costi quel che costi, altrimenti ci meritiamo alcuni politici che abbiamo.

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