Mara Carfagna: "Carcere subito per chi stupra donne e bambini"
Il commento della Ministra Mara Carfagna alla sentenza della Consulta sulla incostituzionalità della norma che prevede il carcere per chi è accusato di stupro ed è in attesa di giudizio
Sabato, 24/07/2010 - 21 luglio 2010. "Non esiste e non possiamo accettare una "classifica della brutalità": per noi, cioè coloro che hanno scritto e approvato questa legge, chi violenta una donna o, peggio, un bambino deve filare dritto in carcere, senza scusanti, da subito". Così il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, commenta la sentenza della Consulta che giudica incostituzionale l'automatismo per il quale gli imputati per violenza sessuale su donne e minori vengono ora custoditi in carcere in attesa del giudizio.
"L'intervento della Corte è giustificazionista, lontano dal sentire dei cittadini, e, purtroppo, ci allontana, sebbene di poco, dalla strada verso il rigore e la tolleranza zero contro i crimini sessuali che questa maggioranza ha intrapreso sin dall'inizio della legislatura. Sono sicura che i magistrati continueranno a dimostrare la dovuta sensibilità nei confronti di questi reati odiosi, valutando con estrema severità le esigenze di carcerazione preventiva di chi li commette. Restano in vigore tutte le altre parti del provvedimento e tra queste l'eliminazione dei benefici premiali, quali arresti domiciliari o sconti di pena, la difesa gratuita per le vittime e le aggravanti grazie alle quali ora chi stupra una donna rischia fino a 14 anni di carcere".
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