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Mantova / La terza edizione della Biennale della Fotografia Femminile: 'Private'

Mantova / La terza edizione della Biennale della Fotografia Femminile: 'Private'

L'evento, organizzato dall’Associazione La Papessa e realizzato con la direzione artistica di Alessia Locatelli, aprirà i battenti l'8 marzo 2024 e sarà vetrina internazionale per numerose artiste

Mercoledi, 27/12/2023 -

Riceviamo e pubblichiamo
Giunta alla terza edizione, la Biennale della Fotografia Femminile di Mantova (BFFmantova) aprirà i battenti l’8 marzo 2024 (sarà visitabile fino al 14 aprile 2024) riconfermandosi come un appuntamento unico al mondo. La città lombarda si trasforma così per più di un mese in una vetrina internazionale per importanti artiste, a volte poco conosciute nel nostro Paese.
Organizzata dall’Associazione La Papessa, la BBFmantova è sostenuta dal Comune di Mantova e dalla Regione Lombardia, mentre la direzione artistica, come per le precedenti edizioni, è affidata ad Alessia Locatelli che quest’anno ha individuato un titolo “Private”, che racchiude in sé vari significati intriganti quanto attuali.

Il soggetto proposto è dunque aperto a tutti i linguaggi della fotografia e viene declinato in differenti accezioni. Può essere inteso come riferimento alla vita privata, al tema della privacy nella sua definizione di cosa è pubblico e cosa è privato, nel mondo fisico e nei social network. Si rapporta al concetto di censura, al mondo del web e della condivisione virtuale. Contempla la realtà della post-fotografia e della sorveglianza nello spazio pubblico attraverso le telecamere; cosi come la definizione di spazio pubblico/privato, tra reale e virtuale.

Vi è inoltre una visione che identifica il tema del privato in contrapposizione al pubblico, sulla traccia della definizione di Privato “Che non è pubblico, in quanto è riservato a una sola persona o a una ristretta cerchia di persone” (Enc. Treccani). Ed ecco che viene affrontata la questione delle carceri, della privazione di identità, di cultura e linguaggio, nonché il tema attuale della gentrificazione e della scelta in autonomia del ritiro e dell’esclusione dalla società in comunità autogestite.

Una particolare attenzione è dedicata anche al rapporto difficile con la natura e l’ecologia declinato nell’indagine sulla privatizzazione servizi, dell’ambiente, delle fonti d’acqua e le ricadute nella crisi idrica ed energetica attuale.


Lo stesso termine nella lingua italiana identifica un senso di privazione, di sottrazione, declinato al plurale femminile. Crediamo nello sguardo intimo che possa raccontare la sfera affettiva e il sempre più complesso rapporto tra l’immagine personale e pubblica.

La Biennale della Fotografia Femminile da sempre si muove su argomenti che riguardano problematiche di carattere sociale e geopolitico: l’istruzione, il classismo, gli effetti della migrazione che si trovano nella privazione delle terre, dell’economia, delle libertà civili e nel neo-colonialismo.

L’edizione 2024 segue lo stesso formato delle precedenti, con mostre principali di fotografe italiane e internazionali: Daria Addabbo Drought. No water in the Owens Valley (Italia), Luisa Dörr Imilla (Brasile), Kiana Hayeri Where prison is a kind of freedom (Afghanistan), Esther Hovers False Positives (Olanda), Tamara Merino Underland Australia (Cile), Thandiwe Muriu Camo (Kenya), Photos2 Solitary Photo requests from solitary (Stati Uniti), Claudia Ruiz Gustafson La ciudad en las nubes (Stati Uniti), Newsha Tavakolian con un lavoro inedito Unpublished project (Iran), Cammie Toloui The Lusty Lady Series (Stati Uniti) e una selezione di foto inedite di Lisetta Carmi. Numerose sono le altre iniziative tra le quali una Open call per un Circuito Off, letture portfolio, workshop e conferenze.

I luoghi deputati sono Palazzo Te Tinelli, Casa di Rigoletto , Casa del Mantegna, Galleria il Disegno Spazio Arrivabene2, Casa del Pittore. Le fotografie selezionate della Open Call, invece, verranno esposte a titolo gratuito in luoghi pubblici della città coinvolgendo i commercianti: un’occasione per rendere partecipi dell’evento anche tutta la città e i turisti, catturando in questo modo la loro attenzione.

Associazione culturale La Papessa | lapapessa.org
Promuove la cultura fotografica, a partire dalla città di Mantova dove è nata. Il progetto parte da un’idea di Anna Volpi (Presidente) e Chiara Maretti (Vice Presidente), entrambe fotografe. Il simbolo che rappresenta l’associazione è la figura de “La Papessa”: nei tarocchi una donna di potere spirituale e temporale, colei che trasmette conoscenza. Siamo un gruppo di artiste, fotografe, esperte di comunicazione visiva, ma anche di persone appassionate di arte e cultura in generale, unite dalla voglia di creare nuove realtà e opportunità nel mondo della fotografia.


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