Mantova, Festivaletteratura. 2 / Una donna racconta il colpo di stato in Cile ai ragazzi

Sabato, 07/09/2013 - "Una donna racconta il colpo distato in Cile ai ragazzi"



Sofia Gallo, già nota alle nostre lettrici per "Leila che vola" quest'anno ha voluto regalarci un ricordo vecchio di 40 anni che forse le menti di alcuni hanno rimosso oppure accantonato e scarsamente conosciuto ai giovani ... L'11 settembre 1973 quando la democrazia in Cile fu abbattuta da un sanguinoso colpo di stato militare.

La presentazione del libro reca "ci auguriamo che riesca a dare ai giovani lettori un'idea dei dolorosi fatti del 1973 e della lunga notte cilena e che rafforzi in loro l'amore per la libertà e la democrazia".

E' una grande sfida quella accolta da Sofia Gallo perché questa è diventata una data dimenticata che i giovani non conoscono e soprattutto non si conosce quanto abbia inciso sul Cile, sull'America Latina e sulle forze progressiste del Vecchio Continente che ritiene che un buon libro per ragazzi deve avere, grazie alla scelta del linguaggio e all'uso delle parole che possono essere elaborate la capacità di trasportare certe situazioni anche in contesti altri.

Nascono così i personaggi di Pedro, bambino di estrazione borghese, il protagonista la cui storia si intreccia con quella del colpo di stato e di Flor, che vive nelle baracche nei sobborghi di Santiago.

Pedro ha una scarsa comprensione di ciò che sta accadendo: Allende, la fila dei camion lunga 300 km, Victor Jara, le parole nemico, privilegi, silenzio, vuoto, fuga, esilio...Flor non gli sembra poi così diversa.

Attraverso la storia della loro amicizia e del loro amore Sofia ha voluto portare all'attenzione dei ragazzi, ma anche degli adulti, cose complesse che però possono essere lette e ricordare anche a noi che in tanti altri paesi succedono cose che i bambini non capiscono ...